Petit Biscuit
“Presence”
Petit Biscuit Music
Da Pigalle a Rue Saint-Honoré son due anni che non si parla d’altro. Finalmente arriva il tanto atteso esordio di Mahdi Benjelloun, enfant prodige francese (classe 1999). Erroneamente definito il nuovo alfiere del French Touch, propone un bel mischione tra Flume e una sofficissima EDM. Melodie facili e qualche arrangiamento interessante, nulla di più. Considerando l’attesa, stiracchia giusto la sufficienza. Deludente. 6
Mirko Carera
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Marcioz
“The Very, Very $hy Pearl (The Pulse)”
bitbird
I The Avalanches che campionano i Kings of Convenience: questa la sensazione che si ha ascoltando l’ultima produzione del ventenne Marcioz. Beat hip-hop, chitarre acustiche, voci riverberate e tantissima atmosfera che ci regalano pace e voglia d’estate. Ok, nulla di nuovo, ma la qualità generale e la giovane età del producer brasiliano fanno ben sperare. Nuovo EP in arrivo. 6,5
Marco Del Sasso
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Kamaiyah
“Before i Wake”
Kamaiyah 2017
Un flow che dà la paga al 90% dei rapper maschietti della scena, beat ciccioni con quel basso tanto west coast. Il mixtape dell’anno scorso era uno dei migliori lavori del genere, questo anno si bissa con un album d’esordio con i fiocchi: era dai tempi di DaBrat che non si sentiva un rap femminile in uno stato di grazia così alto. Per molti potrebbe essere uno dei dischi dell’anno. 8
Mirko Carera
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NGHTMRE
“No Coming Down”
Mad Decent
In attesa dell’EP che uscirà il primo dicembre per Mad Decent, NGHTMRE ci regala “No Coming Down”. Il giovane statunitense ci vizia ancora con le sue atmosfere fatte tutte di future bass e groove, sulle quali si innestano le potenti voci del rapper Alex Wiley e di Sky Monique, in un gioco di rilanci ben riuscito. Ben fatto nella sua veste semi-pop, ma ci attendiamo qualcosina in più. 6.5
Francesca Bortoluzzi
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Little Helpers
“Butane EP”
Little Helpers
Acid House dura e pura cementata su quintali di 808 e 303. Un bel tool “Little Helpers”, radicale/minimale che si presta a numerose rielaborazioni. 6,5
Fabio Macor
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Kornél Kovács
“Szamár”
Endless Flight
Il nostro svedese preferito all’esordio su Endless Flight dopo una manciata di EP per la casa-base Studio Barnhus: il disco c’è, la solita dose di presa bene pure… ballatevelo! 7
Matteo Cavicchia
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Henry Wu & Earl Jeffers
“Projections EP”
MCDE
House music di pregevolissima fattura, profonda e calda come i set di un Motor City Drum Ensemble tirato a lucido. Buono per i dancefloor esigenti… ma, in fondo in fondo, ce ne interessano altri per caso? 8
Matteo Cavicchia
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WhoMadeWho
“Dynasty”
Embassy Of Music
Il remix di Denis Horvat è un po’ Henrik Schwarz, un po’ Âme… capite perché Dixon l’ha suonato pure alla festa di compleanno del nipote? 7,5
Matteo Cavicchia
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Fischerspooner feat. Johnny Magee
“Butterscotch Goddam”
Ultra Records
I Fischerspooner sono tornati. Atmosfera cupa e un concentrato di sensualità senza pari, quella creata dall’iconico duo con l’aiuto qua di Johnny Magee. I tre newyorkesi hanno forgiato un singolo che oscilla fra carica erotica e melanconia, in un splendido gioco di armonie. Estratto dall’album “Sir”, previsto in uscita per il 16 febbraio (del quale questo è il terzo singolo estratto), “Butterscotch Goddam” è uno di quei singoli da gustarsi da inizio a fine. 8
Francesca Bortoluzzi
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Reebs
“Waking”
Sans Merci
Provenienti dal roster Nameless Records, che ad oggi sembra dettare le sorti della dance italiana di un certo taglio, e forti di esperienze passate che li hanno visti protagonisti di label come Klash Records e Armada, i Reebs sembrano aver ben somatizzato le esperienze in Francia e Svezia con “Waking”, traccia che risulta pensata e studiata per il dancefloor, uscita per Sans Merci, label di Tony Romera. 7
Francesca Bortoluzzi
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Jack Grace
“us”
Of Leisure
Prendere spunto da Chet Faker e James Blake tirando fuori una produzione originale e per nulla scontata, questo lo sforzo dell’australiano Jack Grace. “us” anticipa un EP già annunciato per i primi mesi del 2018, una traccia essenziale a tratti sussurrata tra vocoder e riverberi. 7
Marco Del Sasso
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NONSENS feat. The Palliative
“Wildfire”
disco:wax (Sony)
Avvolgente e soave, Wildfire presenta un’anima chill che strizza comunque l’occhio al mondo dell’EDM con un non troppo velato richiamo alle sonorità di Marshmello, specialmente nei drop. Molto convincente nell’intro e un po’ meno nel resto del corpo, “Wildfire” è uno di quei pezzi davvero versatili; peccato non vi sia nulla di troppo originale. 6
Francesca Bortoluzzi
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Ephwurd (feat. Fatman Scoop)
“Money”
Eph’d Up
Gli Ephwurd hanno scelto un guest d’eccezione per il lancio della loro nuova label: Fatman Scoop. Datsik e Bais Haus, creatori di Eph’d Up Records, non ci stupiscono troppo. Non si spostano dal loro selciato, così come Fatman Scoop, che sostanzialmente “fa il suo”. Traccia al limite dello scontato se analizzata singolarmente ma che, nel complesso e da un certo punto di vista, potrebbe funzionare. Potenzialmente carino l’outro funkeggiante, ma qui fuori luogo. 5
Francesca Bortoluzzi
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FAITH
“I Sing My Songs”
Nameless Records
Voce pulita, melodie edulcorate ed empatia: questa senza dubbio la ricetta di Faith. Dopo “I’ll Love You Till Now”, dalla quale la personalità e le tendenze del giovane talento classe ’95 erano già ben intuibili e definite, ora è il momento di “I Sing My Songs”. Nonostante vi siano passi in cui viene spontaneo pensare al (bravissimo) Mika, il pezzo sembra essere l’ulteriore passo di un percorso senza dubbio pop che sembra aver già preso, almeno in parte, coscienza di sé. 7
Francesca Bortoluzzi
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Camilla Pisani
“Verneshot”
Ovunqve
Nel rumore di fondo delle mille uscite al giorno (anche molte italiane, e con una qualità media ormai decisamente alta: il problema ormai è più la quantità che la qualità), capita di rischiare di perdersi cose belle. “Verneshot”, uscito ormai più di un mese fa, è una di queste: ambient aerea, profondamente poetica, rifinita benissimo e senza le scurezze tanto di moda adesso ma con un tocco lieve alla Marsen Jules. Bello davvero. 8
Damir Ivic
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Marco Shuttle
“Kinshasha Decadence”
EERIE records
Italianissimo e trasversale, Marco Shuttle lancia la sfida alla trance più tribale con un pezzo a metà tra il trip e il mistico. Bello bello bello. 7,5
Fabio Macor
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AA. VV.
“TIME CAPSULE aka 808 BOX – 5th ANNIVERSARY”
Fundamental Records
Quinto anniversario per questa raccolta che ha nel cuore la TR 808 di Ikutaro Kakehashi. Edizone limitatissima in uscita a dicembre: duecentocinquanta copie super deluxe in un box con dieci 12″, un 7″, T-shirt. Da avere ad ogni costo. 8
Fabio Macor
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Stenny
“Old Bad Habits”
Ilian Tape
La techno di Ilian Tape, ed in particolare quella dei nostri Stenny e Andrea, batte 3-0 la stragrande maggioranza dei dischi in circolazione; “Old Bad Habits” ne è la trentaseiesima riprova. 9
Matteo Cavicchia
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Cosmo
“Turbo”
42 Records
E se poi non sono uguali all’ultima festa? Ci piaceranno lo stesso le nuove canzoni di Cosmo? Marco Jacopo Bianchi in questi mesi deve aver ascoltato tanta musica ed è ovvio abbia studiato tanto le nuove tendenze. Il risultato? Vi sfidiamo a star fermi: zarro ma intelligente, indiavolato ma melodico, il ritornello è una genialata. La canteranno tutti, la balleranno tutti. 8
Mirko Carera