Skream & Billy Turner
“Chronicles”
Of Unsound Mind
Probabilmente, e speranzosi ribadiamo “probabilmente”, Skream ci ha messo solo il nome: ma questa traccia è davvero brutta, o meglio, inutile. Che il wunderkid della dubstep fosse divenuto ormai un drop-lover e cassadrittaro è chiaro ascoltando produzioni e dj set degli ultimi anni ma questa traccia, così come tutto l’EP, si esaurisce con l’entrata della bassline nei primi trenta secondi e si prolunga inutilmente per 8 minuti. 4
Alessandro Montanaro
✽✽
Zov Zov
“Fata Morgana”
Berceuse Heroique
Percussioni ossessive, canti e fiati di ispirazione mediorientale da un lato. Dissonanze e caos di matrice industrial e drone dall’altro. Questi i due pilastri – apparentemente distanti ma ben intersecati in un sapiente patchwork compositivo – di un lavoro che chiude l’ottimo 2017 di Oliver Ho. “Fata Morgana” è il secondo LP firmato da Ho e Tommy Gillard come Zov Zov e amplia la ricerca musicale del duo scomodando predecessori illustri, primo fra tutti Muslimgauze. Insieme ad un artwork da paura, l’LP esce insieme ad un 7” targato Desert Burials, nuovo progetto “jam” dello stesso Ho. 9
Viviana Gelardi
✽✽
Queen
Another One Bites the Dust (I am Sid remix)
Reinventare un classico della musica sembra facile ma è sempre un rischio, specie se non si è ancora ai vertici delle classifiche e se non si può vantare un’esperienza pluriennale dietro la consolle. Il rischio questa volta se l’è preso, appunto, un giovane talento: I am Sid. Fra sonorità che vanno da Gesaffelstein a Skrillex, il pezzo proposto dal producer, che ci ha già stupiti in passato per originalità e perizia tecnica, ha portato una ventata di freschezza e ulteriore carattere all’iconica traccia dei Queen, datata 1980. 8
Francesca Bortoluzzi
✽✽
S36
Sakuraï
Limbe
Prima uscita di un’etichetta nuova, di cui sappiamo ben poco, che inaugura il catalogo con quattro artisti di cui sappiamo ancora meno: di S36 sappiamo solo che è di Amiens. Eppure, dopo aver sentito “Sakuraï” non ci serve sapere molto altro, il pad lo-fi e la 303 morbidissima ci hanno già catturati. 8.5
Mattia Tommasone
✽✽
Terekke
“Improvisational Loops”
Music From Memory
Dopo una discografia quasi tutta targata L.I.E.S., il produttore newyorkese approda sulla (sempre eccellente) Music From Memory, con un lavoro che porta il suo sound sognante e un po’ retro al di fuori del consueto perimetro deep house nel quale si muovono le uscite precedenti. “Wav1” – già uscita in digitale con il self-released “( ͡° ͜ʖ ͡°)” – anticipa un EP ambient dolce e fluttuante, un po’ sospeso tra nuvole di quiete e nostalgia. 7,5
Viviana Gelardi
✽✽
Acid Mondays
“Universal Rhythm”
R&S Records
Lisergico e avvolgente, un po’ Ibadan e un po’ Cadenza: “Universal Rhythm” degli Acid Mondays porta R&S in un’altra dimensione. 8
Matteo Cavicchia
✽✽
Bedstudy
“Ø (Arms Away)”
Windwillow
Secondo singolo per i Bedstudy, giovane duo di base ad Orlando. “Ø (Arms Away)”, è stato scritto nei giorni e sotto l’influenza della strage al Pulse Bar, l’orrendo attacco alla comunità gay avvenuto nella stessa cittadina al centro della Florida. Elementi essenziali quali piano, beat scarno e synth in crescendo si fondono con una linea vocale quasi sussurrata, il tutto raccontato in un intenso video di denuncia – che vi consigliamo. 7
Marco Del Sasso
✽✽
Pinch
“Walking With Shadows / AHH FFF SSS”
Swamp81
Pinch torna su Swamp81 a quasi otto anni dall’ultimo EP con un lavoro torbido e tenebroso. Bello, ci piace. 7
Matteo Cavicchia
✽✽
CupcakKe
“Ephorize”
Self Released
Arriva da Chicago questa rapper classe ’97 che, nel primo New Music Friday del 2018, ci ha regalato quindici tracce davvero interessanti. Energia (tanta), solidità produttiva, flow incalzante e beat crossover sono le caratteristiche di “Ephorize”, apparentemente confezionato per tenere a debita distanza la noia. Missione compiuta. 8
Marco Del Sasso
✽✽
Leafar Legov
“Family”
Giegling
Alfiere del nuovo movimento dub, stella nera dell’universo Giegling, Leafar Legov con “Family” trasporta l’ascoltatore in una dimensione uroborica tanto utile quando il club deve ancora aprire, con i bartender intenti a sistemare la postazione per la serata che avanza, e tanto utile mentre scorrono fasci di luce sul finestrino umido dal tuo respiro. Leafar Legov regala per la fine del 2017 un EP compendio delle atmosfere anarco-narchiche che ogni uscita Giegling regala ponendoti in sospensione: chiudo gli occhi e poi…? 7
Alessandro Montanaro
✽✽
Bienoise
Sharawadji III
Enklav
Bastano due pezzi per dimostrare di essere uno dei più geniali ed originali producer in circolazione? Bastano. Perché durano più di una decina di minuti l’uno, sì. Ma soprattutto, perché sono delle creature assurde (jazz meets gabber in un caso, Mills meets disco mutante meets casino organizzato nell’altro). Assurde, ma perfette. Troppo spesso la musica elettronica oggi è prevedibile. Bene, con Bienoise, no. In un mondo migliore e più giusto, sarebbe una stella mondiale. Fa sempre in tempo a diventarlo. 9
Damir Ivic