Il 2016 è stato un altro anno all’insegna della continuità per la scena festival internazionale e francamente in un momento particolare come quello attuale non crediamo si potesse chiedere di meglio. Con alcuni dei suoi monoliti sempre pronti a fagocitare una fetta importante della torta e tanti nuovi format, cresciuti rapidamente negli ultimi anni, impegnati a contendersi un posto fra i “grandi”, ci si trova sempre più spesso alle prese con realtà solide, con lo sguardo volto ad una presenza duratura invece che ad un semplice “guadagna e scappa” o ancora peggio “esagera e brucia”. Tutti segnali incoraggianti, che lasciano intendere come si possa ambire ad una scena matura e consapevole dei propri mezzi, dove eccessi ed inadempienze sembrano affermarsi sempre più come l’eccezione rispetto alla regola.
Nel nostro piccolo, essendo stati fortunati spettatori di molti degli eventi che hanno segnato questi ultimi trecentosessantacinque giorni abbiamo deciso, mantenendo la stessa linea dello scorso anno che non prevede alcuna classifica ma solo un ordine sparso, di dare menzione soltanto agli eventi che ci hanno visto presenti sul campo, così da garantire una valutazione sì soggettiva ma anche figlia di uno staff che riteniamo doverosamente capace di giudicare in maniera oggettiva ciò con cui si interfaccia (chi più, chi meno) da qualche anno.
Dekmantel Festival
Amsterdam (Paesi Bassi) – 4-7 Agosto
Un colpo al cuore. Uno dei pochi festival capaci di lasciare a bocca asciutta qualsivoglia tipo di detrattore e di conquistare immediatamente chiunque vi faccia visita. Un format che, giunto alla sua quinta edizione, ha saputo ancora una volta mantenere un’etica immutata, sebbene l’asticella artistico/logistica stia continuando visibilmente a crescere edizione dopo edizione. Questo grazie anche ad una parte notturna ampliata in maniera importante e posta in maniera sempre più centrale all’interno del programma. Con all’attivo già due spin-off (il Selectors in Croazia, che ha ottenuto ottime critiche da clienti ed addetti ai lavori, e la versione invernale del festival organizzata in San Paolo in Brasile il prossimo febbraio) che potranno dirci fino a che punto il fenomeno Dekmantel potrà espandere i propri orizzonti senza il rischio di perdere la bussola, il futuro del brand olandese sembra davvero entusiasmante e non vediamo l’ora di poter tornare ad essere loro ospiti.
Dimensions Festival
Pola (Croazia) – 25-29 Agosto
Un altro festival che ha spento le sue prime cinque candeline e lo ha fatto con quella che, molto probabilmente, è stata la line up di maggiore impatto di questo 2016. Dimensions ha saputo ritagliarsi un ruolo centrale nell’affollatissima scena croata, sviluppatasi nelle ultime stagioni in contrapposizione a quella balearica, sempre più elitaria e soggetta ad intensi venti di cambiamento. E lo ha fatto grazie a location stupende come l’Arena di Pola ed il Forte di Punta Christo, patrimoni storici messi a disposizione del pubblico pagante. Un mare cristallino ed una dose importante di carica anglosassone nel dancefloor hanno chiuso a dovere il cerchio. Forse non il festival più semplice del mondo se siete abituati alle grandi organizzazioni del Nord Europa, ma indubbiamente un’esperienza incredibile ed impossibile da sconsigliare.
Oasis Festival
Marrakech (Marocco) – 16-18 Settembre
Due culture diverse, un solo sentimento. La seconda edizione dell’Oasis Festival ci ha visto testimoni di un considerevole miglioramento in termini di allestimenti e line up, ma soprattutto della più che consistente risposta da parte del pubblico. Il risultato, in fondamentale coabitazione con un Paese capace di stregare con le sue esotiche particolarità ed un dancefloor eterogeneo eppure tremendamente unito nel suo approcciarsi alla musica, è stato davvero notevole. Se siete alla ricerca di un’avventura insolita e credete, come chi vi scrive, che la musica in fin dei conti sia solo una scusa dietro cui si celano significati ben più profondi, allora l’Oasis potrebbe davvero essere la giusta scelta verso cui focalizzare la vostra attenzione.
Primavera Sound / Sónar Festival
Barcellona (Spagna) – 1-5 Giugno / 16-18 Giugno
Leggendo questi due nomi scritti sulla stessa riga di testo, effettivamente, qualcuno potrebbe storcere il naso. Per molti motivi. Eppure a noi sembra una scelta azzeccatissima e vi spieghiamo subito il perché: entrambi gli eventi hanno vissuto un anno molto particolare, andando per certi versi ad invertire la “tendenza” a cui ci avevano abituato fino ad ora. Se da un lato il Primavera ha approntato quella che probabilmente è stata la sua edizione più “massiccia” (in termini di presenze, line up, ricordi memorabili) il Sònar ha invece presentato un cartellone senza i consueti headliner da fuochi d’artificio, strappando in ogni caso l’ennesima dose di sorrisi e feedback entusiasti. Entrambi gli eventi, per l’ennesima volta, ci hanno spedito a casa con la consapevolezza che in pochi potranno mai vantare un pubblico, una varietà ed una consapevolezza dei propri mezzi così saldamente immutati anno dopo anno.
Unsound
Cracovia (Polonia) – 16-23 Ottobre
Un festival unico in un luogo segnato da decenni di sofferenza ed oggi uno dei centri nevralgici di quell’Est Europa che sta cercando di rilanciarsi (con ottimi risultati) nel business così come nelle arti. Giunto alla sua decima edizione, Unsound si è affermato (se mai ce ne fosse ulteriore necessità) come uno dei capisaldi per l’elettronica sperimentale, portandola al massimo del suo coefficiente di impatto miscelando arte, musica e cultura con un echi malinconici e fortemente emozionali. Un festival sicuramente non per tutti, ma che dovrebbe essere nella wishlist di chiunque voglia aprirsi ad un’esperienza sensoriale come poche se ne possono trovare al giorno d’oggi.
Bangface Weekender
Southport (Regno Unito) – 14-17 Aprile
Se pensate, come chi ha scritto il report, che la festa sia il fine supremo che vi indirizza verso un evento di musica elettronica, sicuramente le latitudini anglosassoni fanno al caso vostro. Ed il Bangface, ad oggi, rimane un immutato (e tutto sommato ancora poco chiacchierato) parco giochi dove perderete completamente l’orientamento, ritrovandovi per caso a vagare in mezzo a personaggi vestiti in maniera pittoresca (per utilizzare un eufemismo), facendovi largo fra gonfiabili di ogni tipo e forma ed ascoltando musica che probabilmente nella vostra routine quotidiana non prendereste nemmeno in considerazione, scoprendo poi che vi piace da matti. E, perché no, magari vi capiterà anche di assistere ad un matrimonio fra DJ direttamente sul palco tra un set e l’altro (storia vera).
A State Of Trance
Utrecht (Paesi Bassi) – 27 Febbraio
Soggetto alle luci della ribalta principalmente per il gravissimo incidente occorso a Paul Van Dyk, alla resa dei conti ciò che resta di questo A State Of Trance è l’ennesima (la quindicesima) edizione di un brand, quello legato al radioshow di Armin Van Buuren che, sebbene la trance nella sua forma originale non viva il miglior momento di sempre, continua a fungere da Stella Polare per tutti gli appassionati (ancora tantissimi e di ogni età) giunti da tutta Europa per celebrare un suono che in Olanda ha trovato alcuni dei suoi migliori ed iconici interpreti nel corso delle decadi. La grande varietà delle sonorità legate alla trance, da quella più melodica all’uplifting, arrivando fino anche alla goa, ed un impianto audio/video impressionante come quello che lo Jaarbeurs può garantire hanno reso l’esperienza davvero meritevole di essere vissuta.
Amsterdam Dance Event
Amsterdam (Paesi Bassi) – 18-23 Ottobre
Ok, teoricamente considerarlo un festival sarebbe riduttivo e poco oculato. Questo nonostante una programmazione di eventi diurni e clubnight da far girare la testa. ADE non può essere un solo un festival, perché è già troppo impegnato ad essere un punto di raccordo, di riferimento globale, per chiunque graviti intorno al mondo della musica elettronica. Eppure, tra un panel ed un workshop, tra una mostra ed un hands-on, c’è anche (tanto, tantissimo) tempo per divertirsi e prendersi meno sul serio. E come si fa festa all’ADE (per varietà artistica e di ambientazione) non accade da molte altre parti. Tanti spazi inediti ricondizionati per l’occasione, alcune importanti novità a lungo termine inaugurate in concomitanza con l’evento e le granitiche certezze di sempre hanno fatto ancora una volta dell’Amsterdam Dance Event un modello su come costruire un evento multi-giorno fianco a fianco con istituzioni e infrastrutture diventando tutt’uno con la città ospitante.
FAT FAT FAT Festival
Corridonia (Italia) – 6-7 Agosto
Mentre una considerevole parte dello staff era impegnato a sovraccaricare i menischi in quel dell’Amsterdamse Bos per il Dekmantel Festival, c’è stato chi tra noi ha preferito lanciare in aria un’Ave Maria e scommettere su un festival nuovo, fuori dalle rotte usuali di questo tipo di eventi (anche se Harmonized sta educando molto bene il suo pubblico da quelle parti) eppure forte di una line up che premetteva quanto meno una discreta dose di attenzione. Il risultato è stato oltre ogni più rosea aspettativa, lasciando un piacevole strascico di emozioni positive e ponendo ora, per la prossima edizione, una pressione maggiore sulle spalle degli organizzatori visto che il seme è stato dovutamente piantato e l’attenzione catalizzata nella maniera corretta. Ciò che spunterà dal terreno sarà nostra cura farvelo sapere il prossimo anno, ma per ora un grande plauso si rende necessario.
Club To Club
Torino (Italia) – 2-6 Novembre
Ultimo, ma di certo non meno importante, quello che anche quest’anno si è mantenuto il punto fermo italiano per quanto concerne i festival di grande impatto. Come detto nel nostro report, sebbene il cuore del brand sia fortemente italiano, lo sguardo etico ed artistico volto all’esplorazione anche e soprattutto di ciò che accade fuori dai confini nazionali è evidente ed altrettanto godibile. Molte scelte azzardate – alcune che hanno pagato altre che hanno lasciato qualche strascico polemico nei giorni successivi – ma un’imperante sensazione di trovarsi alle prese con qualcosa di davvero stabile (quattordici anni non sono pochi) e che speriamo possa fungere da ispirazione anche e soprattutto per coloro che tenteranno di imitarne le gesta e la grandezza in futuro.