Per i meno attenti, il nome di Jamie 3:26 (in omaggio al 326 di North Lower Wacker Drive a Chicago, casa dello storico club The Box che ha reso grande il mito di un pioniere come Ron Hardy) è divenuto familiare negli ultimi anni complice la clamorosa “Hit It ‘n’ Quit It” suonata praticamente in ogni angolo del globo. Dietro allo specchio però ci sono quasi trenta anni di attività ed un’energia e voglia di interazione dietro al mixer che raramente si possono testimoniare oggi giorno. Questo podcast è un manifesto di quella che è la sua anima musicale, ma se vi capiterà l’occasione di vederlo dal vivo, allora capirete di cosa stiamo parlando. E difficilmente riuscirete a farne a meno in futuro.
Federico Dask
La musica ha fatto da sottofondo a tutta la mia vita, fin da quando andavo all'asilo con Michael Jackson nel Walkman. Non immaginerei un solo giorno passato senza di essa. In casa, in auto, al lavoro o tra i club e festival di mezzo mondo. Cibo per corpo, mente ed anima. Come disse Bach, la musica aiuta a non sentire dentro il silenzio di ció che c'è fuori.
Share This
Previous Article
Soundwall Podcast #329: Truncate
Next Article