Virtuoso esploratore dei groove house più profondi e avvincenti, Patrice Scott è uno dei dj più autorevoli e ricchi di talento tra quelli cresciuti attraverso il mito dei tre maestri di Belleville. Forte di un suono solido e consapevole, prontamente reso manifesto della sua Sistrum Recordings, con cui sforna EP impressionanti in serie da oltre dieci anni, Patrice Scott rappresenta l’anello di congiunzione ideale tra il suono “classico” della Motor City e quello della vicina Chicago, specie se si ha a modello la musica di Farley Jackmaster Funk e Larry Heard piuttosto che quella dei vari Frankie Knuckles e Lil’ Louis.
Alla base del suo percorso e della sua crescita costante il desiderio irrefrenabile di costruire qualcosa dall’identità chiara e riconoscibile, una sorta di passaporto stilistico in grado di porlo alla stregua di quegl’illustri colleghi divenuti già leggenda, Omar-S su tutti.
Chi come noi ha perso la testa per il suo album d’esordio “Euphonium” (2015) non può che concordare che la strada intrapresa è certamente quella giusta. E non è poi così lunga.