Nuovo podcast in esclusiva per Soundwall firmato Giuseppe Cennamo. L’abbiamo incontrato il 7 Dicembre durante la serata Anarchy In The Club!!! al Goa, ci siamo fatti (come leggerete in basso nell’intervista) una bella chiacchierata e ci ha promesso un bel podcast in esclusiva per noi e per tutti i nostri lettori.
Presenza fissa nei club di Ibiza la scorsa estate, “El Gitano” è stato suonato praticamente da qualsiasi dj, diventando rapidamente uno dei pezzi più suonati del 2009. Volevamo chiederti: non senti il peso, ogni volta che entri in studio, di dover replicare il successo che hai già ottenuto ?
Cominciamo bene! Allora, non immaginavo che el Gitano andasse così bene e mi desse tutta questa visibilità; quando ero in studio a lavorarci su non la reputavo una tale bomba,ma poi è piaciuta a tutti! mi succede lo stesso con molte tracce che faccio e non mi pesa il fatto che possano risultare meno belle o non essere delle hit. Ogni volta che entro in studio suono solo quello che sento e senza pensare al passato o a quello che gli altri potrebbero pensare del mio nuovo lavoro. So che per tutti gli artisti l’esprimersi è ciclico e pretenderei troppo da me stesso se ogni volta che entro in studio volessi fare un Gitano. Faccio tante cose diverse anche tracce downtempo melodiche, poi un altro Gitano arriverà. Anzi credo che il primo release sulla mia label abbia una traccia davvero molto buona e che potrebbe piacere in giro, “break my carillon”. Marco Carola è stato il solo ad averla per 2 mesi, l’ha suonata ovunque e alla gente è piaciuta molto…magari chissà…
Michel Cleis rischia di passare alla storia solo per “La Mezcla”, nonostante dopo l’uscita del suo RAL abbia prodotto altri ottimi dischi. Non ha paura di venir ricordato solamente per un disco ? Non temi che il pubblico si aspetti sempre da te quegli standard ?
Per fortuna la gente mi sta scoprendo. Mi arrivano molti complimenti per vecchi release su Kammer e su 8 bit; è bello fare delle bombe ma il mood può essere differente. Non credo di essere ricordato solo per el Gitano anche Canadian Salsa è andata molto bene e anche Rules of life su 8 bit. Spero di fare sempre meglio per mantenere certi standard!
Per un artista che si rispecchia nelle “sonorità di Mannheim” deve essere stato un sogno uscire sulla 8Bit di Nick Curly. Cosa ha in serbo di nuovo per noi il Cennamo produttore ?
L’8 bit è stata una cosa molto voluta! In quel momento con cecille era una label top e che rispecchiava molto la staggione 2008/09. Così sono riuscito a fare un buon prodotto per una label che ha tutto il mio rispetto e ne sono contento. Era in programma un altro ep su 8bit, ma l’ho messo in stand by perchè al momento sto seguendo strade più sentite. Per il futuro prossimo c’è il Carillon 001 e Inside Orion, label di Vigorito, che usciranno a febbraio. Uscirà anche un remix che ho fatto a Papini e Ferlin che mi piace molto poi un progetto su una label olandese nel quale spero molto e del quale non voglio parlare per scaramanzia ma se andrà in porto sarete i primi a saperlo…Promesso!!! eheheheh!!!
Siamo rimasti molto colpiti da “Break my carillon”, prima uscita della Carillon Records, label di cui tu sei co-fondatore. Cosa si nasconde sotto questo nuovo progetto ?
Beh…avevo voglia di fare qualcosa di davvero mio… E’ molto bello uscire su label importanti, ma anche avere una piccola strada da costruire, è fondamentale. Così ho raccolto un bel pò di artisti italiani e sono stati tutti entusiasti del progetto: Spedicati, Grazzini, Leon, Ues, Alfieri ed altri che verranno man mano. Spero di tirare su qualcosa di solido con label party e quant’altro…perchè non pensare in grande?!?!
Leggendo la tua biografia, siamo rimasti sorpresi dal fatto che a farti da maestro è stato Danilo Vigorito, eppure ascoltando i tuoi lavori sono davvero pochi i punti di contatto tra la tua e la sua musica. Vuoi parlarci del vostro rapporto ?
Napoli è una città piena di bravi produttori ma ne siamo troppi e c’è molta rivalità… Tra i big c’è stato uno che mi ha instradato nelle produzioni, più che altro per simpatia, credo. Non eravamo amici, la nostra amicizia è cresciuta con gli anni, mi ha consigliato come muovermi, quali macchine comprare (e lo fa ancora) e cosa correggere nelle mie produzioni. All’inizio le mie tracce si assomigliavano un pò come stile alle sue…tracce mai uscite…ma poi ho preso la mia strada come lui chiedeva e cosa che doveva avvenire per forza per acquisire una mia identità. Solo ora dopo 4 anni che ci conosciamo farò un release sulla sua label. Ho molto rispetto del suo lavoro anche se esula dal mio stile, ed anche lui del mio, forse è per questo che i nostri rapporti vanno avanti.
Grazie mille e complimenti per il progetto Soundwall, continuate così!