Che Mattia Trani avesse un talento fuori dall’ordinario – genetico, oseremmo dire – è un fatto fuori da ogni dubbio. Che sarebbe riuscito nell’impresa di crescere, coltivandolo e rendendolo sempre più unico, invece, è qualcosa su cui non tutti avrebbero scommesso. Eppure di strada ne ha fatta davvero tanta, il giovane dj e produttore emiliano, da quando nel 2012 decise di fondare la sua Pushmaster Discs, la label con cui ha saputo farsi conoscere ed imporsi arrivando persino a coinvolgere alcuni dei suoi idoli adolescenziali – Juan Atkins, DJ Hyperactive, DJ Stingray e Rolando su tutti – e dove ha pubblicato il suo meraviglioso album d’esordio, “The Hi-Tech Mission”.
Oggi che il suo calendario è pieno zeppo di appuntamenti prestigiosi, il ragazzo che avevamo iniziato a conoscere nell’estate del 2014, quando appena ventiduenne diventava uno dei nostri Giant Steps, torna a far capolino sulle nostre pagine il Mattia-uomo, un artista che ha saputo tener fede alle sue idee (spesso anche abbastanza rigide) e che oggi è lieto di condividere con noi il suo ultimo podcast, il numero quattrocentoventiquattro del nostro catalogo. Su il volume, it’s techno time!