La prima volta che ho incontrato Simone Sinatti, in arte Speaking Minds, la “s” finale del suo moniker aveva effettivamente un senso. Era l’inizio del 2014 e il progetto si divideva tra Arezzo (via Bologna) e Treviso, dov’era di casa Marco Paladin, l’allora altra metà del duo. Di lì a non molto Simone e Marco si sarebbero divisi, lasciando al toscano le redini di Speaking Minds e l’onere/onore di farlo crescere ancor di più, facendo effettivamente seguito alle ottime impressioni degli esordi.
Oggi che la sua AEON – che divide con Alex Niggemann e Denis Horvat – è sempre più un punto di riferimento per chi ama ballare (e suonare) i dischi proposti dai vari Dixon, Mano Le Tough, Tale Of Us e Laurent Garnier, e che il suo calendario si sta riempiendo sempre più di date internazionali, possiamo dire che il processo di maturazione artistico di Simone ha effettivamente avuto compimento, piazzando Speaking Minds sulla mappa degli artisti italiani di riferimento. Dubbi? Premete play, il suo podcast è tutto da ballare!
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