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[tab title=”Italiano”]Partenza col botto per gli italianissimi Marcello Carozzi e John Ming che sbarcano con l’EP d’esordio a firma Younger Than Me su Brodello a Parigi. Primo di 5 uscite che l’etichetta ha deciso di dedicare al lustro d’attività, vanta tra gli altri un remix a firma Massimiliano Pagliara, oggi uno dei nuovi fiori all’occhiello del panorama House internazionale. In bilico tra l’italo disco e la Chicago house, “Honey” è una bella vocal track dalle chiare radici black arrotolata su una bassline e accordi synth-pop che gridano a squarciagola anni ’80. In questo caso il remix di Pagliara non snatura ma anzi valorizza lo stilema new-old school, regalandoci un pacchetto raffinato ma al contempo divertente e godibile, pronto per riempire il dancefloor. Con l’occasione, abbiamo fatto alcune domande a Otto Kraanen, cuore pulsante di Bordello A Parigi e Younger Than Me per conoscerli meglio, capire il filo conduttore che li lega e scoprire anche quali saranno i loro progetti futuri.
Da dove arriva la passione per gli anni ’80 e la disco e perché il nome “Bordello A Parigi”?
Da gran consumatore di musica sono sempre alla ricerca di novità sia musicali che di genere. Ho iniziato a comprare i vinili nei negozi dell’usato studiando i movimenti artistici e le relative sottoculture e nello stesso tempo ho cominciato anche a fare il DJ. Scoprire la musica e fare il DJ mi ha portato alla ricerca del sound definitivo, quello da pelle d’oca ma con l’atmosfera perfetta per un party. Tutte le strade portavano alla Disco Music anni ’80 e relativi sottogeneri (Synthpop, Freestyle, Italo Disco, Electro, Hi-Nrg), fino alla naturale evoluzione, la musica House. Non è un caso che la club culture e il fenomeno DJ sia nato proprio in questo periodo per via di brani dal ritmo accattivante, incredibilmente sexy, privi di vincoli o costrizioni e facile da miscelare tra loro. Dopo così tanti anni di ascolto e collezionismo mi sono focalizzato su questo genere, per me è come un matrimonio dove decidi di rimanere con una donna per tutta la vita. L’Italo Disco è stata ed è ancora la ciliegina sulla torta, combina tutti gli elementi che amo della Disco ma in modo più grezzo, spontaneo, fai da te. Mi sono innamorato dei cantati in inglese improbabile e dei testi assurdi. L’Italo Disco ha generato una sorta di estetica che non era prevista. Tutto insieme sembra magico, non saprei come altro descriverlo e il fatto che arrivi dall’Italia è un’altra coincidenza fortunata perché ci sono molto affezionato. Più che la cultura elevata di cui si vantano gli italiani, a me piace quella bassa unita al suo lato estetico: i gialli e i polizieschi degli anni 70, la cultura pop degli anni 80 dove potevi contemporaneamente avere anche un carriera nel porno, in televisione e nella musica, tutto ha ispirato Brodello a Parigi e il suo concept. Bordello A Parigi è il titolo italiano di un film porno francese che si chiamava Bordell SS. E’ immorale, italiano e contemporaneamente ha una sorta di sofisticato romanticismo con la città di Parigi.
Perché hai deciso di pubblicare solo vinile e cosa ne pensi del recente fermento sul tema?
Non ho nessun tipo di affetto per la musica digitale, sono solo bit e byte senza limiti e senza norme di qualità. Quando pubblichi un vinile ci pensi due volte perché devi recuperare i soldi vendendo tutti i dannati dischi, ma quando esce è qualcosa che puoi tenere in mano e di cui essere fiero, lo puoi toccare e inoltre c’è la grafica, dove puoi raccontare tutta una storia prima ancora di aver ascoltato la musica. Oltretutto i dischi invecchiano e dopo tanti anni possono ancora raccontare qualcosa , gli mp3 no. Il fermento intorno al vinile è un bel segno, dimostra che la necessità di un supporto non va a pari passo con l’evoluzione tecnologica perché gli esseri umani fanno caso a un prodotto fisico e alla sua estetica. Puoi dire che sia materialismo, ma preferisco considerarlo come un modo per godersi la vita stimolando i propri sensi. Puoi toccarlo, gustarlo, ascoltarlo, guardarlo etc. Spero che tutto rallenti un po’ così ci sarà più spazio per le piccole etichette, perché adesso è tutto dominato dai pesci grossi e dalle occasioni tipo Record Store Day dove saturano il mercato di cazzate per collezionisti. Non lo fanno per la musica, sfruttano la musica all’estremo per fare dollari.
Dopo 5 anni e 70 release qual è la tua opinione sullo stato di salute del mercato in Europa? Chi è un tipico acquirente della tua label?
Penso che stia abbastanza bene. La musica che pubblico non penso diventerà mai mainstream ma ha una nicchia di ascoltatori e acquirenti onesti che la amano, sono molto fedeli e supportano l’etichetta, così posso continuare a pubblicare la musica che ci piace e ci rende in qualche modo felici. Allo stesso tempo motiva le persone a continuare a fare dischi, organizzare party e così via. In questo modo possiamo tutti godere della musica che ci piace fino al giorno in cui smetteremo di ballare.
Le tue release includono alcune riedizioni di vecchio materiale anni ’80 insieme a nuovi artisti, come fai a scegliere chi e cosa pubblicare e come può fare un artista per mettersi in contatto con la tua etichetta?
Pubblico solo musica che mi piace ascoltare, non ci sono limiti ad eccezione del fatto che deve rimanere nell’ambito di quello che fa Bordello A Parigi. Può essere vecchia Italo Disco o produzioni più moderne che sono difficili da collocare in un genere. Le release sono più o meno tutte connesse ma allo stesso tempo possono essere diversissime. Nel calendario delle uscite cerco di fare un mix senza vincolarmi o focalizzarmi su un solo genere. Quando ho aperto la label ero io che cercavo gli artisti, ora c’è una sorta di equilibrio tra il cercarli e ricevere moltissima musica. Molti demo sono orribili e neanche un po’ in linea con Bordello A Parigi, ma ogni tanto nella posta appare un diamante. Un sacco di musica mi arriva anche da amici o produttori che pensano possa andare bene per me. Diciamo che non c’è un solo modo per approcciarmi.
Che tipo di collaborazione hai avuto con Mothball Records, Moustache Records, Knekelhuis e Nous’Klaer?
Sono etichette di amici che condividono i miei stessi gusti musicali o che sono molto simili e con cui abbiamo collaborato a delle uscite. La cosa principale dietro la cooperazione è il divertimento nel fare una cosa insieme, promuoverla e condividere la soddisfazione quando va bene.
Younger Than Me è il duo italiano che avrà l’onore di iniziare la tua serie in vinile per i 5 anni di attività, come li hai incontrati e perché li hai scelti per rappresentare la tua etichetta?
Mi sono già dimenticato come sia successo precisamente ma per quello che mi ricordo, uno dei due mi ha spedito una demo della traccia originale, mi sono innamorato al primo ascolto e gli ho risposto che sarei stato molto felice di lavorare alla release. Aveva tutti gli ingredienti per Bordello A Parigi: un bell’arpeggio, dei vocal sexy e due ragazzi di Milano, lol. Poi abbiamo chiesto a Uabos e Massimiliano Pagliara di fare un remix e il resto è storia. Li ho incontrati per la prima volta lo scorso dicembre a Milano quando abbiamo suonato insieme a un party.
Dopo la release per l’anniversario quali sono i progetti futuri di Bordello A Parigi?
Continuerò allo stesso, ci sono moltissime release già pronte che aspettano solo di essere stampate. Avremo qualche nuovo artista come Alan Dente e Aux Tha Masterfader, qualche artista famoso che debutterà come Ali Renault e Renkas, qualche release di artisti della label come Mario Moretti e Rude 66 e alcune ristampe che però al momento sono ancora una sorpresa!
Com’è nato il progetto Younger Than Me e da dove arriva la passione per l’Italo Disco?
Il progetto nasce due anni fa, quando io (Francesco) mi ero appena trasferito a Berlino per qualche mese. Marcello mi venne a trovare e da lì è partita l’idea di creare un progetto che unisse la nostra passione per la musica anni ’80 a generi più contemporanei, inserendo le forti influenze Balearic di Marcello e le mie per la New Wave e il Post Punk, dando vita a Younger Than Me e a una sorta di Disco Rave.
“Honey” è il vostro primo EP in uscita su Bordello A Parigi, ci raccontate come è nato il brano e la collaborazione con l’etichetta?
Il brano è nato in un vecchio scantinato, il nostro primo studio, ispirandoci a suoni retrò Italo e coinvolgendo anche una cantante (Lara Caprotti). Ma abbiamo voluto inserire anche delle sonorità più moderne come quelle che si ritrovano spesso nelle tracce di Massimiliano Pagliara. Proprio Massi dopo aver sentito il brano ci indirizzò verso Bordello A Parigi e Otto (ovvero il Boss della Label), inoltre si pensò proprio a un suo remix per il brano. Possiamo quindi dire che è grazie a lui che siamo entrati in contatto con Bordello A Parigi: cogliamo l’occasione per ringraziarlo, DJ e producer incredibile e persona fantastica.
In una scena elettronica invasa da techno e house, che difficoltà o vantaggi ci sono ad aver scelto un genere di nicchia?
Questo è relativo, dal momento che il brano è sì molto italo, ma nei nostri set e nei futuri progetti prendiamo sfumature Chicago House, Disco ’80 e New Wave. Inoltre il mercato più che invaso dal genere Techno è invaso dal fenomeno che gli è stato costruito attorno. La disco si sta ritagliando nuovamente il suo spazio: trasmette emozioni, è calda, avvolgente e sexy… insomma diciamocelo, la gente ha bisogno anche di questo.
Cosa vi aspettate da questa uscita e quali sono i vostri progetti futuri?
Sicuramente essendo il nostro primo EP come Younger Than Me siamo entusiasti. Ma stiamo lavorando in studio tutti i giorni e ci saranno molte sorprese. Non resta che rimanere sintonizzati.[/tab]
[tab title=”English”]Start with a bang for the Italians Marcello Carozzi e John Ming that lands on Bordello A Parigi with their debut EP as Younger Than Me. First out of 5 releases that the label will dedicate to its fifth anniversary, includes a remix from Massimiliano Pagliara, nowaday a true gem of the international House panorama. In between Italo Disco and Chicago House, “Honey” is a nice vocal track with black roots wrapped up a solid bassline and synth-pop chords screaming out loud ’80s. In this case, the remix from Massimiliano Pagliara does not change but rather enhances the stylistic feature new-old school, giving a refined package but at the same time fun and enjoyable, ready to fill the dancefloor. On this occasion, we asked some questions to Otto Kraanen, the beating heart of Bordello A Parigi and Younger Than Me to know them better, understand the common thread that binds them together and also find out what are their future plans.
Where did your passion for 80s and Italo Disco came from and why the name “Bordello A Parigi”?
As a massive music consumer I was always hungry for new discoveries in music and it’s genres. Through the years I started buying vinyl, investigating music and all its subcultures and related genres by digging records at second hand stores. At the same time I started to DJ as well. Discovering music and the DJing made me looking for a sound that gave me ultimate energy, the goose bumps but also the ultimate party atmosphere. All roads lead to the 80’s Disco Music and its related or sub genres (Synthpop, Freestyle, Italo Disco, Electro, Hi-Nrg) and follow ups later on (House). It was not for nothing club culture and the DJ phenomenon also raised from this era. It’s danceable grooves, the ultimate sexiness, the open -mindedness and the possibility to mix those tracks into a mix. After all those years of music listening and collecting I got stuck with this sound. It’s like a marriage and you got stuck with this woman for life. Italo Disco was and is the cherry on the cake, it somehow combined all elements I liked from the disco sound but in an unpolished way, much more spontaneous and ‘do it yourself’. Alongside the bad English vocals with totally weirdo lyrics I felt a crush. Italo Disco generated some esthetics which were not on purpose. Everything combined it feels like magic, which I find hard to describe. There is so much emotion in it; it’s intense and addictive. There are no boundaries. The fact it’s from Italy is a lucky coincidence because I also have a lot of affection with Italy. Where Italians rather like to brag about their ‘high-culture’ I actually find it more fascinating to look into the ‘low culture’ and its visual ecstatic’s. The Giallo and crime movies from the 70s, the 80s pop culture where you could have a career in porn, television and music, they were all inspiration for Bordello A Parigi and its concept. Bordello A Parigi is the Italian title of a French porn movie that goes by the name of Bordell SS. It has sleaze in it, it’s Italian and also has a bit of sophisticated romance with the city of Paris.
Why did you choose to release only vinyl and what is your opinion about the new vinyl hype?
I don’t have any affection with music as a digital production. These are just bits and bytes. It’s too endless and there’s no quality norm. When releasing a record you need to earn your money back by selling all those damn records. So you will think twice before putting something out. And when the record is finally there it’s something you can hold in your hands, something to be proud of something touchable and of course the record sleeve, where you can tell a story with without even listen to the music yet. Also records are aging, they can tell a story after all those years. A mp3 can’t. The new vinyl hype is a good sign that the urge to release music on a physical medium is not inherent on technologic evolution. It’s because humans care about physical products and it’s esthetics. You could say it materialism, but I rather like to say it’s making pleasure in living and tease your senses. You can touch, feel, hear, look at it and so on. What often happens with hypes, is that they disappear again. But vinyl will never disappear is my guess. I hope the hype will slow down again so there is more space at the record plants for the small labels, because they got now all dominated by the big fishes and for occasions like Record Store Day over flooding the market with bullshit collector items. It’s not about the music for them, it’s about making dollars and exploit music in extremes.
After 5 years and 70 releases what is your opinion about the health of the music business in Europe? Who is a typical customer of your label?
I think it’s healthy enough. The music I’m releasing will probably never become mainstream, but this niche of listeners and customers are really true to their love for music. They are very loyal and support the label so I can continue releasing music we all love and makes us happy in life somehow. It motivates people to keep on making music, throwing parties and so on. In this way we can enjoy our beloved music until we stop dancing.
Your releases includes some re-issues of old 80’s material alongside new and established artists, how did you manage to choose who and what to release and how an artist/producer could approach your label?
I’m just releasing music I enjoy listening to, there are not really boundaries except for the fact it should suit where Bordello A Parigi stands for. This can be old Italo Disco or more advanced modern productions which are hard to define in a genre. The releases are somehow all related to each other but could be at the same time totally different in its production. In the release schedule I try to make a mixture of all these kind of different releases and try not to stand still and keep it very straight when it comes to genres. When I first started the label I mainly had to look for artists, now it’s a balance between looking for music and receiving a lot of music. Most of the demos are quite horrible or not even in the vein of Bordello A Parigi, but sometimes a diamond appears in my mailbox. Also a lot of music is forwarded by friends or producers who think it could suit Bordello A Parigi perfectly. So there is not really one way to approach.
What kind of cooperation did you have had with Mothball Records, Moustache Records, Knekelhuis and Nous’Klaer?
These are labels by friends of mine who share the same taste in music or slightly same taste which results in some cross-over releases. Main thought behind the cooperation is just the fun part doing a release together and promote it and share the satisfaction of achieving.
Younger Than Me is the Italian duo that has the honor to kick-off the 5 years anniversary vinyl series, how did you met them and why did you choose them to represent the label?
I already forgot how it exactly happens, but as far as I remember one of the two send me a demo of the original track. I felt in love with it at the first listen and told them I’m happy to work on a release. It had all the Bordello A Parigi ingredients; a hunting arpeggio, sexy vocals and two guys from Milano, lol. Afterwards we asked Uabos and Massimiliano Pagliara to make a remix and the rest is history. I’ve met the guys last december in Milano where we played together on a party.
After the anniversary releases, what are the future projects that we will see from Bordello A Parigi?
I will just continue the same way. Loads of new releases are already here waiting to be pressed. Some new artists like Alan Dente and Aux Tha Masterfader, some more established artists with their debut on Bordello A Parigi like Ali Renault and Renkas, some Bordello A Parigi regulars like Mario Moretti and Rude 66 and some re-issues which are still a surprise for now!
How did the project Younger Than Me was born and where did the passion from Italo Disco came from?
The project started two years ago when I (Francesco) moved to Berlin for some months. Marcello came visiting me and we decided to start a project to mix our passion for 80s with more actual genres, including the strong Balearic influences he has with mine from New Wave and Post Punk, giving birth to Younger Than Me and a sort of Disco Rave.
“Honey” is your first EP and will be out on Bordello A Parigi, could you tell us how it was born and how you’ve started collaborating with the label?
The song was born in an old basement, our first studio, getting inspired by retro Italo Disco sounds and working with a singer (Lara Caprotti). We wanted to add some modern elements like the ones you can find inside the tracks from Massimiliano Pagliara. It was Massi that after hearing the song suggested us to contact Bordello A Parigi and Otto (the label boss) and at the same time we also thought about a remix from him. We can therefore say that is thanks to him that we came in contact with Bordello A Parigi: we take this opportunity to thank him, he is a great DJ an amazing producer and also a wonderful person.
In an electronic scene invaded by techno and house, what are the difficulties of advantages to choose a niche genre?
This is relative because the song is very Italo but in our sets and future projects we will have Chicago House, Disco, 80s and New Wave nuances. Furthermore, rather than Techno, the marked is invaded by the phenomenon that has been built around it. Disco is carving out its space again: transmits emotions, is warm, enveloping and sexy… Let’s face it, people also need this.
What do you expect from this release and what are your future plans?
Definitely being our first EP as Younger Than Me we are excited. But we’re working in the studio every day and there will be many surprises. All you have to do is to stay tuned.[/tab]
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