Un paio di settimane fa lo abbiamo trovato tra le nostre pagine con il suo SNTLS ed oggi abbiamo piacere di riparlarvene, vista l’imminente uscita del suo nuovo lavoro, “Bococa Hills”: stiamo parlando del romano Rodion, uno dei talenti italiani maggiormente rispettati fuori dai nostri confini. L’artista capitolino è momentaneamente impegnato in un progetto live che porterà alla pubblicazione di due singoli, un album e un EP di remix, tutti distribuiti dalla label indipendente inglese Nein Records. Il primo dei due singoli, “Bococa Hills” appunto, anticipa l’uscita del live-album “Generator”, seconda raccolta a firma Ed Rodion ad otto anni di distanza da “Romantic Jet Dance”, uscito su Gomma.
All’interno di “Bococa Hills” troviamo la versione originale accompagnata dai remix di The Emperor Machine e Fabrizio Mammarella, un altro artista non nuovo a delle “incursioni” dalle nostre parti: circa un mese fa, infatti, il produttore pescarese ci ha regalato un dj set esclusivo con le prossime uscite del catalogo Slow Motion per festeggiare i dieci anni della label. È proprio sul lavoro di quest’ultimo che ci vogliamo soffermare. A differenza dell’original di Rodion e della rielaborazione di Andy Meecham, che presentano un beat lento con sonorità esotiche, suoni tribali e melodie volteggianti, il lavoro del produttore pescarese ha un’impronta decisamente più aggressiva e pulsante. Con Mammarella, “Bococa Hills” si spoglia completamente delle sue caratteristiche placide che sorridono alla disco e al funk, vestendo i panni del brano perfetto per i dancefloor più esigenti. Il remix di Fabrizio Mammarella presenta sonorità acid che lo catapultano in una dimensione più cupa e ipnotica, dove l’intreccio bassline-synthline è pronto a farvi ballare per tutti i quasi sette minuti della traccia: la mente e corpo si muovono in un’unica dimensione e si lasciano trasportare dal groove trascinante della traccia.
“Bococa Hills” uscirà il prossimo 30 novembre; siete pronti a mettervi un paio di scarpe comode e schiacciare play?