Nei prossimi giorni ci sarà il debutto ufficiale di Jamie Jones sulla Kaoz Theory di Kerri Chandler con l’attesissimo EP “Illicit Behaviour”. Questa release contiene due tracce, una è omonima al titolo mentre l’altra si chiama “New Skool Acid” di cui ci sono tre bei remix rispettivamente curati da Matthias Tanzmann, Stephane Ghenacia e da una delle colonne portanti del “Fuse” Seb Zito, che vi presentiamo in anteprima su Soundwall. Questo sarà il primo EP di Jamie Jones del 2016 e visti i nomi di cui ne fanno parte c’è già tanta aspettativa da parte del pubblico.
Già dai primi minuti, nel remix di Seb, possiamo subito ricondurre a lui quel sound, un sound pulito ed elegante che suona molto bene grazie anche al basso, che integrato al groove crea una vera e propria marcia da cui non riusciamo a staccarci e che ci tiene sempre in movimento. C’è un anche buon equilibrio comparando tutti gli elementi di questo remix a quelli dell’originale, ad esempio è bellissimo, anche in questa versione, l’uso e il giro del synth, il quale entra ed esce più volte grazie anche a piccole ripartenze che caricano ancora di più il disco. Com’è citata nel titolo, rispetto all’originale e in generale, di acid in questo remix non ce n’è tanta, ma solo quel tocco elegante e necessario a fare da anello di congiunzione con l’original di Jamie Jones. Questo è un esempio che sicuramente esalta la maturità artistica di Seb Zito, dimostrando anche di saper fare altro, nel senso di saper sperimentare, reinventarsi e andare in contro a sonorità che non lo caratterizzano ma che riesce a sfruttare a modo suo. Tutto ciò è senza ombra di dubbi un segno di eclettismo, dato da un percorso molto importante in cui la visione delle cose è una visione molto aperta e senza troppi schemi mentali.
In conclusione questo è un lavoro in cui non viene tralasciato niente e in cui esce fuori l’identità di Seb Zito che sforna un altro disco molto divertente che con l’arrivo della primavera vediamo bene anche in situazioni open-air. Ogni tanto anche l’occhio vuole la sua parte, ed è da segnalare quindi oltre a quella della qualità sonora, anche la cura e la bellezza di questo artwork che incuriosisce molto e che esprime bene l’energia di questo EP.