L’introspezione è una faccenda dannatamente seria. Bisogna esprimere tutta l’unicità che ci si porta dentro ma stare attenti che le cose non suonino troppo criptiche e inafferrabili. E a nulla valgono gli esempi che puoi osservare dalle anime artistiche a te simili. Nel caso di Kein, ad esempio, potevano essere signori come Flying Lotus o Arandel a suggerire le direzioni possibili, viste tutte le analogie del caso. Ma ovviamente se segui le direzioni tracciate da altri non stiamo più trattando il vero senso dell’introspezione. Per questo ci è piaciuto molto “In Bloom”, l’album di debutto del producer molisano in uscita il 2 luglio per Audiobulb Records. Perché sa esprimersi col linguaggio unico delle proprie suggestioni pur tracciando un disegno in cui è facile immergersi, condito di ambient, IDM e glitch, acuto eppure accogliente. Oggi avete tutto l’album in streaming esclusivo, solo su Soundwall. Fatene buon uso.
Carlo Affatigato
Nato quando Alphaville e Bronski Beat popolavano le classifiche, cresciuto secondo naturale autodidattica lungo le fasi classic rock/alternative/metal, conquistato prima dai fermenti dance di inizio '00, persuaso poi dall'efficacia dei meccanismi pop e sbocciato infine dentro tutte le sfumature della musica elettronica. Giornalista, opinionista ed editorialista musicale dal 2010, futurista per indole e sempre sensibile al fascino della scoperta, ama pensarsi come cronista appassionato delle tendenze innovative di oggi.
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