Bologna in questi giorni è al centro delle nostre attenzioni com’è giusto che sia, visto che c’è di mezzo roBOt: un festival da sempre bello, ma quest’anno ancora più bello (ed ambizioso). Che nella città felsinea sia un momento molto interessante, a parte il festival (ma magari grazie anche al festival), o che lo sia almeno per le “nostre” musiche, lo dimostra questa anteprima su cui abbiamo avuto l’ottimo piacere di poter mettere il cappello.
Dietro al progetto Random Numbers si nascondono infatti figure fondamentali dell’elettronica sotto le Due Torri (Marco Unzip, che tra l’altro di roBOt è direttore artistico, o Bartolomeo Sailer, storico resident del Link come Wang_Inc e producer di elettronica “intelligente” di lungo corso), gente che nell’elettronica ci sa fare e che pur non essendo di Bologna lì si è trasferita e ci sta bene (BXP, già catturato da noi in un Giant Steps), musicisti di valore ed esperienza che hanno gettato un ponte non scontato tra indie rock ed elettronica pura, preferendo magari ultimamente addirittura quest’ultima (Paolo Iocca, vedi alla voce Franklin Delano, Blake/e/e/e, Boxeur The Coeur).
Nelle bio fatte finora circolare le informazioni non sono troppe: ok, Bxp si presenta col suo nome, Marco Unzip pure, Spire invece è Paolo Iocca e White Raven Bartolomeo Sailer; in più, fa la sua comparsata come ospite del collettivo il giovane esordiente Lufassa, alias Lucas Timmerman. La musica però parla da sola, e parla piuttosto bene: potete giudicare voi stessi qui (lo ripetiamo, in anteprima assoluta). A noi piace molto la “chiave” complessiva, un’elettronica piacevolmente rotonda, mutevole, ben rifinita, difficile da catalogare, abile a calibrare toni e colori. Niente di derivativo, niente di furbetto e paraculo, niente wagon jumping, molta qualità, voglia di trovare una voce propria.