“1983, sei appena salito a bordo della tua nuova Ford Capri Mk III con la tua fidanzata Julie. Vivi ad Harlow, ma nella tua testa sei da qualche parte a Salou, in Spagna, dove è ormeggiato il tuo yacht immaginario.”
Ok, siamo nel 2014, ma questo è quello che è passato per la testa di Tom Findlay, membro dei Groove Armada, quando gli è stato chiesto di mixare l’ultimo “Automatic Soul” di LateNightTales. Ecco, se c’è una cosa che mi ha sempre affascinato, questa è LateNightTales: il nome, che rievoca lunghe letture notturne, i gusti dei tuoi artisti preferiti, la musica che più hanno ascoltato o quella che li ha ispirati, le chicche che non ti immagineresti mai di trovare.
Come ogni LateNightTales che si rispetti, anche questa volta, ad aprire le danze troviamo una cover esclusiva: Sugardaddy e Ronika rifanno un grande classico, “Don’t Look Any Further” di Dennis Edwards. A questo, in anteprima per Soundwall, aggiungiamo il remix di Peter O, un tuffo nei synth degli anni ottanta, fatto di voci calde, ritmi morbidi e suoni avvolgenti.