Salgo in macchina con Guillaume, è appena arrivato da Parigi con un volo che ha due ore di ritardo. E’ un tipo silenzioso, uno che rimane in disparte e prima di darti confidenza lascia passare un pò di tempo. E’ francese, lo capisci subito non appena lo senti parlare in inglese. Non puoi infatti non accorgerti del segno netto che lascia la sua lingua d’origine sulla sua pronunica. Non fosse per questo lo potresti scambiare tranquillamente per un americano: fisico da atleta o meglio da modello (cosa che ha fatto in passato), zaino in spalla, abbigliamento trasandato, occhiali da sole sempre in testa e poi il nome d’arte W!ld, assolutamente con il punto esclamativo guai a metterci una semplice i.
E’ fiero di raccontarmi che è un’appasionato di film black degli anni ’80 è li che nascono le sue sonorità, la sua passione ed ovviamente il suo nome (Wild Style è il primo film a parlare della scena hip hop americana). E’ la quarta volta per lui nella Capitale, ma non è mai riuscita a visitarla. Mi racconta che viene spesso nel nostro paese, che ama il nostro cibo e che nonostante tutti gli chiedano per quale squadra calcistica tifi lui è un grande appassionato di basket. Mentre siamo in albergo finiamo a parlare di politica, di come una città enorme come Parigi non abbia una scena fluida come quella romana, del fatto che purtroppo qui come nel suo paese i ragazzi non sanno più divertirsi e che i nostri rispettivi governi non aiutano sicuramente a migliorare la situazione.
Guillaume non è stanco, ha dormito in volo e non ha voglia di rimanere in albergo, ci dirigiamo verso il locale, non è mai stato alla Saponeria ed ha sentito parlare benissimo dei party Bizzarro. Prima di uscire mi fa sentire alcuni pezzi inediti che usciranno a breve sulla sua Catwash, nel frattempo chiude la borsa dei dischi e usciamo… Quello che è successo durante la serata potete vederlo insieme all’intervista che abbiamo fatto il giorno dopo in giro per Roma.