Scintille ostinate. Lo sapete tutti, l’avete provato sulla vostra pelle: è da due anni che siamo circondati da annunci a cui poi seguono annullamenti o rinvii sine die, e la cosa è snervante. Ma se la cosa è bella, se l’evento o il festival che si è messo in gioco anche in tempi di incertezza pandemica – e ricordatelo: lì gli sforzi organizzativi diventano tripli, così come i rischi – merita, allora non c’è attesa che sia inutile. Per non contare poi chi invece è riuscito, fra mille difficoltà e diecimila consapevolezze ed entusiasmi. a portare avanti qualcosa di importante. E il pugliese Sparks è fra questi. Ecco un assaggio di come è andata l’anno scorso:
Questi eventi sono gemme. Sono il frutto di un lavoro certosino di appassionati, della capacità di interagire col territorio, della voglia di portare al territorio stesso coordinate e stimoli non convenzionali in grado di portare non solo divertimento ma anche “ponti” culturali di alta, altissima qualità. Quelli cioè che fanno vedere i loro dividendi sociali nel tempo, ed in profondità.
E allora: nel 2022, Sparks ritorna e lo fa in grandissimo stile. Lo si capisce già dalla prima tornata di annunci: partiamo da una nostra favoritissima, Deena Abdelwahed, da lei una elettronica-del-mondo che abbatte barriere e confini stilistici senza mai essere maniera, ma incidendo davvero nella profondità delle emozioni. Una specie di “techno & bass music aumentata”, che vi consigliamo davvero di non perdere. Un percorso simile – e con simile qualità, chi lo ha già visto all’opera lo sa bene – lo fa anche Dj Nigga Fox, sostituendo l’afro house alla techno. Quest’accoppiata vale da sola il viaggio.
Ma non è finita. C’è anche quella MC Yallah che arriva dall’esplosivo collettivo ugandese Nyege Njege Tapes, in coppia col producer francese (ma residente a Berlino) Debmaster; ci sono gli strepitosi KOKOKO!, il collettivo di Kinshasa che incrocia le armi creative col bravissimo Debruit, progetto davvero da non perdere; e ci sono i dj set di Cloud Danko e Vodkaintheduck, pronti ad esplorare le interconnessioni più preziose (e sorprendenti) fra lo spirito dei dancefloor storici africani e quelli contemporanei occidentali, scavando in archivi a cui di solito si ha difficile accesso.
Fuori le date: 15 e 16 luglio. Fuori il luogo: Putignano. Fuori il link per le prevendite: eccolo qui. E occhio – gli annunci in line up non sono finiti.