Qualche settimana fa le voci di un’acquisizione di Spotify da parte di una company più grande si erano fatte persino più insistenti del solito, con un annuncio pubblicato a fine marzo secondo il quale “next week” la società scandinava avrebbe annunciato la propria acquisizione per una cifra superiore ai 14 miliardi di dollari.
I rumor quindi si erano fatti più intensi che mai, forti del fatto che una spesa del genere sarebbe stata alla portata di pochissime altre tech companies e che alcune di queste, come Google o Apple, sono già concorrenti di Spotify con qualcosa di proprio: tuttavia, oggi sembra che a incendiarsi saranno le voci di corridoio in senso opposto.
Infatti, Spotify ha annunciato di aver ricevuto un nuovo round di finanziamenti da 400 milioni di dollari, che ne porta la capitalizzazione oltre gli 8 miliardi e la rende così una delle tech companies a più alto valore in circolazione, allo stesso livello di grandi realtà come Uber, Airbnb e Snapchat, per capirci: a questo punto, tutto farebbe pensare che sia troppo grande per essere acquisita anche da autentici giganti come Facebook, che sembrava essere il principale indiziato delle settimane passate, e che quindi l’intenzione della società gestita da Daniel Ek sia quella di proseguire da sola, senza entrare a far parte di una company più grande, e magari quotarsi in borsa in futuro, anche se ancora non ci sono notizie che parlino di una IPO.
Sul futuro di Spotify quindi non c’è ancora nulla di concreto, ma sul suo presente pensiamo di poter tranquillamente affermare che questo nuovo round di investimenti è la dimostrazione che c’è ancora modo di guadagnare dei soldi in un mercato, quello musicale, che è stato dato per morto a più riprese nel corso degli ultimi anni.