“Fall is the new spring”: a Spring Attitude piace giocare con le parole e con il calendario. D’altro canto, se sposti ad ottobre un festival che storicamente si è svolto nel pieno della primavera romana – da cui anche il nome del festival stesso – ci sta che devi mettere un po’ le mani avanti. Quali cambiamenti, calendario a parte, porta questa edizione 2018, appena annunciata? Prima di tutto la location: si va all’Ex Dogana come location principale, sempre più un punto di riferimento assoluto a Roma. D’altro canto è uno spazio molto comodo, “usabile”, con anche angoli suggestivi. Non mancherà comunque una puntata al Mattatoio Testaccio, un’area dove Spring Attitude ha spesso e volentieri gravitato per i suoi appuntamenti più “arty”.
Molto interessante è il discorso per quanto riguarda la line up: in questo annuncio – con molta carne al fuoco – non ci sono forse nomi da “wow effect” ma appare chiara la voglia di offrire sempre il bel lavoro di ricerca&proposta di novità non convenzionali (ma al tempo stesso comunicative), a cui aggiungere una attenzione ancora più grande rispetto alle edizioni passate agli act italiani, che molto facilmente vedremo nella posizione di headliner. Una scelta interessante e per certi versi controcorrente; una scelta che ci sentiamo di apprezzare, perché Spring Attitude negli anni ha dimostrato di poter ambire anche ai grandi nomi e alle grandi folle (riempiendo ad esempio il Palazzo Novecento: vi ricordate la calca con Jon Hopkins o Apparat?), ma ora vuole spendere l’autorevolezza acquisita anche per affermare, pure in una scena molto più tangente al clubbing e insomma non solo indie, che è arrivato il momento di presentare e valorizzare quello che succede “in casa”. Se siete già ingolositi da questa svolta, potete fare già vostri i biglietti qui.