Parliamoci chiaro, recensire sempre i soliti, non è più un dovere, potrebbe essere un piacere, potrebbe portare tanta visibilità, potrebbe far parlare magari molto di più di un “qualunque” altro nome, ma non sempre è così. I soliti, tra l’altro, come ben sapete (e non faccio nomi!) non sempre “sfornano” perle alla loro altezza…anzi…credendosi “top” o meglio mi correggo, facendoli credere “superstar” si sentono di poter pubblicare qualsiasi brano.
Premesso ciò, senza nessuna polemica, cerchiamo di dare spazio a chi il lavoro se lo suda, a chi se lo merita, facendo parlare le proprie produzioni, la propria musica. Sto parlando del nuovo album di Steve Mac in uscita il 16 Maggio su Saved Records, “Roots”.
Chi è Steve Mac? Steve ha una storia ricca di musica house che risale alla metà degli anni ’90, quando lui e Rob Chetcuti hanno cominciato a lavorare insieme come Rhythm Masters. Con la Dis-Funktional Recordings, ha pubblicato releases di peso come Danny Tenaglia, Danny Rampling e Jocelyn Brown. Ha decine di produzioni da solista alle spalle, tra cui remix per tanti artisti da Todd Terry a Jamiroquai.
Il doppio album rimane fedele alle sue origini house con la presenza di alcune tracce accompagnate da vocal pazzeschi. Su un totale di 15 brani tra nuove produzioni e singoli degli ultimi anni, solo due sono accompagnati dall’ausilio di due suoi amici. Infatti Steve ha avuto il piacere di avere remix prodotti rispettivamente da Mark Broom e dal fondatore della Saved Records, Nic Fanciulli.
L’album non ha bisogno di troppe parole per i miei gusti, nè di raccontarvi traccia per traccia; mi basta dirvi che è un’opera completa ed è veramente un piacere ascoltarlo, più di una volta, spesso, oserei dire.
Tracklist
CD1
01. Waiting (No Drums)
02. Leave Me Behind
03. Biscuits
04. Moosique
05. Give It To Me feat. Nic Fanciulli
06. Hear That
07. Gettin’ Down feat. Mark Broom
CD2
01. Dancing Together
02. Diskoteca
03. Reaching
04. Respect
05. Noise Bastard
06. The Rave
07. World Change
08. Waiting