Chiunque organizzi un festival sa che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. A partire dalla line up artistica: incastri tutto alla perfezione, fai attenzione a seguire una serie di fili logici e sonori, valuti con grande attenzione gli equilibri… e tutto questo a Sticker Mule Festival lo avevano fatto eccome, come scrivevamo poco tempo fa. Un festival che, a veder i nomi in cartellone e il modo in cui sono disposti, ti faceva subito dire “Ehi, questo è un gioiellino”. Però ecco che arriva l’imprevisto: una doppia cancellazione, quella di Boo Williams e Glenn Underground. Un brutto colpo? Di sicuro. Ma le persone che hanno creato e realizzato questo festival non si sono perse d’animo: hanno reagito, non solo subito ma hanno reagito proprio talmente bene da riportare in asse la faccenda. In asse a livelli altissimi.
E insomma: per un Boo e Glenn che se ne vanno, ecco in arrivo il signor Kerri Chandler. Uno dei veri fuoriclasse viventi, senza essersi mai appoggiato a nessun hype stagionale. Certe volte lo si dà quasi per scontato, Kerri: siamo in qualche modo “abituati” alla sua bravura, alla sua capacità di trovare il perfetto equilibrio tra anima, profondità e musica house, al suo talento nel costruire praticamente sempre dei set perfetti. E’ che lui, come tutti i veri fuoriclasse, riesce a rendere semplici a naturali le cose che invece sono alla portata di pochi. Sticker Mule Festival avrà l’onore e il piacere di ospitarlo per un extended set, quattro ore in cui permettergli di sviluppare nel modo più compiuto possibile la sua eleganza, la sua intensità, il suo inconfondibile alfabeto sonoro. Per “allenarci” nel migliore dei modi, abbiamo chiesto allora al nostro Matteo Cavicchia di compilare una specie di “Guida essenziale a Kerri Chandler”. In origine i brani dovevano essere cinque. “Ma questo ha fatto troppe cose meravigliose, come cazzo se fa a mette’ solo cinque tracce? Famo dieci! Che già son poche!”. Detto, fatto.
E non vediamo l’ora che, fra qualche giorno, Chandler possa trovarsi in un contesto che molto probabilmente sarà perfetto – col pubblico giusto, attorniato dalla line up e dallo staff giusto – per tirare fuori qualcosa di unico: senza costrizioni, avendo carta bianca. Per dimostrare per l’ennesima volta il suo essere un fuoriclasse vero, non di carta, non da hype. E per dare un contributo fondamentale nel rendere questo debutto di Sticker Mule Festival (qui per i biglietti – prezzi a dir poco invoglianti) davvero uno degli eventi dell’anno per la club culture di qualità – perché sulla carta e per quanto visto finora, nel lavoro di ideazione, questo titolo ci sta tutto. Fra meno di una settimana, esattamente a partire dal 24 agosto, si aprono le danze. Ci si vede lì. Intanto – silenzio, parla Kerri. Averne, di “rimpiazzi” così…
“House Is House”
“My Old Friend”
“Downtown (Dark Mix)”
“Rain”
“Grass Cutter (6:23 Mix)”
“Pong”
“Coro (Kaoz 6:23 Dark Mix)”
“Climax 2”
“Back To The Raw (Dark Mix)”
“Bar A Thym”