Il 2 febbraio, a Roma, è andata in scena la prima puntata del 2016 di Vinile, il format curato proprio da noi di Soundwall e ospitato negli spazi del BeaCafé, a Monteverde. Ospite d’eccezione: Piotta.
Vinile, se ancora non lo sapete, ha il sapore vintage delle chiacchierate analogiche, ospita personalità della musica – tutta la musica, non solo quella elettronica – e prova a raccontare storie mascherate da interviste. Abbiamo cominciato qualche mese fa, con Mattia Grigolo e Giorgio Gigli, parlando di colonne sonore, poi c’è stato Claudio Coccoluto e la narrazione di un’esperienza che ha attraversato diversi decenni del clubbing italiano. John Vignola e Manuela Doriani, invece, hanno fatto luce sul “mistero della radio”.
Con Piotta, ovviamente, si è parlato di storia dell’hip hop romano in un incontro lungo quasi due ore e carico di aneddoti personali e non solo.
Chi c’era se lo ricorderà a lungo come un vero e proprio evento speciale, uno spaccato generazionale di una Roma, quella dei primissimi anni’90, ma così lontana eppure sempre molto “vicina”.
Per approfondire un po’ alcune delle tematiche toccate all’interno della lunga intervista con Tommaso, abbiamo pensato bene di mettere in fila dieci tracce che in qualche modo possono essere utili per definire di cosa parliamo quando parliamo di hip hop romano.
Onda Rossa Posse – Batti il tuo tempo
L’inizio di tutto.
La canzone che ha fatto capire a tanti ragazzi di Roma che si poteva fare rap in italiano.
Ice One – Giorno dopo giorno
La nascita del funk romano. La pietra angolare di molta della Roma che verrà.
Colle der Fomento feat. Piotta e Kaos – Ciao, ciao
Da “Odio Pieno”, una delle canzoni che a suo modo ha segnato per sempre l’hip hop hardcore italiano.
Cor Veleno – 21 Tyson
Da “La banda del trucido”, il mixtape che mette insieme tutta la scena romana di quegli anni, un brano capolavoro.
La comitiva – Malavita
Uno dei pochi esperimenti davvero crossover dell’hip hop romano: David Nerattini, Riccardo Sinigallia, Francesco Zampaglione, Ice One e una valanga di ospiti. Qui c’è addirittura sua maestà Franco Califano
Mc Giaime – Tutto inedito
Terzo pezzo di fila pescato da “La banda del trucido”, pesante e potente.
Noyz Narcos feat. Gemello – Verano Zombie Pt.1
Roma rosso sangue: quella torbida e sporca di Noyz Narcos e Truceboys.
Metal Carter – Pagliaccio di ghiaccio
Il sergente di Metallo, Max Pezzali con un teschio sul collo: Metal Carter è il Daniel Johnston del rap italiano.
In the Panchine – Never do the spia
Sempre dal Truceklan: Cole, Benassa, Gemello e Chicoria. E uno strano incrocio di italiano-romanesco-inglese che così davvero nessuno mai prima e mai poi.
Brokenspeakers – Shhhh!
“L’hai già sentita: è musica bellissima, seguita da una nicchia piccolissima”.