La credibilità di strada non è una cosa che si conquista.
O ce l’hai o non ce l’hai.
Ispirati dagli amici di UNOTRE abbiamo provato a mettere in fila dieci brani che nati tra i marciapiedi hanno finito per conquistare pure i salotti buoni.
Per poi distruggerne le stanze.
N.W.A – Fuck Tha Police
Los Angeles, il 1988, il caso Rodney King, le violenze da parte della polizia, l’insurrezione.
In questa canzone c’è tutto.
Rivolta e indignazione.
Vasco Rossi – Colpa d’Alfredo
Un piccolo grande quadro di realtà purissima, vita di provincia e sfiga cronica.
Il tutto con un linguaggio da far impallidire pure il più duro dei rapper italiani.
Lou Reed – Walk on the Wild Side
La New York degli anni ’70, tra spacciatori, puttane, rapinatori e trans.
Il tutto cantato su una melodia che conoscono a memoria anche i bambini.
Sangue Misto – Cani Sciolti
Italia ’90. Quella post-Tangentopoli sedotta e abbandonata dal nuovo miracolo italiano.
E sotto i portici di Bologna la testa muove a tempo con il bum bum cha.
Dogo Gang – Puro Bogotà
La Milano dei palazzi. Quelli del centro e quelli della Barona.
Giusto un attimo prima che Fabrizio Corona diventasse un modello da seguire.
Clipse – Grindin
“From ghetto to ghetto, to backyard to yard I sell it whip on whip, it’s off the hard”, uno degli intro più epici di sempre. Produce Pharrell quella che di fatto è una delle più iconiche hit stradaiole degli anni 2000.
The Stooges – 1969
Brutti, sporchi, cattivi e stonati di Quaalude e in giro per gli Stati Uniti senza avere un cazzo da fare.
Gang Starr – Code Of The Streets
Questo è un pezzo che andrebbe imparato a memoria, è l’ABC della cultura hip hop. Scandito, come sempre, con lingua affilatissima e flow scarno (ma monumentale e carismatico) da Guru, e con una base che è Premier al 100%: pochi elementi, ma perfetti.
Aphex Twin (o era di Young Signorino, non ricordo) – Windowlicker
La street credibility la puoi anche prendere per il culo. E’ sano. Anche per lei. Perché tende a prendersi ogni tanto troppo sul serio. E allora è giusto che ti compaia una bonazza in bikini barbuta davanti, qua e là. Soprattutto se ad accompagnarla c’è uno dei pezzi più di elettronica soulful più belli e assurdi di tutti i tempi.
Goldie – Inner City Life
Le strade hanno anche un’anima. Un’anima dolorosa e romantica. La credibilità nelle vie della metrpoli ce l’hai anche se sai aprirti alle emozioni: una delle lezioni più grandi ed importanti della drum’n’bass di Goldie, colui che è riuscito a mantenere intatta la sua street credibility perfino facendo i reality in televisione. Da tanto solida che è, per il suo lavoro per la scena d’n’b con la Metalheadz e, ovviamente, per i suoi dischi meravigliosi.