Torna finalmente Suoni & Battiti e lo fa dando spazio ad alcuni dei ragazzi che lo scorso anno si sono meritati, grazie a una crescita degna della migliore nazionale olimpica brasiliana, uno spazio sulle nostre pagine all’interno della rubrica Giant Steps. Questa settimana, infatti, siamo lieti di presentarvi i nuovi EP firmati da VSK, Dubit, PVS e Mattia Trani, così come abbiamo il piacere di introdurvi le release che vedranno protagonisti il veronese Shinoby e il mantovano MTD – anche loro ospiti delle nostre pagine nelle prossime settimane. Chiudono il cerchio, oltre al nuovo MDR (rilasciato in due parti), la terza release di La Beauté Du Négatif, probabilmente l’uscita più bella di questo (seppur breve) inizio d’anno, i The Analogue Cops (guarda caso pubblicati dalla Out Electronics di Simone Gatto, un altro dei nostri Giant Steps), Riccio e gli Stump Valley; Trus’me e quel Marco Erroi che, grazie alle uscite su Common Series, ha saputo convincere anche i critici più esigenti.
Ci siamo fatti attendere, questo è vero, ma, come avrete modo di vedere, abbiamo ripreso il discorso nel migliore dei modi. Lì dove l’avevamo lasciato.
[title subtitle=”V.A. – V.A. 1 (La Beauté Du Négatif)”][/title]
Il nuovo EP della label di Rawmance, che qui divide il palcoscenico con Neel e J.Alvarez, è un autentico pezzo di bravura. Esaurite le parole lusinghiere da spendere per la metà calabrese dei Voices From The Lake (la sua “Snow In The Tube” è meravigliosa) e registrata con piacere l’ennesima prova di equilibrio tra gusto e sostanza da parte del boss di La Beauté Du Négatif, non possiamo fare altro che toglierci il cappello e inchinarci di fronte “Suncid”. Se “V.A. 1” è il disco del mese buona parte del merito va attribuita al lavoro di J.Alvarez: imperdibile.
[title subtitle=”Shinoby – Club Shock! (ISTHEWAY)”][/title]
Anticipata da Prosumer, che nella sua compilation Fabric ha inserito “There Are No Rules, Fear Is Unknown And Sleep Is Out Of Question”, la prima release di ISTHEWAY segna l’esordio nel mondo dei “grandi” del veronese Shinoby. Se le due tracce dal cuore analogico firmate dal giovane di casa Soho non vi bastano (“Club Shock!” è un tool di gomma letteralmente trascinante), troverete pane per i vostri con il robotico “8bit-remix” di MGUN e con il lavoro dal sapore acido dei The Analogue Cops. Buona, anzi buonissima la prima.
[title subtitle=”VSK – Birth 002 EP (Birth)”][/title]
VSK, uno dei talenti più puri e prolifici dell’odierna scena techno italiana, torna sotto le luci della ribalta con un EP che, alzando ancora una volta il livello delle sue produzioni, ne conferma l’invidiabilissimo periodo d’ispirazione. Ecco dunque “BRH 002”, seconda release di Birth dopo “The Forgotten EP” dell’irlandese Lee Holman, che in solo quattro tracce concentra il suono denso e bastardo del giovane romano. Se siete tra quelli che non cercano una vittoria facile, fatta di bassline piene e droni furiosi, andate dritti su B2: “Psicaulon” è sì forza, ma anche tanta, tantissima eleganza.
[title subtitle=”Dubit & Reggy Van Oers – XXX EP (Several Reasons Recordings)”][/title]
In attesa che venga pubblicata “Fragmenti”, la sua prima raccolta su Several Reasons in uscita nelle prossime settimane, Dubit torna sulla sua piattaforma presentando “XXX EP”, release prodotta “ai mezzi” con Reggy Van Oers. Si tratta di un lavoro che sentiamo il bisogno di segnalarvi in quanto rappresenta un’uscita pienamente convincente, in grado di rappresentare, senza passaggi a vuoto e senza forzature, quella che è la filosofia della label. Che si tratti delle atmosfere liquide delle due versioni originali, o del tool trascinante prodotto da Giorgio Gigli (così come del beat frammentato del remix dei Mynude), si ha sempre l’impressione di seguire la via tracciata e seguita dai primi lavori di Several Reasons. E a noi Several Reasons piace un sacco.
[title subtitle=”PVS – Collateral Demage (H.omevvork)”][/title]
“Collateral Demage”, la terza uscita della romana H.omevvork, oltre a vantare una bellissima versione originale a firma PVS (quasi un rimando ai tratti distintivi del suono di Dino Sabatini, un ibrido tra Prologue e la musica dei Dadub), è destinata a fare breccia nelle borse di dischi dei dj techno di mezzo pianeta grazie ai remix di Kwartz e Max_M. Se quello del talento iberico di base Pole Group è il classico remix “cassa e schiaffi” che non deve mai mancare in una release che si rispetti, a lasciare veramente il segno è la versione del milanese Max_M, che trova un equilibrio perfetto tra tinte scure e ritmo incalzante, tra ipnosi (quella del disegnata dal synth-basso) e frequenze calde e muscolose.
[title subtitle=”Mattia Trani – Over The Future – The European Remixes (Pushmaster Discs)”][/title]
Dopo essere entrato direttamente nella nostra chart di fine anno, Mattia Trani e la sua label sono pronti a presentare anche la “faccia europea” dei remix di “Over The Future”. Se i remix made in Detroit hanno colpito per la loro eleganza (su tutti, come detto, quello di Gerald Mitchell), quelli di matrice europea non vanno troppo per il sottile e puntano diritti alla dancefloor-satisfaction. Ilario Alicante e Synthek (autore della versione che preferiamo), o anche Percyl e Grienkho…questo Pushmaster Discs è bello tutto.
[title subtitle=”MTD – Dreamers EP (Abstract Animal)”][/title]
Tool techno duri, quadrati e veloci, con la spiccata attitudine a fare i diavoli a quattro nelle ore calde e agitate della notte: il nuovo EP di Nicola Belligoli è il degno erede dei suoi recenti lavori su Sonntag Morgen tanto che noi, al posto vostro, lo ascolteremmo con attenzione.
[title subtitle=”The Analogue Cops & Friends – Desk Jockeys EP (Out Electronics Recordings)”][/title]
Dopo “Holzwege EP” di Simone Gatto, riecco Out Electronics Recordings a fare capolino dalle nostre parti con la nuova release dei The Analogue Cops, qui firmatari di quattro tracce (al solito) di tutto rispetto; due “pure” (“Radar” e “Jtbreakfast” sul lato A) e due nate dalla collaborazione con Great Injuries e Stanley A. Sono proprio queste ultime a colpire la nostra attenzione, grazie il suono rigorosamente ruvido e oltremodo solido dei Cops, che qui trova il giunto contrappunto in atmosfere ondivaghe e synthline accattivanti: sì, è “022014” la nostra preferita.
[title subtitle=”Goldfinger – XXXV EP (What Ever Not Records)”][/title]
Dal calore di “The M.T.’s” al tiro irresistibilmente detroitiano di “Housemate”: “XXXV EP” di Marco Erroi, uno dei due volti che si nasconde dietro Common Series, è una release di tutto rispetto che convince tanto per il calore e la pasta dei suoi suoni, quanto per la costruzione delle singole tracce. Quella del pugliese non è musica banale, tutt’altro, che regala bellissime vibrazioni dal primo all’ultimo colpo di cassa, dalla prima all’ultima nota del basso.
[title subtitle=”Jimmy Chambers – You Can’t Fight It (Fly By Night Music)”][/title]
La storia che gira intorno a “You Can’t Fight It” narra di un Riccio alla ricerca disperata del detentore dei diritti di disco, tanta era la voglia di metterci su le mani e produrre il suo personalissimo edit. Così, dopo mesi di travaglio, ecco finalmente la sua “Rerub” che si appresta a sfamare gli appassionati di disco e funk. La versione del bolognese è imperdibile, indipendentemente dalle peripezie che hanno accompagnato la sua uscita, a prescindere dalle veridicità delle storie che ne fomentano l’attesa. La sua “Rerub” sono sette minuti senza tempo.
[title subtitle=”V.A. – MDR 14.1 & 14.2 (MDR)”][/title]
Doppio EP per soddisfare l’appetito di tutti quelli che hanno aspettato fiduciosi Marcel Dettmann e la sua MDR dopo essersi accaparrati una copia della sua compilation Fabric. Nulla di veramente nuovo, ma tutto terribilmente “giusto”: forse i migliori EP rilasciati dalla label berlinese da diverso tempo a questa parte.
[title subtitle=”Stump Valley – The Wilderness Sessions pres. Stump Valley (Uzuri)”][/title]
Succedono cose davvero belle dalle parti di Torino quando il nome chiamato in causa è quello degli Stump Valley, il progetto semi-sconosciuto e nato in modo semi-serio che, da quando ha tirato su baracca, ha inanellato una serie di uscite da leccarsi i baffi. La loro musica è disco? È house? Cos’è? L’approccio analogico, qui al servizio del gusto dei dancefloor dal palato sopraffino, rimanda al mittente la noiosa classificazione in generi: ascoltate “Caruso” – sì, lei – e poi fateci sapere.
[title subtitle=”Will & Held – Ours (Spinning Plates)”][/title]
Succede di non avere la più pallida idea di chi sia un artista o di non conosce minimamente la storia e la discografia di una label, ma non fate l’errore di bypassare questo EP perché Will & Held e Spinnig Plates non sono esattamente i nomi più caldi del momento. Goove ruvido, bassline circolare e linea di piano calda e avvolgente: il remix di Trus’me è semplicemente stupendo e la ripartenza dopo il break è da mani al cielo, tutte e due.