Gettare nella mischia nuova musica è, e questa è un’opinione ampiamente condivisa, il modo migliore per spalancare le porte al weekend. Suoni & Battiti lo sa bene e così, dopo due puntante in cui si è parlato di Scuba, Pearson Sound e Daniel Avery, prima, e Poing G, Nick Höppner, The Persuader e George FitzGerald, poi, è felice di presentarvi due manciate dei migliori EP usciti nelle ultime settimane.
Ecco a voi dieci tra gli EP migliori di Aprile. Dateci dentro, ora e stanotte.
[title subtitle=”Stenny – Hagale (Ilian Tape)”][/title]
A detta di molti, alcuni di questi sono artisti del calibro e dell’esperienza di Marcel Dettmann e Nick Höppner, Ilian Tape rappresenta la faccia più innovativa e stimolante dell’odierna scena techno. Merito del cervello dei fratelli Zenker, è chiaro, ma è impossibile fare a meno di sottolineare quanto anche altri artisti a noi cari abbiano giocato un ruolo chiave nella svolta che nell’ultimo biennio ha caratterizzato la label bavarese: stiamo parlando di Sciahri (“Mysterious Love” della scorsa estate è stata un anthem dei dancefloor più audaci), di Stenny e Andrea, questi ultimi veri e propri pupilli di Dario e Marco Zenker e attivissimi sia in duo che in solo. È alla luce di queste considerazioni che il nuovissimo “Hagale” di Stenny assume dei connotati ben precisi: le ritmiche ruvide che strizzano l’occhio alla dubstep, le basse (e grasse) frequenze che danno corpo all’EP e che si contrappongono con forza ai synth (accennati o arpeggiati che siano) e i pad, che da semplici elementi di accompagno si trasformano nella guida del mood di ciascuna traccia, regalano all’EP e al “sistema Ilian Tape” delle caratteristiche uniche. “Hagale” è davvero un signor disco, non c’è altro da aggiungere.
[title subtitle=”Iori / Reggy Van Oers – TGP Extra 002 (The Gods Planet)”][/title]
Mentre il mondo della techno sta vivendo un preoccupante abbassamento della “qualità media” del prodotto che possiamo ascoltare nei club, ma soprattutto comprare nei negozi di dischi (a causa di una crescita esponenziale e scriteriata della loro produzione), c’è pure chi riesce a fare convivere ambedue gli aspetti. È il caso di di Claudio PRC e Andrea Ness, che con la loro TGP stanno inanellando una release più bella dell’altra. Prendete “Arc” di Iori: quanti lavori, usciti anche su label dal pedigree più nobile, possono vantare un’intensità simile?
[title subtitle=”Domenico Crisci – Ceremony EP (Eerie)”][/title]
Non è di primissimo pelo, ma Domenico Crisci resta, confermandosi con un solidissimo EP, l’astro nascente della scena techno italiana. Il suo nuovo Eerie, uscito dopo due brillanti EP su L.I.E.S. e Russian Torrent, è un piatto unico ricco di ingredienti di primissima qualità: beat 909 compresso e deciso (“Ceremony” e “Strong Experience”), un dark-tool (“Lash”) e le atmosfere torbide e sinistre pitturate dal remix di Marco Shuttle. Il sito di Hardwax descrive il nuovo Eerie come “raw moody and banging techno excursions”. Mai definizione è stata tanto azzeccata.
[title subtitle=”Binny – Retrospective EP (Scenery Records)”][/title]
Tocca a Binny, giovane artista di Liverpool (come la label che lo ospita), inaugurare l’anno di Scenery con un EP che, dopo le bellissime uscite confezionate da ASOK, Bantam Lions e (soprattutto) John Heckle, conferma le buonissime impressioni suscitate fin qui dall’etichetta britannica. Puntando dritto al dancefloor e cavalcando in modo intelligente sia house chee techno, “Retrospective EP” mette in mostra tutto il validissimo campionario di Scenery che ha groove quadrati, ma al tempo stesso vivi e imprevedibili, il suo punto di forza. La bassline decisa, ma anche lo snare, l’hihat e lo shaker che si alternano e si combinano in modo equilibrato, fanno della title-track di Binny un lavoro da suonare e ballare, ballare e suonare. Fidatevi.
[title subtitle=”Giammarco Orsini – Experiential Learning EP (Heko Records)”][/title]
Alla fine è il nome di “sicuro affidamento” a mancare un po’ l’appuntamento col gol in questo nuovo, primo Heko Records. È infatti il remix di Robin Ordell, nome di punta del party Half Baked di Londra, il lavoro meno convincente del nuovo EP firmato Giammarco Orsini: il pescarese resident dello Zu::Bar, autore di un’original per lato, propone la sua house essenziale e quadrata in una release che fa della semplicità la sua vera forza. In particolare “Signal Flow” (su B2) è la prova di come, con una buona bassline e un’intelligente combinazione snare-hihat, si possa costruire un groove sensuale di grande presa sul dancefloor.
[title subtitle=”V.A. – Texture 7AM (Concrete Music)”][/title]
Vi avevamo già parlato della serie di tre EP con cui Concrete Music ha inaugurato il suo 2015, ora è il momento di ribadire il concetto: “Texture 7AM”, con i lavori di Matthew Herbert (la sua “Earthenware” è una meravigliosa perla da after) e Lazare Hoche, è un lavoro che dovreste fare vostro. Subito.
[title subtitle=”1800HaightStreet – The Pursuit (Lobster Theremin)”][/title]
Ruvido, graffiante e del tutto votato al dancefloor: il nuovo Lobster Theremin firmato dal trio di Vancouver 1800HaightStreet è un disco spacca-pista come ne sono usciti pochi altri in queste ultime settimane.
[title subtitle=”Gonno – Obscurant (International Feel)”][/title]
La seconda apparizione del giapponese Gonno su International Feel, a quasi quattro anni da “Acdise #2”, merita una piazza d’onore in questa puntata di Suoni & Battiti grazie al meraviglioso remix a firma Call Super: la versione del talento di casa Houndstooth scippa alla versione originale il synth ‘80s, marca la sua battuta (che resta comunque lenta) e avvolge il tutto in un velo di dolce pessimismo. Andrebbe premesso che “Obscurant” è un disco non per tutti, ma forse, proprio per questa ragione, il fascino che emana può rivelarsi irresistibile.
[title subtitle=”Agoria – Bapteme EP (Kompakt)”][/title]
Di tutti i dj e produttori del giro Innervisions, che si tratti di release o esibizioni nei vari party Lost In A Moment, Agoria è indubbiamente uno di quelli riesce maggiormente a musicarne la filosofia, pur mantenendo viva e rigogliosa la sua identità artistica. È il caso della nuovissima “Bapteme”, che Innvervisions non è, ma che sposa alla perfezione la profonda malinconia dei lavori che usualmente vedono la luce sulla label di Berlino. Questo nuovo Kompakt, ad onor del vero, non è tra le migliori release dell’artista francese, ma la sua versione originale resta un lavoro di pregevolissima fattura che non può mancare a chi è ancora lontano dalla disintossicazione da Dixon, Âme e soci.
[title subtitle=”V.A. – Various Artists EP (Taapion Records)”][/title]
C’è tutto il suono della Parigi undeground in questo secondo various firmato Taapion. La label francese chiama a raccolta, dopo aver dato spazio in passato ad artisti di tutto rispetto come Antigone, alcuni dei nomi più validi dell’intero movimento techno della città: oltre al boss della label (PVNV) e a Birth Of Frequency, ecco quindi Shlømo e Francois X che propongo due lavori dalle attitudini antitetiche, ma caratterizzati da una comune passione per la tensione cinematica tipica dei film horror. Si tratta di un suono ormai molto familiare, ma comunque contraddistinto da una ricerca e da un equilibrio (dovuto alla padronanza della materia) davvero non comune.