Potrà suonare strano e far crollare le più ferree certezze, quelle costruite a suon di dj set di Richie Hawtin e Sven Väth, ma la musica e il clubbing andranno avanti anche dopo le chiusure di Ibiza della scorsa settimana. A voler essere del tutto sinceri poi, non è che la bella musica si sia lasciata troppo condizionare dal calendario balearico e abbia viaggiato spedita per mesi senza tradirsi mai, specie a cavallo del weekend più atteso di quella che è stata l’estate appena passata.
Noi siamo qui, qui per parlarvene.
[title subtitle=”Max Richter feat. Daniel Hope & Jochen Carls – Berlin By Overnight Remixes (Deutsche Grammophon)”][/title]
Originarimente composta da Max Richter, “Berlin By Overnight” è un lavoro del noto musicista sudafricano Daniel Hope, inserito nella sua versione per violino all’interno di “Spheres”, l’album uscito lo scorso anno su Deutsche Grammophon. Visti i riscontri del lavoro, la storica etichetta di musica classica e contemporanea tedesca ha pensato di commissionare dei remix a Lorne Dune, Tom Adams, CFCF e Edfemin. Inutile dire che ad attirare la nostra attenzione è stata la versione di Phillip Sollmann, ancora una volta capace di coniugare l’eleganza delle melodie e groove incalzate, per un remix letteralmente imperdibile. Non lasciatevelo sfuggire.
https://www.youtube.com/watch?v=HZZyRAtxGbM
[title subtitle=”TM404 – Skudge White 08 (Skudge Records)”][/title]
Vi avevamo presentato Andreas Tilliander, in arte TM404, all’inizio dello scorso anno, quando il feticista svedese dell’analogico era pronto a rilasciare su Kontra-Musik il suo bellissimo album omonimo. Riprendendo in pugno quella review e rileggendo la premessa del suo lavoro (“Detroit techno without the techno part”) non può non saltare alle nostre orecchie quanto l’approccio al suo nuovo EP su Skudge Records sia distante da quell’opera e dai suoi intenti: qui la techno c’è tutta e non ha vergogna, è corposa e densa, e si muove fluida attraverso bassline profonde e melodie sintetiche avvolgenti e strabordanti. Nulla di nuovo per Mr. Tilliander, ok, ma l’incisività sincopata di “Bloka 2600”, quella che forse era mancata (più per scelta filosofica che per altro) a “TM404”, è quanto di più vicino all’equilibrio perfetto tra alte scelte stilistiche e “dancefloor satisfaction”.
[title subtitle=”Reeko & Exium – Regenerative Parts 1 (Mental Disorder)”][/title]
Diciotto e più release tutte firmate da Juan Rico, in arte Reeko: la label la conoscete, così come il produttore, per questo ci limitiamo a consigliarne l’ascolto a tutti quelli che trovano irresistibile la techno iberica che fa capo a Oscar Mulero e alla sua Pole Group.
[title subtitle=”Ed Davenport – Counter005 (Counterchange Recordings)”][/title]
Counterchange Recordings, la piattaforma su cui il britannico Ed Davenport ha deciso di riversare la sua anima e i suoi lavori più crudi e ruvidi, è giunta alla quinta release e per l’occasione ha rimesso al centro della storia il suo timoniere dopo un’assenza che dura da “Solstice EP”, il primo out del catalogo. Che la strada intrapresa con il trasferimento a Berlino avesse tutti i connotati di un cambio di rotta stilistico verso un suono più techno, rispetto a quanto proposto con le prime release su Liebe Detail e NRK, era chiaro anche a chi conosceva poco o nulla di Oliver Deutschmann e la sua Falkplatz (i primi a credere davvero in lui in Germania), ma il suono rigido e nervoso della techno proposta da Ed Davenport sulla sua label può spiazzare chi ha trovato irresistibili le note agrodolci e le venature malinconiche delle sue uscite release più acerbe. Con buona pace dei fan di vecchia data, “Counter005” rappresenta la nuova (e più radicata tra il pubblico) dimensione del produttore inglese: techno dalla A alla Z con poche lettere in mezzo.
[title subtitle=”Bruce – Not Stochastic / Trip / My Legs Wouldn’t Go Quick Enough (Hessle Audio)”][/title]
Quello di Bruce non è propriamente l’Hessle Audio che più preferiamo, questo va premesso, ma solo il fatto che sono passati quasi dodici mesi dall’ultimo EP uscito sulla label dei tre ragazzacci di Leeds basta a renderlo l’oggetto delle attenzioni di chi ha seguito Ben UFO, Pearson Sound e Pangaea in giro per l’Europa per tutto il 2014. Dopo l’uscita su Dnuos Ytivil, la sorellina di Livity Sound (un po’ come Laid per Dial), ecco che Bruce approda sull’altra label britannica dall’hype fuori controllo presentando tre tracce diversissime che sembrano esser state accorpate in un unico EP per soddisfare il gusto di chi ha apprezzato Hessle Audio nel corso degli anni. Per noi “My Legs Wouldn’t Go Quick Enough”, assolutamente.
[title subtitle=”Toy Tonics Djs – Tonic Edits Vol. 3 (Toy Tonics)”][/title]
Niente che non sia stato già pubblicato, niente che non abbiate già ballato. Su Toy Tonics, però, esce musica fresca e divertente e questo ci sembra un motivo più che valido per dare un ascolto alle sue uscite.
[title subtitle=”Trevino – Trevino EP 01 (Birdie)”][/title]
Dopo esser stato ospitato da artisti importanti quali Martyn e Ben Klock sulle loro 3024 e Klockworks, Marcus Kaye cerca lo spunto decisivo per far fare al suo alias “4/4”, Trevino, l’ultimo e decisivo salto di categoria. È notizia di poche settimane fa, infatti, che il produttore di Manchester avrebbe inaugurato la sua label, continuando a cavalcare le tematiche che lo legano a quella che è una delle sue più grandi passioni: il golf. Dopo aver scelto il cognome di una delle leggende dello sport come moniker (Lee Trevino), ora è la volta di “birdie” (-1 sul par) come nome della sua nuova label. Coerenza nei temi, quindi, così come approccio alla produzione musicale: pad dolci, melodie delicate e bassline incisive e sexy – ma mai invadenti – sono ancora qui per rendere unica la sua musica. Se volete farvi un’idea di cosa aspettarvi dal catalogo di Birdie ascoltate “Playtime” e “Mezmerise”, il B-side dell’EP; non resterete delusi.