Fatta eccezione per il periodo estivo, che trova il suo apice nelle due settimane a cavallo di Ferragosto, questo è il periodo dell’anno più intenso in tema di party. Si balla sempre, senza soluzione di discontinuità: si inizia il weekend prima di Natale e si finisce, nella più tragica delle ipotesi (per il fisico e il portafogli) il 5 Gennaio – il tradizionale “prefestivo” che chiude il filotto che ha visto susseguirsi party, after e festoni di Capodanno. Si fa festa quasi per inerzia e spesso tutto questo non fa rima con qualità. Se c’è un fenomeno, però, che sotto Natale vede innalzarsi i suoi standard, paradossalmente, questo è quello delle uscite discografiche: i dieci dischi che vi suggerisco oggi penso rendano veramente bene l’idea, in fondo per fuggire dalla tombolata basta il pretesto più scemo.
[title subtitle=”Duplex – First Day EP (Dolly)”][/title]
Nelle release di Dolly come questa si sente tutto il gusto e lo stile di Steffi. Sexy, ipnotico e avvolgente, questo disco dell’olandese Duplex è perfetto per “lanciare” la serata, chiuderla oppure per prorogarne l’estasi. Disco da avere in borsa.
[title subtitle=”Real Lies – World Peace / Deeper (Pariah & Bey LF Remixes) (White)”][/title]
Questo bellissimo biancone rientra, e sfido a dire il contrario, nella categoria “dischi che non sapevi di volere assolutamente ma di cui ora non puoi fare più a meno”. Pariah confeziona un lavoro superbo, di quelli capaci di farci provare un brivido tant’è bello: trovatelo, compratelo, amatelo e consumatelo. Saprà ricompensarvi.
[title subtitle=”Abdulla Rashim – Aksum EP (Abdulla Rashim Records)”][/title]
L’uscita numero sei per la label di questo ragazzone svedese ci rimanda, al solito, ai paesaggi algidi già esplorati nelle release precedenti, a partire dall’insuperabile “Asayita”. “Aksum” gira, gira, gira; si arrotola su se stesso, ci prende alla gola e ci trascina. Scorre via fino a finire, proprio quando c’eravamo rassegnati a non mollarlo più. La musica di Abdulla Rashim è proprio così, alla fine non va da nessuna parte e sono certo che il bello sia proprio questo.
[title subtitle=”Nu & JoKe – Who Love The Sun (Bar25)”][/title]
Per chi non ha fatto in tempo a comprarlo a suo tempo e per questo lo cerca da mesi, per chi pensava di potersi far bastare solo il file originale e per chi s’è imbattuto in Acid Pauli da poco: hanno ristampato “Who Love The Sun” su Bar25. Il lavoro di Martin Gretschmann? Instant classic.
[title subtitle=”Monday Night – Monday Night 3 (Monday Night)”][/title]
Dario Tronchin ci ha recentemente confessato che la serie Monday Night è nata per dare calore ai piccoli party organizzati nel suo studio. La distanza dalla matrice che ha forgiato il suono Chevel, in fondo, si sente, rendendo questo giovanotto ancor più interessante. Bella roba.
[title subtitle=”Parris Mitchell – Juke Joints Remixes Vol. Two (Deep Moves)”][/title]
La label di Ilario Alicante, dopo gli ottimi riscontri del “Vol. 1”, è pronta a rilasciare il secondo EP di remix dei lavori di Parris Mitchell usciti un annetto fa e per l’occasione ha chiamato in causa Lando, Dj Duke e Nina Kraviz. I due pezzi da novanta dell’house music ci regalano altrettante bombette da dancefloor. Disco giusto per feste giuste.
[title subtitle=”Juxta Position – Juxta Position Vol. 1 (Mistress)”][/title]
Le ragioni di un 2013 pieno di successi per DVS1 non vanno ricercate esclusivamente nei suoi dj set, questo è chiaro. Se poi vi capita (e deve capirare) di ascoltare “Mercy”, allora il concetto non ha bisogno di approfondimenti: la sua label spacca. “Juxta Position Vol. 1” è un discaccio sempre caldo.
[title subtitle=”Fabio Monesi & Jordan Fields – Split Grooves EP Part. 3 (Wilson Records)”][/title]
Suoni, atmosfere e fruscii dell’house che piace a me. A fare bingo, secondo me, è soprattuto “Yeah” dell’americano Jordan Fields, dove si può assaporare il tocco giusto del sound di Chicago. Bella questa settima, rossissima, uscita per Wilson Records: lunga vita all’analogico!
https://soundcloud.com/wilson-records/wls07-fabio-monesi-jordan
[title subtitle=”Rich Jones & Chris Colburn – Flavour A (ROHMATERIAL)”][/title]
“FAD ARC”, con il suo synth d’acciato arrugginito, è una di quelle mattonate da occhi chiusi, mento in su e braccia molli lungo il corpo. RohMaterial è una label figa e Chris Colburn, il suo owner, merita parecchia attenzione. Seguiteli.
[title subtitle=”Maher Daniel & Jon Charnis – Lonely Stars In Open Sky (All Day I Dream)”][/title]
Avrete avuto modo di ascoltarlo da Dixon (in lungo e in largo), oppure lo sentirete suonare da tutti gli altri a partire dalla prossima settimana. Insomma, il remix di Luca Bacchetti sarà una delle hit dei prossimi mesi, mi ci gioco una birra.