Questa è la settimana di quelli vorremmo su Suoni & Battiti sempre e comunque, tanta è la qualità della loro musica. Intramontabili e inossidabili artisti che hanno segnato in modo indelebile i weekend e le ginocchia di migliaia di giovani, attraversando più generazioni con la fermezza di chi ha in pugno il timone della barca su cui noi tutti stiamo viaggiando. Oggi su Soundwall parliamo dei nuovi lavori di Steve Rachmad, all’esordio su Klockworks, di Laurent Garnier, che rilascia il suo quarto EP da inizio anno, e Lory D, che cura la terza release di Soul Research dopo averci abbandonati a lungo.
Con loro tante altre cose belle e ben fatte perché si sa, al fianco di certa gente è vietato presentarsi con dischi non all’altezza.
[title subtitle=”STERAC – Klockworks 12 (Klockworks)”][/title]
Ora che i giochi stanno davvero entrando nel vivo, con la stagione estiva che non chiedeva altro che il Sonar per poter vincere definitivamente le proprie inibizioni, Ben Klock e la sua Klockworks non potevano lasciarsi sfuggire l’occasione di rilasciare quello che si appresta ad essere uno dei dischi techno più suonati dei prossimi mesi. Stiamo parlando della dodicesima release della label berlinese, quella affidata alla leggenda olandese che risponde al nome di Steve Rachmad e che include, finalmente, “Rotary”. Ci sono voluti quasi due anni per mettere le mani su questo pezzo devastante, ma in fondo si sa: nella musica, come nella vita, ci vuole pazienza.
[title subtitle=”Daniel Jacques – End Of My World (Mistress)”][/title]
Ennesima prova di forza per Mistress che, giunta alla sua quarta release (quinta se si considera “Beauty”, il dieci pollici a firma Doubt), ci regala ancora una volta un disco techno caldissimo. Mood scuro e beat decisi fanno da contraltare a chord avvolgenti e voci ipnotiche: è il suono che sta facendo dei dj set di DVS1 una delle attrazioni del momento. Potrà sembrare ripetitivo, ma è davvero tuttto bello in modo assurdo, non si accettano repliche.
[title subtitle=”Laurent Garnier – KL 2036 (MCDE Recordings)”][/title]
Giunto alla quarta release in pochissimi mesi, Laurent Garnier sembra aver ritrovato le motivazioni dei tempi migliori, rilasciando musica ed esibendosi in dj set da vero fuoriclasse quale il suo pedigree esige. Così dopo “AF 0490” su Still Music, “AF 4302” su 50Weapons e “AF 13” su Music Large, il volo del francese prosegue fiero a bordo della label di Danilo Plessow: “KL 2036” è un EP che centra al primo colpo quelli che da sempre hanno rappresentato i canoni stilistici di MCDE Recordings, tanto da sembrare al primo ascolto un lavoro del ben più giovane collega di Stoccarda – questa suona come una benedizione bella e buona. L’ascolto di “Whistle For Frankie” dovrebbe spiegare meglio di cosa si sta parlando…ma quant’è figa?
[title subtitle=”Cassegrain – Blood Distributed As Pure Colour (Prologue)”][/title]
Elegante e feroce al tempo stesso, la musica dei Cassegrain è violenza fatta space-techno. “Blood Distribuited As Pure Colour” non conosce rimpianti: il disco ti prende a pugni senza pietà, e tu sei ben contento di lasciarlo fare. Techno così tutta la vita.
[title subtitle=”Lory D – MT100 (Soul Research)”][/title]
A due anni dall’ultimo disco e a quasi quindici dalla più recente release “italiana”, Lory D torna a Roma e attraverso Soul Research rilascia un one-side letteralmente imperdibile. “MT100” rappresenta un viaggio esotico tra datteri, palme e cammelli, tra donne meravigliose dal viso coperto e tra lune che rimandano a L’Alchimista di Pablo Coelho. E’ vero, non sembra nemmeno un disco di Lory D, ma ascoltate bene: la magia, sì la magia, è quella lì.
[title subtitle=”Phon.o – Crackin Space Part. 2 (50Weapons)”][/title]
Le atmosfere inquiete, i beat sporchi e le melodie che crescono e si sviluppano con la lentezza tipica del suono di Carsten Aermes fanno di “Crackin Space Part. 2”, il nuovo EP a firma Phon.o su 50Weapons, un lavoro da ascoltare attentamente. E’ un lavoro ancora una volta solidissimo che, senza colpi di coda o virtuosismi incredibili, svolge tutti i suoi compiti senza una sbavatura: questa è l’elettronica “sostanziosa” che ci piace, questa è musica che riempie pancia e tasta.
[title subtitle=”Cassy & D’Julz – What U See In Me EP (Bass Culture)”][/title]
Dalle nostre parti Bass Culture, diciamocelo, non ha mai ottenuto il successo che avrebbe meritato. Non si parla, questo è chiaro, di una label nata per dare una rivoluzionata alla musica house, ma di una piattaforma che non ha scelto la strada “paracula” per raggiungere la fama, privilegiando scelte discografiche coerenti e di grande qualità. All’interno di questo contesto, quindi, non può che trovarsi a meraviglia “What U See In Me EP”, l’uscita nata dalla collaborazione tra Cassy e il padrone di casa D’Julz: house music coinvolgente ed estremamente sensuale che da il meglio di se con il remix di D’Julz per la title-track. Un disco così fa ballare anche gli sgabelli.
https://soundcloud.com/bassculture/sets/bcr039-cassy-djulz-what-u-c-in-me-ep
[title subtitle=”Martyn – Forgiveness EP (Ninja Tune)”][/title]
“Glassbeadgames (8 Hours At Fabric Dub)”, la traccia prodotta con Four Tet, è l’essenza di questi due fantastici produttori. Semplicemente meravigliosa.