Ci è vicina, ci ascolta e riempie magicamente le nostre giornate. E’ il trampolino verso ricordi vicini e lontani, è il legame verso ciò che abbiamo irrimediabilmente perso e la traccia che ci riconduce là dove chi amiamo è ad attenderci. Azzera ogni tipo di distanza tra noi, rendendoci uguali ai nostri occhi, pur riconoscendo le personalità e sfumature che ci caratterizzano. Ci ascolta e ci risponde con ciò di cui più abbiamo bisogno, anche se spesso vuol dire farci male. Per farlo, poi, non si permette di chiederci nulla in più di quello che abbiamo da offrirle. Perché ci conosce, crescendo al nostro fianco, e sa leggerci come nemmeno una madre saprebbe fare. E’ la nostra migliore amica e ci vuole un bene unico perché, qui risiede la sua magia, di bene è fatta.
Se Dio esiste, allora è femmina e all’occorrenza sa farci danzare.
[title subtitle=”Delano Smith – Twilight (Sushitech)”][/title]
A distanza di due anni da “An Odyssey”, il suo pregevolissimo album di debutto, Delano Smith torna su Sushitech con la sua seconda e attesissima raccolta. “Twilight”, per la gioia dei suoi fan, è un album solidissimo che non delude le attese di chi segue l’americano da tempo e di chi si affida alla label berlinese quando è alla ricerca di musica di qualità. Le undici tracce che lo compongono, infatti, rappresentano l’ultimo stadio dell’evoluzione musicale dello storico producer: qui, nonostante sia innegabile il tentativo di aprirsi a nuove soluzioni e a esperimenti più “attuali”, è fortunatamente ancora tangibile l’indissolubile legame con le sue radici e il suo inconfondibile background. Il risultato è una raccolta a tratti ruvida e incazzata, a tratti sexy e coinvolgente, che fonde sapientemente la sua Chicago con quella Detroit che l’ha adottato ancora adolescente. “No Words”, “Still Searching” (la mia preferita), “Below The Horizion” sono delle hit che non aspettano altro che essere letteralmente sganciate in pista. Chapeau, ancora una volta.
[title subtitle=”Kuba Sojka – Music From VHS Tapes EP (Envlp)”][/title]
Quella in uscita Envlp è senza ombra di dubbio una release di grande spessore. La label del campano Raffaele Attanasio, dopo i successi e i consensi collezionati da “Der Himmel über Berlin” e “The Fast Line EP” di Drum Communicate, si affida al polacco Kuba Sojka per quello che profuma come l’EP “della conferma”. Due originals validissime (a conferma che i Mathematics messi in bacheca non sono frutto del caso) e due remix di pregevolissima fattura (specie l’arrangiamento per pianoforte composto dallo stesso Attanasio) fanno di “Music From VHS Tapes EP” un lavoro più caldo e avvolgente rispetto alle passate release. Un cambio di rotta che dimostra la versatilità di tutti gli attori coinvolti, una qualità che non può non può non piacerci.
[title subtitle=”Scott Grooves – Another 500 EP (Natural Midi)”][/title]
“Another 500” è, banalmente, una rivisitazione di “Only 500”, EP one-side pubblicato originariamente nel 2007 sempre sulla label di Scott Grooves. Ora che il vintage è un credo diffuso e quantomai alla moda, non avete davvero scuse per lasciarvi sfuggire questo nuovo Natural Midi. Di house con questa qualità, in fondo, non ne esce poi tanta e le ri-ri-visitazioni non è detto riescano bene come “Another 500”.
[title subtitle=”Throwing Snow – Pathfinder (Houndstooth)”][/title]
Compro a scatola chiusa qualsiasi cosa venga prodotta da Houdstooth senza mai pentirmi dei soldi spesi. Quante volte siamo rimasti fregati anche dalle label più “affidabili”? Bene, non è il caso della piattaforma inaugurata qualche mese fa dai ragazzi del Fabric che, dopo “Secret Garden” degli Snow Ghosts (disco meraviglioso arricchito da un remix superbo firmato Matthew Herbert), non possono che andare fiere del primo EP prodotto da Ross Tones, in arte Throwing Snow. Quattro tracce, tutte diverse tra loro, quattro pezzi in cui spicca “The Tempest”: è bella, dalla metà in poi è bella in modo pazzesco.
[title subtitle=”Tadeo – A Container Of Contradictions (M_Rec Ltd)”][/title]
Se state cercando in Italia qualcuno che in grado di tenere testa ai colossi tedeschi della techno malata e paranoica, allora M_Rec è ciò che fa per voi. Ancora una volta la label milanese capitanata da Max M ci regala un EP notevole, dove fa bella mostra di sé l’intramontabile talento di Tadeo. Dite grazie allo spagnolo per “Latence State”, su, perché la sua personalissima (e minimalista) visione della musica non stanca e non stancherà mai.
[title subtitle=”V.A. – Tsuba Special 3 (Tsuba)”][/title]
Confesso di non essere un vero e proprio amante dei Detroit Swindle, duo olandese che sta rimettendo Amsterdam al centro della carta geografica dell’house music europea dopo il crollo (qualitativamente parlando) delle varie Soweso, 100% Pure e Area Remote, ma è innegabile che la loro “That Freak Stuff” ha tutto per essere un disco di successo, specie nella versione firmata da Soulphiction. Il talento del tedesco, in fondo, non lo scopriamo certo oggi: una dozzina di uscite distribuite tra Philpot, Sonar Kollektiv e Perlon parlano chiarissimo. Insomma, si balla senza troppe pretese ma si balla roba fatta bene.
[title subtitle=”PVS / Héctor Oaks – Knife (Key Records)”][/title]
“Black Paranoid 7” e “Black Paranoid 10”, le due tracce sul lato A della quarta uscita prodotta da Key Records, sono due esempi di come suoni la musica di Marco Piovesan, in arte PVS. Roba dura, essenziale, tenace e scura come la notte, musica per chi ama prendere a sberle il dancefloor senza troppi fronzoli. Questa non è la prima (e non sarà certo l’ultima) volta che parliamo di lui e della label di base a Berlino e il motivo sta nel fatto che crediamo fermamente nella bravura di questo ragazzo, tra i più attivi nella sempre più prolifica scena techno romana, che sembra finalmente aver trovato la sua strada musicale.