In questa settimana Suoni & Battiti si volta e guarda agli ultimi tre mesi, dando spazio a quei dischi che sono stati trascurati (più o meno colpevolmente) e che avrebbero meritato tutt’altra vetrina una volta usciti nei negozi. Il danno, se così vogliamo chiamarlo, non è poi così grave a pensarci bene: si tratta di EP buoni, anzi buonissimi, che non scadono e che fareste bene a recuperare se nelle scorse settimane avete peccato della nostra stessa leggerezza.
Per ricominciare alla grande a Settembre, non possiamo avere ancora aperte delle lacune estive. Come a scuola.
[title subtitle=”Valentino Kanzyani – PsiAmsterdam (Cadenza)”][/title]
Era da un pezzo che non usciva un Cadenza in grado di mettere tutti d’accordo come “PsiAmsterdam”, il nuovo EP di Valentino Kanzyani dopo “Love & Gratitude”, la raccolta in tre parti che proprio sulla label di Luciano ha visto la luce tra il 2012 e il 2013. Nonostante Cadenza ci abbia abituati, specie negli ultimi anni, a stagioni estive caratterizzate da tinte calde e da una spensieratezza quasi offensiva se comparata con gli altissimi primi EP del suo catalogo, Kanzyani cambia rotta e consegna alla label svizzera tre tracce che, almeno nella scelta dei suoni, conferiscono all’EP maggiore impegno e profondità. Mettete su la title-track o, meglio ancora “8.Agosto”, e dimenticatevi di quando ad Agosto a trionfare erano i lavori dei vari Mendo, Cleis e Reboot.
[title subtitle=”Point G & The Martinez Brothers feat. Filsonik – What’s The Point? (Ever Lasting)”][/title]
Dj Gregory prende sotto braccio Chris e Steve Martinez e tira fuori una traccia , “What’s The Point?”, che racchiude l’essenza della tech-house/marcetta (ben fatta) che piace a chi, tra Luglio e Agosto, si destreggia tra Music On e Circo Loco. Beat secco, un bel parlato e virtuosismi ridotti all’osso: la firma Point G è sempre più sinonimo di garanzia.
[title subtitle=”Tevo Howard – Move (Chicago House Mixes) (TH Recordings)”][/title]
House music con le palle, firmata Tevo Howard.
[title subtitle=”Die Roh & Okee Ru – Beam Boom Bum EP (Muscle Records)”][/title]
Dopo le uscite su Chiwax, Vae Victis e MUS, i Die Roh uniscono le forze con il pugliese Okee Ru (già sulle nostre pagine per la rubrica Giant Steps) e piazzano su Muscle Records tre tracce in cui sono state mescolate “old-school uncouthness with modern lechery”. Avrebbero potuto descrivere meglio il loro EP? In tutta probabilità no, specie perché la fusione delle loro idee e della loro visione della musica dance calza perfettamente col concetto di “ruvido”, ma al passo coi tempi, descritto da quelle poche parole. “Beam Boom Bum EP” è un disco genuino e pensato per i dancefloor che hanno voglia di sudare senza risparmiarsi e questa è la ragione fondamentale per cui continueremo a consigliarvi musica così.
[title subtitle=”Makam – Glacial Valley (Pariter)”][/title]
Attiva tra il 2006 e la fine dello scorso anno, Pariter è la sottolabel di Sushitech che questa estate ha messo sul piatto tre ristampe imperdibili: oltre a “Glacial Valley”, manifestazione del Guy Blanken più inspirato, cercatevi “Cosmic Waves” di Norm Talley e “Pariter Reconstructed” di Delano Smith. Tutto molto bello.
[title subtitle=”Federico Grazzini – Amethyst / Tourmaline (Tenax Recordings)”][/title]
“Amethyst” di Federico Grazzini è un flashback, un ritorno a dieci anni fa, quando bassline gommose e ritmiche basiche facevano esplodere le arene estive di mezza Europa. E’ chiaro, oggi questo tipo d sonorità potrà anche stridere con gli EP più “cool” e ricercati degli ultimi mesi, ma chi l’ha sentito suonare avrà anche visto il suo effetto sul dancefloor. Il nuovo Tenax è un monito a tenere sempre a mente che le generazioni possono cambiare, sì, ma quando arriva l’estate la voglia di ballare è sempre la stessa, da sempre.
[title subtitle=”Maayan Nidam / Laverne Radix – Split EP (Perlon)”][/title]
Perlon non è un’etichetta normale, ma sembra fare di tutto per evitare comportamenti troppo fuori dagli schemi. Prendete la release numero cento: i fan si aspettavano Ricardo Villalobos, oppure Zip, oppure un super pack celebrativo. Niente di tutto questo, quasi a non volersi scomporre, tanto che i “perloniani” hanno dovuto accontentarsi di “In Wood” di Margaret Dygas, un disco tutto sommato nella media se messo a confronto ai precedenti novantanove. La coerenza prima di tutto, questo sembra il messaggio lanciato da Thomas Franzmann e soci, che nemmeno con questo nuovo “Split EP” (cofirmato da Maayan Nidam e Laverne Radix) vogliono tradire la traccia perseguita da quasi un ventennio. Belle tutte e quattro le tracce, specie il remix di Boo Williams “Queen Of V”.
https://www.youtube.com/watch?v=dyX_OWf41hc
[title subtitle=”Robert Hood – Protein Valve (Re-Plants) (M-Plant)”][/title]
Il quartetto di EP, inaugurato dagli edit di Mark Broom di “Untitled 1” e “One Touch” lo scorso Maggio, che ci ha accompagnati per tutta l’estate e che hanno dato nuova linfa a M-Plant festeggiandone il ventennale, ha rappresentato la base imprescindibile su cui sono stati costruiti molti dei dj set techno delle ultime settimane. Inutile nasconderci: ogni uscita di Robert Hood è la riprova di quanto il mondo abbiamo bisogno della sua musica, anche due decadi dopo l’uscita del primo M-Plant.
[title subtitle=”Unknown – Knowone 015 (Knowone)”][/title]
Knowone è una label di cui non si sa praticamente nulla ma che, una volta intercettata, non si può fare a meno di comprare, anche a scatola chiusa. Quattro anni di musica per quindici release di grandissimo spessore che non possono mancare negli scaffali di chi ama artisti come Deepchord: dischi intensi e vibranti come questi non escono tutti i giorni.
[title subtitle=”Shed – Shot Selection (Soloaction Records)”][/title]
Ristampa succulenta di un EP di Shed del 2006. Graffiante, ipnotico, circolare: questo è il René Pawlowitz che a colpi di Soloaction scalava la vetta dell’Olimpo dei producer più desiderati e prolifici dell’intera scena elettronica tedesca degli ultimi quindici anni. Chi non riesce a farsi bastare “Selection One” deve provare con “Well Done My Son”, poi può farci sapere.