Ora che il Sonar ha ufficialmente sdoganato la nostra voglia di fare festa, legittimando party in spiaggia (che lo scorso weekend rispondevano all’appello degli eventi “Off”) e nelle location open air più disparate, non possiamo fare a meno di assecondare uno dei nostri istinti primordiali più ingestibili: la voglia di dimenarci come ossessi, alimentati da energie più o meno legittime, al ritmo della musica che più amiamo. Spesso non importa nemmeno la sua matrice, piuttosto ciò che conta sono le vibrazioni che essa genera.
Questa settimana, ancora una volta (l’ennesima), parliamo di ciò di cui abbiamo più bisogno senza badare necessariamente alla forma e senza cedere a noiose filosofie: l’argomento di questo Suoni & Battiti è il trampolino verso il prossimo lunedì, che deve essere il più gioioso e spensierato possibile.
[title subtitle=”Head High – Megatrap EP (Power House)”][/title]
Il binomio Shed – Power House colpisce ancora, pubblicando questa volta, dopo quattro EP spartiti tra gli alias Head High e WK7, un doppio mozzafiato. Gli amanti delle batterie graffianti di René Pawlowitz e del suo modo irruento di arrivare direttamente al punto senza troppo giri di parole, non posso nemmeno provare a opporre resistenza al richiamo delle ripartenze taglienti e dei cut ai campioni vocali che fanno delle nove tracce di “Megatrap EP” un’uscita da mettere nella propria sacca il prima possibile. Questo nuovo Power House profuma di hit, ma il suo successo, in fondo, non era stato nemmeno quotato.
[title subtitle=”Wa Wu We – Wa Wu We 01 (Wa Wu We)”][/title]
Decisamente più tenebroso e soffocante della musica che i Minilogue sono soliti proporre, “Wa Wu We 01” è il primo EP della nuova label di Sebastian Mullaert. E’ musica che ti entra nelle orecchie e si incolla al cervello, sporcandone i pensieri con le sue tinte color catrame. Questa è elettronica con la “E” maiuscola, questa è la musica del duo svedese più famoso del mondo.
[title subtitle=”Conrad Van Orton – Captivity Archives (Tangram)”][/title]
Con “Captivity Archives”, Tangram non poteva trovare un modo migliore per iniziare: due originals e due remix, per quattro tracce che meglio non potrebbero inquadrare il suono del suo timoniere, quel Conrad Van Orton la cui musica continua a riscuotere consensi in lungo in lungo e in largo. I più attenti l’avranno sentito suonare da alcuni dei big della scena, ma con un remix come quello di VSK non poteva essere altrimenti: techno liquida e densa come il mercurio; roba decisa e sempre al limite, ma mai volgare e sopra le righe. Bravi tutti, bravi davvero.
[title subtitle=”Youandewan – Youandewan EP (Aus Music)”][/title]
Dopo essere un po’ uscita dai radar della musica più interessante, Aus Music torna alla carica col nuovo EP di Youandewan. Il disco del produttore inglese è il tipico lavoro che esce di questi tempi: estrema funzionalità e zero voglia di correre dei rischi . “Ma allora che ci fa qui?”, vi starete chiedendo voi. La risposta è semplicissima: c’è il remixi di Andres.
[title subtitle=”Voiski – Culture Of Trash (L.I.E.S.)”][/title]
“Wax Fashion” non ti molla un attimo, e a noi va benissimo così.
[title subtitle=”Ane Brun – To Let Myself Go Remixes (Objektivity)”][/title]
Ricordo ancora quando comprai, era il Maggio del 2008, il mio primo mp3 su Beatport. Si trattava del remix di Henrik Schwarz (nelle vesti dell’edit di Dixon) di “Headphone Silence”. Il disco uscì sulla Objectivity di quel Dennis Ferrer che, ai tempi, viveva sulla cresta dell’onda di un hype pazzesco. E’ roba di questi giorni un altro lavoro firmato dalla cantautrice norvegese, che affida la sua “To Myself Go” alle sapienti mani di Andre Hommen: il clan Innervision e tutta l’isola bianca ringraziano, eccovi servito il prossimo inno estivo.
http://www.youtube.com/watch?v=7eZgJag6ds4
[title subtitle=”Pangaea – Pob (Handal)”][/title]
Dopo averci dato dentro di santa ragione, remixando negli ultimi mesi i Depeche Mode, Jon Hopkins, Marco Shuttle e Pev & Kowton (per un Livity Sound imperdibile), Pangaea pubblica il secondo EP sulla sua Handal. Beat aggrovigliati (“Ivy”), dal passo dubstep (“Pob”) o groove incazzatissimo (“Mackerel”): scegliete voi a che gioco giocare, l’inglese ha comunque la vittoria in tasca.
https://soundcloud.com/stholdings/hadal2
[title subtitle=”Trus’me – Remixes Part Two (Prime Numbers)”][/title]
Luke Hess, Truss e Truncate fanno di “I Want You”, “Defunct” e “Its Slow” un EP di remix imperdibile.