Pangaea
“Bone Sucka”
Hessle Audio
Prima release del 2018 per la Hessle Audio e primo EP dopo due anni di silenzio discografico per Pangaea, dopo l’album “In Drum Play”: quindi i presupposti ci sono tutti per fare bene, ed eccome se lo si fa! Pangaea compie il suo sporco ottimo lavoro con due tracce, “Bone Sucka” e “Proxy”, in pieno stile Hessle Audio, cariche di ansia e inquietudine a suon di breakbeat, jungle, techno e sample sincopati che tanto ci fanno stare bene. 7
Ludovico Vassallo
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Elem
“Godere Operaio”
Mahana Bay Label
Il progetto a tre di Marco Messina (99 Posse, ma anche un notevole lavoro da sonorizzatore elettronico), Fabrizio Elvetico e Loredana Antonelli torna a farsi sentire, e lo fa con ancora maggiore incisività rispetto ai lavori precedenti. Il sapore è molto anni ’90 (tra hip hop, industrial, dub, un po’ di cassa vicina alla trance “impegnata”), non ci sono forse sorprese eccessive, ma la solidità del tutto è adamantina. Antidoto contro il logorio della gassosità di certa musica elettronica moderna&modaiola. 7,5
Damir Ivic
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DJ Khalab
“Zaire”
On The Corner
Percussioni, synth, strati di loop e canti melodici vengono sapientemente tenuti a bada dal producer romano nostro vecchio amico, con l’intento di generare un mix bilanciato tra caos, inquietudine ed energia. “Zaire” è il singolo scelto da DJ Khalab per introdurci al suo nuovo album: che occhio lungo quel Gilles Peterson… 7,5
Marco Del Sasso
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Takaaki Itoh
“Disciplinary Synthetics”
Mord
Quattro tracce techno che non deludono né entusiasmano, curate e ben fatte ma non particolarmente sorprendenti. Un poker di DJ tool efficaci e funzionali per chi preferisce muoversi in una certa comfort zone. 6,5
Viviana Gelardi
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Amorf
“Downing Street”
Unreleased
Una collaborazione che si rinsalda quella tra Cristi Cons, Vlad Caia e Mischa Blanos e ristabilisce i canoni già ascoltati in “Blending Light”, LP pubblicato l’anno scorso da parte del terzetto. I tappeti minimali del duo rumeno lasciano spaziature morbide in cui le note d’ebano e avorio di Blanos si incastrano con sapore jazzy etereo. Il risultato? un pezzo dall’ascolto ipnotico capace di accompagnare ogni momento del ritmo circadiano. 7
Alessandro Montanaro
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Dj Rush
“All Cracked Up”
Kne’Deep
Si può riuscire a suonare ancora freschissimi facendo più o meno sempre la stessa cosa da vent’anni e passa? Non abbiamo idea di come, eppure Dj Rush ce la fa perfettamente e anzi, mantiene viva l’idea di potersi divertire con la techno, alla faccia di chi apprezza solo le cose oscure. 7.5
Mattia Tommasone
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Alessio Pagliaroli feat. Jinadu
“Colour My Vision”
Get Physical Music
L’ennesimo ottimo lavoro di Alessio Pagliaroli, ancora in team con Jinadu, vede oggi la luce sulla prestigiosa Get Physical Music impreziosito dal remix di Massimiliano Pagliara. Consistente e dreamy allo stesso tempo, “Colour My Vision” farà breccia nei cuori degli amanti del suono Innervisions. Gli aspiranti Dixon sono avvisati! 7,5
Matteo Cavicchia
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Sophie
“Faceshopping”
Future Classic
Sophie torna sul suo tema preferito degli ultimi tempi, se non di sempre, quello dell’apparenza, e lo fa con una traccia che alterna scudisciate plasticose di una violenza inusitata con una pausa eterea e leggerissima, per poi tornare senza soluzione di continuità nelle tenebre di suoni industriali prodotti da chissà quali macchine. Se in “It’s Ok To Cry” c’era una possibilità di sentirsi a posto con se stessi, qui invece c’è solo un tormento sconfinato dovuto alla consapevolezza che “I’m real when I shop my face”: in ogni caso, come sempre, Sophie ha tantissimo da dire e sa dirlo in un modo che cattura l’attenzione. 8.5
Mattia Tommasone
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Isabelle Brown
“Only Having A Laugh”
Self Released
“My debut mixtape, Only Having A Laugh, written and recorded when I was 12.” Dai, sarà la solita enfant prodige data in pasto ai media per confermare la regola che gli adolescenti talentuosi funzionano sempre: nella musica, in tv, al cinema. Poi gli dai una chance, premi play e rimani stupito, wow, soul e produzioni mature che non hanno nulla da invidiare a chi, da anni, naviga in queste acque. Free download disponibile. 8
Marco Del Sasso
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Special Request
“Special Request x Gerd Janson & Shan”
Houndstooth
Boooom! “House mix” e il club salta in aria! 9
Matteo Cavicchia
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Danny L Harle
“Blue Angel”
PC Music
Prima di schiacciare ‘play’: “Oh, meno male, è tornato Danielone, mi mancava”.
0:30: “Ah, è una cosa più lenta delle ultime, vediamo come va”
1:00: “Mah, è un po’ sempre la solita roba”
2:00: “I can’t stop, my teardrop falls like snow”
Fine del video: “Ok la risento altre duecento volte tanto mi si è incollata in testa e non se ne andrà per un bel po’”
7.5
Mattia Tommasone
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Missing Channel
“FJAAK 002 – Missing Channel Remix”
FJAAK
Oh yes, oh yes! Questo remix di “Onslaught” era ciò che ci voleva per farci mettere via, finalmente, la versione originale. Col permesso di Robert Hood e Claude Young, è chiaro. 7,5
Matteo Cavicchia
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OOAME
“Milanese Nwas”
Acustronica
La musica di OOAME – Giorgio Sancristoforo all’anagrafe – arriva alle orecchie sotto forma di “suono organico”, che fluisce libero da qualsivoglia tracciato, con un incedere di ferraglia che potrebbe essere frutto parimenti di software o di strumento vero. E’ qualcosa di “altro”, ciò che si muove tra le tracce, che sono auto-generate dalle macchine accuratamente modificate / progettate-realizzate dallo stesso musicista milanese. Undici epifanie auditive, che giocano con la memoria dell’ascoltatore, rimandando di volta in volta al glitch, all’idm, e all’indietronica, pur mantenendo un respiro del tutto personale. Musica di ricerca coi piedi ben piantati nel presente. 8
Maurizio Narciso
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Nava
“Ritual”
Nuovi progetti crescono. Attorno alla cantante Nava Golchini si è radunato un team di tre persone con l’idea di dare vita ad un nuovo cantautorato dal respiro internazionale, tagliente e capace di combinare analogico ed acustico. “Ritual” implementa e rende più solido e filante il discorso iniziato con la release precedente, “Flesh”. Da seguire. 7
Damir Ivic
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Unknown Artist
“WLSLTD06”
Wilson Records
La sesta edizione della serie limitata di Wilson Records dedicata ai record store “fisici” ha il sapore e l’energia del Brasile. Solare e suadente, ma soprattutto limitatissimo, questo “WLSLTD06” è linfa per l’anima: la primavera è alle porte e voi un disco così non potete lasciarvelo scappare! 8
Matteo Cavicchia
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AA. VV.
“Skanc Bloc Bologna vol. 1”
OTO
Veterani di quella storia incredibile ed intensissima che è stata la musica elettronica a Bologna negli anni ’90 (legata in primis al “vecchio” Link), più qualche spalleggiamento di chi è – almeno in parte – tangenziale a quel filone. Operazione meritoria, in tre volumi dal packaging pregiato. Il primo volume fa il suo: la traccia meno efficace è forse il rework di Uovo di “Ombra Silenziosa” di Sindaco e Carli Moretti (solido, ma non troppo fantasioso) mentre le reminiscenze detroitiane delle altre tre tracce sono un sempre benvenuto tuffo al cuore per i nostalgici di UR, sia quelli più leggeri e jazzy che quelli più cupi e marziali. 7
Damir Ivic
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Niro Perrone
“Outlow Trax”
Unclear Records
Nuovo alias e vecchie grezzate: Niro Perrone (non più Niro) pesca senza indugi tra vecchi lavori lasciati a prendere polvere negli hard disk del suo studio e ci regala una raccolta di tracce senza vergogna e senza compromessi. Bene, bravo, giusto così! Ci piacciono quanto le cose più “virtuose” che ci hai regalato in questi anni. 7,5
Matteo Cavicchia