Accendo il computer, mail, inbox, newsletter… la solita routine, ma so già cosa dovrò comprare oggi. In mente ho solo quella sera e il colpo d’occhio sulla scritta rossa Kilimanjaro durante il breve tragitto di quel cd dalle mani di Sasha Funke alla custodia sulla sua sinistra. Pochi giorni per capire di cosa si trattasse… Troppi per poter rendere mio il suo suono. In un album comune (se hai deciso di firmarti Superpitcher) ritrovo quella voce che continuava a chiamarmi da mesi. Play. E’ notte fonda, come allora e credo che mi stia dando la buonanotte.
Stefano Testa
Metto dischi nei locali da oltre quindici anni, gli ultimi dieci dei quali puntando costantemente a vivere di questo. Restando molto legato a quello che è il mio background degli anni passati tra house, techhouse e techno (puramente per il gusto di trovare piacevole un set del genere), da pochi anni riesco ad avere un ottimo rapporto anche con l'elettronica pura, soprattutto in studio.
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