Attesa come ogni anno per metà Novembre (il 18, per la precisione), la compilation di Sven Väth che celebra l’ormai (appena) conclusa stagione estiva è giunta alla sua quattordicesima edizione. La saga, vista la presa sui nostalgici di Ibiza e sugli amanti del party Cocoon, ha da sempre riscosso un grande successo nonostante il suo compito sia circoscritto al semplice “ragazzi, eccovi qua la storia dei nostri tre mesi insieme”. Chi non alza il culo dal divano se non per andare a comprare le raccolte in stile “Fabric 36: Ricardo Villalobos” penserà che si tratta di un obiettivo un po’ misero; ma c’è anche chi, come me, continua a preferire un bel CD a una cartolina e allora il discorso riesce a trovare un senso e la compilation la sua collocazione nello scaffale.
Va detto, innanzitutto, che ha poco senso stare a giudicare la raccolta senza aver ascoltato almeno una volta Sven Väth live questa estate, per questo immagino che la tracklist scelta dal buon Sven venga “capita” veramente da chi quattro salti con lui se li è effettivamente fatti. “The Sound Of The 14th Season”, in quest’ottica, presenta alcuni nomi storici di casa Cocoon (Len Faki, Ricardo Villalobos, Markus Fix, Daniel Stefanik, Matt John ed Henrik Schwarz) e alcune new entry interessanti come Psyk, Developer e Ten Walls (uno dei mattatori dell’estate con la sua “Gotham” su Innervision).
Immancabili, poste strategicamente all’interno dei due CD, “Lockdown Party” di The Mole (nella versione di Dj Sprinkles) e la bellissima “No One Gets Left Behind” di DJ Yellow & Flowers And Sea Creatures. Questo sì che è un “disco-Sven” che si rispetti.