200 artisti, 1000 esibizioni, 400000 presenze, 7 giorni di musica no-stop. Sono questi i numeri di uno dei più grandi festival al mondo (il primo in europa, il terzo a livello mondiale): lo Sziget, arrivato alla sua diciannovesima edizione, richiama ogni anno centinaia di migliaia persone da tutto il mondo che, attraverso qualunque mezzo di trasporto, si riversano nella location di Óbudai-sziget, l’isola della vecchia Buda, posta sul fiume Danubio, proprio nel centro della capitale Ungherese.
Lo spirito di fondo che muove l’intero festival è quello di libertà, quello di strapparsi di dosso i vestiti stretti della routine e dei dogmi della vita quotidiana: le tracce che segue sono quelle dell’antenato woodstock, il celebre festival rock della contestazioni giovanili del ’68. Si sa, i tempi sono cambiati: non si contesta più, ci si vuole solo divertire: la musica si è evoluta, non solo rock and roll, ma anche pop, blues, funk, jazz, classica, raggae ed elettronica.
Se quindi volessimo trovare un vero riferimento con il passato, dovremmo cercarlo nei fondatori dei due eventi: per entrambi i festival, i fautori sono ragazzi e studenti che quasi per gioco e per voglia di mettersi in discussione, hanno trasformato e creato un qualcosa di veramente incredibile. Ecco, l’aver creato un cult è l’anella di giunzione tra i due avvenimenti, distanziati ormai da cinquant’anni di musica.
La diciannovesima edizione (la prima è datata 1993), gode già dello sfarzo e del lustro che le vecchie edizioni hanno saputo costruirsi, ma presenta sempre quell’arduo compito di presentare qualcosa di nuovo, per non essere confusi con qualcosa di puramente commerciale e di già visto. Se pensiamo che il primo festival è stato mosso da musicisti indipendenti, un cast artistico giovane, motivato dal solo spirito di esibirsi davanti ad un pubblico di coetanei, la crescita durante questi anni è stata veramente tanta, coltivata edizione dopo edizione grazie alla maturità acquistata dalle esperienze dell’anno precedente. Il pubblico, conti alla mano, apprezza tutto questo, facndosi artefice anch’esso di questo avvenimento: la numerossissima affluenza che ha caratterizzato le ultime edizioni, ha trasformato questo evento in un’impresa da guinnes dei primati, portando il festival nell’olimpo delle rappresentazioni musicali per quanto concerne il numero di persone radunate in un’unico evento. Una macchina perfetta per incontrare volti nuovi, persone diverse provenienti da luoghi diversi, con le quali poter scambiare interessi e notizie. Insomma, in una parola: crescere. La musica è il collante che tiene uniti tutti questi pezzi formanti il puzzle dell’evento: la quint’essenza che muove le persone, declinato in tutte le forme e tonalità possibili: nessuno si ritrova deluso, ed anzi fa piacere, nell’attesa dei propri beniamini, ascoltare quelche ottima canzone live.
Agli eventi live dei gruppi più pop e rock del giorno, si sostituiscono di sera, e sino alle prime ore dell’alba, i ritmi più movimentati dell’elettronica: una sorta di festival nel festival, la doppia faccia della medaglia che di notte si trasforma in un’unico club a cielo aperto, capace di coinvolgere anche i più restii verso il genere da discoteca. La Line Up ufficiale del Party Arena, location ad hoc per l’occasione, vedrà: per la giornata del 10 Agosto i protagonisti saranno i ritmi minimal di Richie Hawtin, Marc Houle, Philipp Strub , Igor Do’urden vs. Coyote, Ambivalent e Empire Of The Sun. L’11 Agosto, sarà la volta di 2 Manydjs, Goose, Andro, Gesaffelstein, Sikztah, Stereokillaz. Il 12 Agosto Trentemoller, Carlo Lio, Cristian Varela, Dubfire, Hot X, Jay Lumen vs. SanFranciscoBeat, Technasia. Il 13 Agosto Zombie Nation, Above & Beyond, Blake Jarell, DJ Observer & Daniel Heatcliff, Jutasi, Myon & Shane 54, Poleposition. A chiudere l’ultimo giorno, penseranno Kid Cudi, Chriss vs. Dandy, Junkie & Hawky, Soneec & Belocca, Steve Angello, Sunnery James & Ryan Marciano. Oltre alla zona del Party Arena, attesissime saranno le esibizioni firmate da Chemical Brothers l’11 Agosto e The Prodigy il 12 Agosto: per loro lo spazio riservato è quello del Main Stage.
A decretare l’inizio delle danze sarà la performance di sua maestà Prince: il pluri premiato artista (musicista e non), indiscussa icona dell musica pop rock mondiale, non può che essere la ciliegina sulla torta per quella che si preannuncia essere una delle edizioni più attese e gettonate di sempre.
Per maggiori informazioni riguardo il programma completo del 2011, ticket, viaggi, alloggi e quant’altro date uno sguardo al sito italiano del Sziget Festival.