Se inizi col Grime e a soli 17 anni pubblichi (al tempo Dj Dread D) un disco che ti fa vendere 7000/8000 copie, nessuno si aspetterebbe di vederti lasciare tutto e passare alla musica house. Ma per Tesfa Williams è stato un passaggio naturale ed indolore in quanto alla ricerca di un suono nuovo e fresco. Passaggio che non è comunque avvenuto senza impegno e tanta ricerca musicale, ma che per lo stacanovista che è, sempre in studio, non è sembrato essere impegnativo. Conosciuto da anni nella scena musicale londinese, il successo nel mondo della House, merito proprio del grande lavoro in studio compiuto negli anni, è arrivato nel 2010 con la produzione ‘Heartbeat’, traccia che fece il giro del mondo; a cui poi seguirono i primi riconoscimenti, come ad esempio la nomina a ‘Best Breakthrough Dj’ ricevuta da DJ Mag l’anno scorso. Ripercorriamo quindi con lui questi anni.
Proviamo a costruire la tua storia musicale per chi non ti conosce; prima ancora del Grime, cosa ascoltavi da ragazzo? Come è nata la tua passione per la musica?
Prima di ascoltare il Grime ero ossessionato dalla Jungle/Drum&Bass. Ero un grandissimo fan, ma potevo solo collezionare cassette perché ero troppo giovane per andare alle feste.
Descrivici un po’ com’era la scena musicale Grime (siamo un po’ carenti a riguardo)
La scena musica del Grime è nata come versante più duro della scena Garage inglese. Era piena di Mc e bisognava sempre avere le tracce più fresche in un set. A quel tempo la musica era distribuita principalmente su vinile.
Come è stato il passaggio alla musica House/Funky: indolore, è stata una naturale evoluzione del tuo sound o vi è stato un grande lavoro, una lunga ricerca da parte tua?
Fu praticamente indolore. Ci si divertiva molto, passavo quasi tutti i weekend a feste e durante la settimana ascoltavo costantemente musica nuova. Suppongo quindi di aver fatto un bel po’ di ricerca, ma non l’ho mai sentito come un lavoro, mi è venuto naturale perché ero totalmente nel sound.
So bene che per te il lavoro in studio, dedicare anima e corpo alla realizzazione di una traccia sono cose importanti. Quanto tempo passi in studio alla settimana e descrivici un po’ il tuo lavoro in studio?
Passo la maggior parte dei giorni della settimana in studio, rimanendoci almeno 8-12 ore al giorno. Generalmente mi faccio un idea a casa o sulla strada per andare in studio e l’approfondisco il prima possibile. Questo diventerà il progetto della giornata. Se un giorno sono a corto di idee allora torno indietro su qualcheduna vecchia. Io lavoro sempre.
Pensando a ciò che sta dietro alle produzioni e alle esibizioni, come consideri questa, la definirei, ‘moda’ di fare il dj? Ed inoltre cosa ne pensi della diffusione della musica tramite internet, danneggia o favorisce il lavoro di un artista/dj?
Penso che internet promuova veramente nuova musica e nuovi artisti. È un posto dove tutti possono farsi sentire, non conta chi tu sia. Il pubblico ha sempre deciso chi gli piace, ma adesso con internet il mercato non sono più solo le persone che entrano nel tuo negozio di dischi, ma tutto il mondo.
Come hai preso la nomina di DJ Mag a ‘Best Breakthrough Dj’ ricevuta l’anno scorso?
È stato stupefacente, non ho mai pensato a me in quel modo, ma è stato carino ricevere una sorta di riconoscimento per i miei dj set. Amo fare il dj tanto quanto produrre.
Com’è essere un dj a Londra? Nel caso dovessimo venire lì qualche giorno ci consigli dove andare? Quando non suoni dove passi le tue serate?
Consiglierei sempre a chiunque voglia controllare la scena londinese di andare al Fabric al venerdì sera. Vi è sempre un’ampia variazione di quello che accade qui in Inghilterra. Quando non suono sono in studio, non ho molto tempo per tutto il resto al momento.
Ho visto che eri nella line-up del Bloc, sei riuscito ad esibirti? Cosa ne pensi di quel che è successo?
Si ero nella line-up e mi sono esibito. Sembrava sarebbe stata una fantastica serata. Non so molto riguardo a quello che è successo perché ero ad ubriacarmi nel backstage. Tutto quello che so è che ho passato un’ottima serata finché non mi è stato detto che era ora di andare a casa. Penso sia stato veramente un peccato e dev’essere stato orribile per quelle persone che non son neppure riuscite ad entrare o son rimaste bloccate nell’enorme folla per molto tempo. Ma spero che qualcuno provi a proporre nuovamente un evento del genere ed impari dagli errori fatti al Bloc.
Poiché provieni da una scena musicale molto underground e per collegarmi alla domanda precedente, preferisci esibirti in un locale di piccole dimensioni (mi vengono in mente al momento i party in stile Boiler Room, hai presente?) o ad in un festival di grandi dimensioni?
Preferisco esibirmi in locali di piccoli dimensioni dove si possa percepire ciò che ti trasmette la folla. È veramente bello quando accade.
Cosa hai in programma per il futuro? Ho sentito di una nuova etichetta, confermi? Verrai prima o poi a trovarci in Italia?
Ho certamente qualcosa in programma, cioè una nuova etichetta ed anche un cd mixato in arrivo al più presto. Spero di venire preso in Italia, ho sentito qualche voce a riguardo.
English Version:
If you start with Grime and at only 17 publish (at that time under the name of Dj Dread D) a record that makes you sell 7000/8000 copies, no one would expect to see you leave everything and move to the House music. But for Tesfa Williams was a natural and painless step as looking for a new and fresh sound. Step which however wasn’t without effort and a lot of musical research, but for the workaholic who is, always in studio, didn’t seem to be harder. Known for years in the London music scene, the success in the House’s world, becouse of his great work in studio during years, came in 2010 with the production of ‘Heartbeat’, track that spread around the world; followed by the first recognitions, like the nomination of ‘Best Breakthrough DJ’ received last year by DJ Mag. So we’re going to look back over the years with him.
Let’s try to reconstruct your musical history for those who don’t know you, even before Grime, what did you listen when you were a guy?
Before I listened to grime I was into Jungle/Drum &Bass. I was a massive fan just collecting tapes as I was too young to go to the parties.
Describe to us a little bit how was the Grime music scene (we don’t know so much about that).
The grime music scene came about as a harder edge of the uk garage scene. It was full of Mc’s and was always about having the freshest tracks in a set. The music was mainly on vinyl at the time.
How was the transition to House/Funky music: painless, a natural evolution of your sound or there was a lot of work/research made by you?
It was most definitely painless. It was al lot of fun, I spent most weekends at parties and during the week constantly listening to new music. So I suppose I did a fair bit of research but it never felt like work it just came natural as I was totally into the sound.
I know that for you the studio’s work, devote all your energy to the creation of a track are important things. So how much time do you spend per week in studio and describe a little your work in studio?
I spend most weekdays in the studios putting in between 8-12hours a day at least. I usual get an idea at home or on the way to the studio and get it down as soon as possible. That will always become the project of the day. If there is ever a day where I’m stuck for idea’s then I go back to the old ones. I’m always working.
Thinking about what there’s behind the productions and the performances, how do you consider this, I call it, ‘trend’ to be a dj? And also what do you think of the diffusion of the music through internet, damages or promotes the work of an artist/dj?
I think the internet really promotes new music and new artists. Its a place where everyone can get heard no matter who you are. The public have always decided who they like but now with the internet your market isn’t just the people who walk into your local record shop its the world.
How do you feel when DJ Mag has named you one of the ‘Best Breakthrough DJ’ last year?
That was amazing never really looked at myself like that but it was nice to get some sort of recognition for my dj sets. I love djing just as much as I do producing.
How is being a dj in London? If we came here one day where do you recommend us to go (in the evening-night)? When you don’t play where do you spend your evenings?
I would always recommend anyone who wants to check out the london scene to go Club Fabric on a friday night. There is always a wide variation of whats going on in the uk there. When I’m not djing I’m in the studio, not much time for anything else at the moment.
I saw you were in the line-up of the Bloc, did you perform or not? What do you think about what has happened?
Yes I was on that line up and I performed. It was looking like it was going to be an amazing evening. I don’t know much about what happened as I was backstage getting drunk. All I know is I had a great time until I was told it was time to go home. I do feel it was a big shame and must’ve been horrible for those people who never got in or had to stand in big crowds for long periods. But I hope someone try’s the same type of event again and learns from any mistakes made at Bloc.
Since you are from a very underground music scene and connecting to the previous question, do you prefer to perform in a small place (I’ve in mind party like Boiler room, do you know?) or in a big festival?
I much prefer to play smaller venues where you can get the vibe from the crowd. Its really good when its like that.
What do you have planned for the future? I heard about a new label, do you confirm? Will you come, sooner or later, in Italy?
I have definitely got something planned in the way of a new label and also a rinse mix cd coming soon. Hopefully I will be in Italy soon I’ve definitely heard some talk about it.