Dici Technics, e pensi subuto al vinile. Il perchè è semplice: Technics rappresenta ormai da anni un punto di riferimento per tutti i djs e clubs che si affidono ai loro giradischi, definiti dai più come i migliori, nel senso oggettivo del termine, divenuti per intere generazioni un’oggetto di culto per il djing e lo scratching. Attorno a questo oggetto sono cresciuti e si sono fatti le ossa tutti i big del palcoscenico della musica elettronica, house ma anche rap e hip-hop e di tutto quel genere che sta attorno al far ballare. Dal semplice ascolto di un disco a casa, alla professione svolta all’interno di un locale, chi sceglie il giradischi, questo giradischi in particolare, viene automaticamente a far parte di quella fortunosa lista di chi ha avuto la fortuna di goderne. Ci sono degli oggetti secondo me che riescono ad identificare un particolare periodo storico, vedi la vespa o la 500, cha a volte ritornano. Questo è l’oggetto che da solo riesce a racchiudere un mondo intero: la musica contemporanea, e tutto ciò che ne fa parte, intesa come esperienza personale e collettiva. C’è qualcosa che attrae a questo oggetto, una sorta di aura magnetica: sarà il suo fascino, che nel tempo si è costruito, sta di fatto che non c’è un dj che non lo consigli ed anzi, se parli con uno della categoria, si riferisce a quest’oggetto quasi amichevolmente con il nomignolo “il Technics”. Ma si sa, in un tempo come il nostro, dove tutto è passeggiero, dove tutto è incerto, dove tutto viene consumato, può, ai più, risultare almeno strano che un’oggetto così possa essere snobbato. Esatto, snobbato. Pensare poi, che un’oggetto così possa esser messo da parte perchè ritenuto vecchio o “passato”, risulta davvero difficile: eppure notizie alla mano, non ancora purtroppo smentite, i livelli dirigenziali del marchio, hanno deciso di togliere dal mercato dei prodotti musicali la loro punta di diamante, l’oggetto che meglio rappresenta questo brand…e perchè? “…si ritiene ormai fuori mercato…”. Si esatto, quest’oggetto oggi non è più competitivo, non riesce più a tener testa alle odierne tecnologie. Ed essendo quindi un peso, viene tolto dal mercato. Così dirigenti e manager della Panasonic, di cui Technics fa parte, motivano questo addio. Così in un tempo in cui il laptop e i controller midi ne fanno sempre di più da padrona, dove al vinile viene scelto l’MP3 (vuoi per la comodità, vuoi perchè ormai alcuni pezzi escono solo in digitale), mestamente sul giradischi con la “g” maiuscola calerà probabilmente il sipario. E così, dopo la notizia della futura chiusura del Bar25 di Berlino, un’altro pilastro portante di quell’edificio chiamato musica contemporanea, crolla sotto i battiti dei tempi che corrono, troppo veloci e troppo nevralgici da essere somatizzati dai più che, vuoi perchè legati a quegli ambienti e a quei oggetti, si rattristano come colpiti da una pesante scomparsa.
Alessandro Giachi
Scrivere mi rilassa, se poi si tratta di musica le cose non posso che migliorare. Quando il tempo me lo permette suono la batteria e do consigli ai miei amici su generi nuovi e artisti sconosciuti. Il resto lo dedico all'ascolto, non ho un genere preferito, la musica mi emoziona tutta. È in grado di farmi cambiare umore in pochi secondi, motivo per cui odio l'opzione shuffle nei lettori mp3.
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