Cosa meglio di un giradischi può rappresentar la musica? Il modello SL-1200, prodotto nel lontano 1972 da Matsushita sotto il marchio Technics, fu il giradischi più utilizzato ed amato per il djing e lo scratch grazie alla sua precisione e robustezza, divenendo così una strumentazione base per i tutti i cultori del vinile. Un’icona molto apprezzata e “sentita” anche al giorno d’oggi grazie al ritorno negli ultimi anni del 33 giri e di tutto ciò che simbolizza la cultura old school.
Tuttavia nell’Ottobre del 2010 la società leader giapponese Panasonic ha deciso di sospendere definitivamente la vendita dei longevi Technics SL-1200 lasciando il modello 1200MK6, lanciato nel 2007, come ultimo della sua stirpe. Un duro colpo per gli appassionati e affezionati dell’analogico restii all’utilizzo delle nuove e moderne tecnologie con le quali si prosegue il percorso di digitalizzazione della musica. Sembra dunque che questo strumento musicale debba far spazio ad hard disc, pen-drive e pc, divenendo un semplice oggetto da collezione, un soprammobile o un oggetto da arredo. E’ qui che entra in gioco la figura di Moni Daniel, giovane fanatico originario di Tel Aviv, che ha lanciato su Change.org nel Gennaio 2013, una petizione per reintrodurre il giradischi in commercio. La campagna, affiancata anche da una pagina fan su Facebook, sembra esser partita con il piede giusto vantando consensi online e ben 10000 firme complessive. Un rigetto per la salvaguardia di un simbolo che ha segnato indelebilmente la storia della musica mondiale e che quindi non può venir accantonato o sostituito.
Un’iniziativa importante che tutti possono sostenere con un semplice click.