Doveva essere una semplice chiacchierata per parlare di questa “fase due”, decisamente ambiziosa ed espansiva, della Tenax Academy, di cui già vi abbiamo parlato con un articolo che ha suscitato davvero parecchio interesse; è stato invece molto di più. L’appuntamento era originariamente con Antonio Boldrini, che della Tenax Academy è co-fondatore e primo motore organizzativo, poi le circostanze ci hanno fatto switchare su Dino Lupelli: persona che conosciamo benissimo (e che abbiamo anche recentemente già incontrato per una interessantissima chiacchierata), e che ha permesso di dare un angolo di visione molto completo e non scontato su tutta l’operazione, a partire dalla DNA della propaggine milanese della Tenax Academy, un DNA che parla veramente tanto di un tema sacrosanto: la gender equality.
“Bisogna intervenire sui valori dell’estetica”, racconta Lupelli, “perché davvero ci sono molte cose da aggiustare nel campo del clubbing. Uno fra questi, è che siano ancora così poche – e viste come “strane” – le donne professioniste in questo campo, soprattutto per quanto riguarda djing e produzione. Noi come Music Innovtion Hub abbiamo sottoscritto degli impegni nero su bianco aderendo al programma di Keychange, sul fatto che tutte le nostre scelte operative siano “gender balanced”. Il fatto che nella sede milanese della Tenax Academy ci sia una così grande attenzione a questo argomento non è insomma casuale. E’ voluto, è necessario. E siamo orgogliosi di questo”. Infatti a Milano il trittico forte nel campo della docenza è rappresentato dagli Hiver da un lato, ma poi da Elena Colombi e Paula Tape. “Esatto, ma poi è anche molto significativa la presenza di Katatonic Silentio, artista non convenzionale. Fa capire la forte identità che vogliamo dare al tutto, il coraggio di perseguire scelte non scontate, che siano profonde. Guarda: ci sono mille motivi di perplessità sulle “quota rosa”, ma volendo anche sul fatto di dover aggiungere gli asterischi in fondo alle parole ed altre cose simili su cui oggi si discute molto. Però una cosa è certa: abbiamo un problema, e bisogna mettere in campo delle azioni concrete per risolverlo. In un mondo ideale sarebbe e sarà ridicolo discutere di “quote rosa”, perché ovviamente ciò che conta è il merito, ma non siamo ancora in un mondo ideale. Abbiamo il dovere di arrivarci – e di mettere in campo delle azioni reali, concrete per arrivarci”.
La sede di Milano (continua sotto)
Non è solo questione di gender equality, comunque. “Certo che no. Questo è solo uno dei tanti aspetti. Fare il dj e il producer non è solo una tecnica da imparare, ma oggi sempre più chiede una preparazione a trecentosessanta gradi ed una consapevolezza altrettanto completa. Conoscere quali sono i propri diritti ma anche i propri doveri; avere nozioni tecniche vaste, di modo da mettersi sempre nella condizione di operare al meglio; essere preparati sulle mille pieghe dell’industria culturale di cui si fa parte; avere i mezzi culturali per affrontare contesti diversi, come possono essere sonorizzazioni, musiche per teatro o danza, installazioni reali o legate alla realtà virtuale, spazializzazione dei suoni. Ecco, tutto questo è importante ormai quasi quanto la preparazione tecnica nel mixare o nel costruire tracce, se non in qualche caso ancora di più. Un approccio che la Tenax Academy ha avuto fin dall’inizio, ecco perché è nata una partnership perfetta con loro. Poi si è aggiunta anche la Puglia a questo progetto di espansione, e di questo sono felicissimo: perché pugliese di origine io, ma soprattutto – questa è la cosa che conta – perché fotografa bene un grandissimo fermento che si è sviluppato nell’ultimo decennio in quella zona, fatto di grande qualità, non solo di quantità e divertimentifici. Siamo veramente orgogliosi della compagine che si è radunata attorno all’Academy” (…giusto per fare qualche nome tra le docenze: Populous, Jolly Mare, Skizzo, Andrea Fiorito… quindi sì, confermiamo, livelli altissimi).
Anche Bari ospita la Tenax Academy (continua sotto)
Tutto questo si paga. Iscriversi alla Tenax Academy e parteciparvi, a prima vista, non è certo una cosa economica. Considerando la diversa tipologia (early bird o meno) ed includendo l’IVA, si ruota attorno ai 1500 euro a persona. Uno potrebbe dire: e perché dovrei sborsare così tanti soldi per imparare a fare bene il dj? Quando invece è una cosa che si impara sul campo? “Capisco la domanda, capisco la questione, e non ho problemi a rispondere molto direttamente. Punto numero uno: nel nostro settore dobbiamo imparare a dare il giusto valore alle persone ed alle cose. In altri settori questa cosa è acquisita da decenni, nel nostro per vari motivi ancora no. Io credo che le persone coinvolte nel progetto Tenax Academy siano tutte di indiscutibile valore, un valore guadagnato sul campo e coi fatti, ed è giusto quindi che siano retribuite in maniera corretta. La loro conoscenza e le loro competenza hanno un valore, non vedo perché non dovrebbe essere riconosciuto. Punto numero due, è quello che ci raccontavamo già prima: la Tenax Academy non è un posto dove “impari a mettere a tempo i dischi” e stop, vuole offrirti una preparazione molto più completa (…e non a caso stiamo riscontrando molto più interesse per la specializzazione sulla produzione che sul mero djing). Punto numero tre: comunque con l’iscrizione alla Tenax Academy si ha diritto anche ad una licenza ufficiale Ableton, lì è facile fare due conti. Punto numero quattro: selezione. Sì, perché spesso le “scuole per dj”, col fatto che costano poche centinaia di euro, diventano giusto un passatempo da affrontare senza impegnarsi troppo, giusto per avere qualcosa di divertente da fare. La Tenax Academy è invece una cosa seria e richiede un impegno ed una attenzione seri. Un prezzo d’ingresso non “regalato” è, non ci giriamo attorno, anche una selezione all’ingresso. Non è solo questo, naturalmente, come ho spiegato prima; ma è anche questo”.
Programmi a breve scadenza? “Completare entro l’estate i corsi in tutt’e tre le città – a Milano è già tutto chiuso e pronto, a Bari faremo un open day il prossimo 21 maggio. Poi, per l’autunno, abbiamo già in programma un nuovo ciclo. Siamo davvero felici e contenti della strada intrapresa. E siamo convinti che una cosa come la Tenax Academy sia davvero necessaria, come approccio e contenuti, per tutta la scena del clubbing italiano”.