Ed eccoli: sono usciti i primi nomi per l’edizione 2020 Terraforma. Un annuncio atteso, ma per certi versi nemmeno troppo atteso, paradossalmente: e se questa vi serva una velata critica, in realtà è l’esatto contrario. Il segreto di Terraforma infatti è aver creato una identità talmente forte, riconoscibile, affascinante che ormai una parte sempre più consistente di zoccolo duro si fida a prescindere, non ha bisogno dei nomi in line up per decidere o meno se esserci (un po’ come accade, e parliamo di una scala completamente diversa, con Kappa FuturFestival o Club To Club). Tant’è che la prima release di Early Bird è andata sold out. Tenete d’occhio allora tutte le info per fare vostri già da ora i biglietti.
Tornando al punto: quindi, quali sono i primi annunci per quest’anno? Ci sono delle conferme, graditissime (Paquita Gordon, e quel Donato Dozzy che sappiamo bene quanto seleziona i posti dove suonare). Ci sono delle certezze (il tenebroso Stephen O’Malley, lo stile infinito di Dj Sprinkles), delle cose che incuriosiscono molto (Beatrice Dillon sotto il nuovo corso PAN, il jazz trio The Necks), delle conferme da cercare (Dj Nigga Fox, a Club To Club giusto prima di Aphex, fece un set da paura). C’è soprattutto una attenzione rafforzata alla multidisciplinarietà: non solo Dj Sprinkles offrirà anche una lecture oltre al set o Primitive Art in versione “architettonica”, ci sarà anche lo scrittore e filosofo Timothy Morton, così come le installazioni di Jenna Sutela o Joseph Grima. Infine, a sparigliare tutto occhio al mondo bizzarro di Linn Da Quebrada. Giorni quest’anno? Dal 26 al 28 giugno, location il solito, splendido parco di Villa Arconati, alle porte di Milano.