Fa caldo. Mese di agosto, è estate ed è normale che il clima sia così, rovente e solare. Coi tempi che corrono però paradossalmente si fa sempre più fatica a trovare i bei “house summer anthems” come una volta. Non che manchino a livello commerciale, sia chiaro; è però un dato oggettivo che, a livello di pura house music, gli inni estivi che durano negli anni ultimamente si contano sulle dita di una mano. Ed è a questo punto che entrano in gioco le leggende, quelle vere.
Terrence Parker, Carl Craig, Little Louie Vega. No, non un elenco random dei più influenti dj / producer degli ultimi 25 anni (anche se potrebbe tranquillamente esserlo), è semplicemente l’ultima uscita di casa Planet E. Terrence Parker credo non abbia bisogno di presentazioni: con più di cento uscite all’attivo e un memorabile world tour alle spalle, spettacolare nelle sonorità e nelle skills tecniche sui piatti (compresa la ormai celeberrima cuffia a forma di cornetta del telefono), Parker rappresenta davvero il lato più underground dell’house music – che si parli di Chicago o di Detroit, città dove è nato.
Producer e dj dalla fama leggendaria, Terrence Parker è anche padrone di un etichetta molto seguita dagli addetti ai lavori, la Parker MusicWorks, sulla quale uscii nel 2005 “Finally”, traccia splendida che rivive oggi su Planet E, etichetta della leggenda made in Detroit Carl Craig, in una veste completamente nuova e rivisitata. Le mani sopra questa volta ce le mettono lo stesso Craig, sotto il moniker di C2, e nientemeno che Little Louis Vega, pietra d’angolo dell’house music, fondamentale come pochi altri nello sviluppo del movimento sin dalla sua nascita nella seconda parte degli anni ’80 (chi se lo ricorda su Cutting Records?) nonché membro e fondatore, assieme a Kenny Dope Gonzales, dei Masters at Work.
Se non sapete chi sono i Masters at Work, tranquilli, continuate a dormire. Oppure tornate pure a leggere Novella 3000.
L’original mix è – ci voleva proprio! – il classico summer anthem d’annata: string da raggio di sole, piano greve che arricchisce il tutto, tambourine swingato e cassa quattro quarti fanno da cornice perfetta alla splendida voce di Reno Ka, giovane songwriter dall’incantevole voce (classe 1988, signori: che personalità!). Per l’occasione Planet E sfodera un mix ricco, potente e nitido, la cui qualità fa contenti davvero tutti, amanti del dancefloor e nerds da audio ingeneering.
Si può ricavare un edit strumentale potente da un original mix dalle atmosfere avvolgenti come “Finally”? Beh sì, se ti chiami Carl Craig ogni cosa diventa possibile. Sotto il moniker di C2, Carlo di Detroit fa vedere una volta di più, pescando dal cilindro magico un edit “riempipista” adatto in apertura di serata tanto quanto in chiusura, che puoi cambiare nome, genere musicale, approccio e stile, ma alla fine quello che conta, sempre e comunque, è il talento e la coscienza di quello che si fa. Giusto per la cronaca: come C2, Craig ha messo le mani nell’ultimo biennio solo su “Future” di Kevin Saunderson, altra leggenda vivente della Motor City, e su “Vision Of Love”, traccia prodotta da quel fenomeno musical-mediatico chiamato Bicep. Qualcosa vorrà pur dire, no?
Terza ed ultima traccia dell’uscita, ecco il remix “dance ritual” firmato Little Louie Vega. Leggenda newyorkese dell’house music, Vega coglie l’essenziale tra le pieghe, ne enfatizza l’anima soulfull mantenendo la voce di Reno Ka in tutta la sua forza espressiva inserendola però in una cornice di detroitiana memoria, meccanicamente ineccepibile nella sua drum analogicamente raw, nella bassline aggressiva e nei synth ipnotici che elevano il tutto ad un livello di effervescenza e di freschezza superiore. Grasso e raffinato al contempo, Vega ci regala dieci minuti dieci di classe applicata al dancefloor. Ecco cosa succede quando una leggenda della Grande Mela dalla lunghissima storia e dalla discografia infinita remixa un colosso di stile e talento cresciuto sul lago Michigan.
D’estate c’è bisogno di sognare, gl’inni estivi hanno sempre aiutato la gente a farlo. E quando scendono in campo le leggende, state pur certi che, con un pizzico di allegria, anche in tempi come questi si può rivivere la magia dei tempi andati.