I tempi della tamarissima “#Selfie” i The Chainsmokers ce li hanno fatti dimenticare da un bel po’, grazie a produzioni sempre più pop e accomunate dalla tendenza allo “strizzare l’occhio” al mercato più mainstream. Ma attenzione, nonostante l’esordio poco dettato dal cuore ma più dalle leggi del mercato del momento, il duo statunitense a differenza di molti altri produttori, passo dopo passo, ha cercato di imporsi, mantenendo uno stile riconoscibile e, che piaccia o no, coerente.
Così “Sick Boy”, uscita oggi per Disruptor/Columbia Records sembra essere l’esito di un percorso ben chiaro già iniziato con l’EP “Bouquet” e poi affinato con l’album “Memories…Do Not Open”. Pubblicata sui social (e mai annunciata prima) con un breve ma emblematico “this is us” che conferma l’unicità e la paternità di cui sopra, la nuova traccia di Alex Pall ed Andrew Taggart, che in questo frangente si è occupato del vocal sulla base al pianoforte, sembra aprire uno nuovo scenario riguardante l’evoluzione (o, se preferite, l’autodistruzione) dell’EDM in pop, non solo per l’assenza di drop (che nelle produzioni precedenti erano comunque presenti), ma anche in ragione della grande rilevanza data nel video alla parte strumentale che, per convenzione, sembra essere ciò di più distante dal mondo della dance.