Era il 1987 ed avevo appena 1 anno di vita. Non potevo conoscere e sapere quello che stava succedendo quella sera a New York ma sicuramente quello che oggi amo, la mia passione, è anche grazie a quegli anni. Dal 1977 al 1987, al numero 84 di King Street c’era un locale, il Paradise Garage, che si impose come una delle discoteche più influenti nella storia della disco music. Il 17 Febbraio 1978 fu il giorno dell’apertura ufficiale (casualità proprio il mio mese di nascita…pura casualità o destino?) dopo che nel ’75 aprì, per un breve periodo (e per fortuna, aggiungo io) un live club chiamato Chameleon e poi nel ’77 cambiò nome in The 84 King Street Garage fino al fatidico 17 Febbraio del ’78, quando divenne il “club” dove gli eventi organizzati non erano aperti al pubblico ma vi si poteva partecipare esclusivamente se membri. Oltre ad esser il tempio di tutti gli amanti del genere house il Paradise, insieme al Warehouse di Chicago, furono grandi per aver infranto le regole della discriminazione razziale e stilistica. Il club dove si sono esibiti Madonna (dove girò il video della sua “Everybody”), Frankie Knuckles, D. Train, Jocelyn Brown ed addirittura i Police. Il club che ha tanto fatto parlare di sè, del quale si è tanto parlato e scritto. Sarebbe stato bello farci un giro dentro…ma come si dice, anche se non sono d’accordo, prima o poi tutte le cose belle finiscono.
Larry Levan non ha bisogno di presentazioni oggi, ma in quegli anni fu proprio lui ad avere le mani sulla consolle del club, e proprio lui fu che si inventò l’house garage. Mito di noi giovani e non di oggi, ai tempi era un grande amico del mitico Frankie Knuckles tant’è che sin da piccolo frequentava il “Loft” di Mr. Mancuso. Dopo un infanzia passata per i locali di NY ad imparare a suonare, negli anni ’80 approdò definitivamente nel garage riadattato a club, il Paradise Garage, di cui tra l’altro diventò proprietario. Dopo tanti anni di residenza e di ospiti illustri, la discoteca, nel weekend finale del Settembre 1987, chiuse e nel 1992, a causa di un arresto cardiaco, Lawrence Philpot aka Larry Levan morì.
Larry ha dato tutto quello che poteva concedersi per l’house music, inventandosi un genere: la garage house (che ha preso il nome proprio dal suo locale) ed essendo un eccellente remixer. Mi vengono i brividi a scrivere di quest’uomo, di questo locale e di questa musica, credetemi…
In sottofondo, mentre rifletto sulle parole adatte da scrivere, sto ascoltando il set della serata di chiusura del Paradise Garage. Non aspettatevi la perfezione nel missaggio (sinceramente quella è l’ultima cosa di cui si dovrebbe parlare o addirittura non parlare) ma cercate di pensare a quegli anni, di immedesimarvi sul dancefloor in mezzo a quei “pochi” che potevano entrare nel club, chiudete gli occhi, e pensate di avere davanti a voi per una volta, l’unica volta della vostra vita, Larry Levan e la sua musica: un’emozione unica, grazie!!!