“Il festival di musica e sport più lungo d’Europa”. Così recita lo slogan all’ingresso di The JamBO, e in effetti se questo weekend lo fai partire già nel primo pomeriggio di venerdì, capisci presto che saranno letteralmente tre giorni di fuoco. Sicuramente lo è stato il giorno d’apertura che abbiam vissuto ieri: un avvio ottimo che vale come promessa di spettacolo e adrenalina per le due giornate rimanenti, dove ovviamente ci si aspetta una presenza di pubblico ben più corposa rispetto a quella comunque contenuta di una giornata feriale come il venerdì.
Cielo limpido e temperature finalmente alte sono le migliori condizioni a contorno per godere al meglio delle esperienze presenti alla fiera di Bologna. E Nissan, in fatto di esperienze da provare in prima persona, si è ritagliata il suo bello spazio stabile in posizione centrale, subito visibile all’ingresso dello spazio sport, offrendo al pubblico quattro diversi tipi di emozioni da poter provare sulla propia pelle, in tutta sicurezza. Gettonatissima la prova di volo virtuale: una tuta alare, un paio di occhiali tridimensionali e puoi farti il tuo bel lancio simulato sulle montagne, mentre sfrecci a tutta velocità attraverso le nuvole. Notevole. Subito dietro, invece, la coda è stata lunga tutto il giorno per la drifting school, ovvero la possibilità di salire sui 200 cavalli della Juke Nismo insieme a un pilota esperto, per provare una decina di giri e sbandate controllate su pista (se la cosa vi stuzzica, venite oggi e domani: al volante ci sarà il pilota di formula 1 Vitantonio Liuzzi). Due esperienze che qui, in un ambiente che ti stimola a spingerti oltre i limiti, fan venire voglia di mettersi in gioco. E ce ne sono altre due, la prova di accelerazione e la GT Academy. Ve le racconteremo domani, garantito.
Tanto spettacolo ovviamente anche tra le performances sportive che si son tenute nel resto dell’area centrale. L’attrattiva principale ieri è stata la FMX, con le star mondiali che si son sfidate in serata in voli di venti metri e acrobazie mozzafiato (vedere certe posizioni stampate in cielo fa venire a tratti sinceri moti di terrore). Divertentissime poi le sfide di freestyle football, coi piedi più veloci d’Italia che si son confrontati a colpi di magie di pallone nella speranza di essere i vincitori che rappresenteranno la nostra nazione al Red Bull Street Style di Tokyo: una giornata ad esaltarsi di fronte a tricks ai limiti del possibile (i nostri ragazzi sono ENORMI) e a fine serata la sfida più spettacolare: football vs basket, le due stelle assolute delle rispettive discipline, uno di fronte all’altro per uno spettacolo in pieno freestyle, il modo migliore per far capire come questo sport sia sì acrobazia, ma anche teatralità, ironia, fantasia e un affiatamento alla comunità che dovrebbe essere la quintessenza di ogni sport. Per il resto, c’è stata la finale “Pay That Trick” di surf, tanta urban dance nel padiglione d’ingresso e una giornata di riscaldamento per skate, wakeboard e parkour, con gli allenamenti liberi degli atleti che oggi vedremo sfidarsi ufficialmente.
Di sera la vera protagonista è stata la musica, in quella che ha rappresentato a tutti gli effetti la “notte dubstep” di The JamBO. Due main guest in grado di scaldare le folle, Zeds Dead e Chase And Status, in pratica l’ultimo grido in campo brostep e drop music: un approccio spaccone e votato all’esagerazione che, a giudicare da quanto il pubblico si è scatenato in pista, risulta perfettamente efficace, e poco importa se i contenuti son stati spesso prevedibili e telefonati (in fondo, una collezione di bassi ottundenti e drop violenti, inframezzati da tutto quel che può far gioco, dnb compresa). È il nuovo dubstep londinese, baby. Eppure a noi son piaciuti anche più i personaggi italiani esibitisi prima. Franky B ha martellato con tutto il cuore, ritmi marziali, distorsioni killer, bassline potenti e tanto buon scratching che fa spettacolo, mentre Salmo ha offerto prima una mezz’ora di vademecum completo di elettronica da sballo contemporaneo, tra trap, brostep, edm e breaks apprezzatissimi dal pubblico, e poi sono entrati in scena gli mc per la fase rap, che è concisa col punto più alto dell’intera giornata: gli atleti freestyle esibitosi durante il giorno si sono incontrati in mezzo alla pista e, spinti dalla musica e dall’innato senso della competizione, si sono lasciati andare in uno spettacolo fuori programma di sfide e provocazioni sportive che ha catturato l’attenzione di tutti i presenti, tutti riuniti intorno a cerchio a battere le mani per incitare quella manifestazione spontanea di gioia e fisicità.
È l’ambizione più grossa che un festival di azione e musica come The JamBO poteva avere: stimolare l’istinto dello sport in maniera naturale e in simbiosi con l’energia dell’elettronica. Ieri ha centrato in pieno il risultato e per oggi sono attese repliche analoghe: ancora sfide, spettacolo e finali da conquistare, più una serata a tema fantasia con North Base, Riva Starr, Dizzee Rascal e Major Lazer. Domani vi diremo tutto.
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