Si definiscono party instigators e cattive influenze, che come biglietto da visita già non è male. Oltre a questo, dalle loro parole traspare che sono grandissimi amici prima che colleghi. Greg Oreck & Holmar Filipsson, in arte Thugfucker (un nome tutto un programma), sono tra gli artisti più caldi sulla scena newyorkese del momento, sebbene impegnati musicalmente praticamente da una vita. Entrambi di influenze e background europeo, hanno trovato nella suonatissima Disco Gnome e nella Life And Death un biglietto di prima classe (e speriamo sola andata) per l’isola del successo. Soundwall ha avuto il pregio di farci due chiacchere, dalle quali sono scaturite alcune interessanti e brillanti affermazioni. Si arriva perfino a parlare di clubbers vestiti da troll. Leggere per credere.
Ciao ragazzi, benvenuti su Soundwall e molte grazie di essere qui a dedicarci un po’ del vostro tempo.
Grazie, e prego. Siamo felici di essere qui!
Per cominciare, Thugfucker è decisamente un nome inusuale, ed abbiamo letto che non siete d’accordo sulle origini di questo. Non è che potreste dire ai nostri lettori quali sono le diverse versioni della storia e che cosa significa?
Beh, è una cosa che ci hanno chiesto in molti e ad essere sinceri abbiamo ricordi davvero differenti di quel giorno. Io (Greg), ricordo che Holmar mi chiamò Thugfucker. Quando però glielo feci notare mi disse di non avermi chiamato così, ma che Thugfucker sarebbe stato un nome magnifico per la nostra band. Che cosa abbia detto in realtà quel giorno? Davvero non ne ho idea. Voglio dire, cos’è che puo’ suonar simile a Thugfucker?
Com’è che siete diventati amici ed infine colleghi?
Ci conoscevo perchè entrambi frequentavamo la party scene newyorchese degli ultimi anni 90/primi 2000. Holmar organizzava alcuni dei migliori parti in circolazione a quel tempo. A dire il vero era un periodo piuttosto potente a New York. Vino, donne e canzoni. E gran belle feste. Fortunatamente entrambi eravamo impegnati ad organizzarne, a suonarci, e a parteciparci. Il resto è storia.
Il 2011 è stato un anno di svolta per Thugfucker. Va comunque detto che siete stati sulla scena musicale per un bel periodo. Cos’è che facevate prima di cominciare la vostra carriera in musica? Mai avuto lavori “normali”, e magari noiosi?
Holmar faceva qualcosa che veniva definito per il governo islandese ma non ha mai avuto il permesso di parlarne. Decisamente non noioso, specialmente se sei un patriota islandese con una grande passione per la vita marina. Ma comunque è tutto parecchio in sordina. Per essere sinceri, nessuno dei due è mai stato particolarmente normale. Solo che eravamo più bravi a nasconderlo.
Chi fa cosa quando si tratta di suonare e di produrre?
Facciamo entrambi praticamente tutto. Anche se comunque Holmar si occupa della maggior parte delle tom-tom drums, specialmente se c’è un assolo. Greg si occupa degli hi-hats. Per il resto la cosa è parecchio fluida, finiamo entrambi per fare tutto prima o poi. Non siamo persone competitive e lavoriamo veramente bene insieme. Quindi quando uno dei due va a corto di ispirazione in studio l’altro prende il suo posto per un po’. Sicuramente ci aiuta a tenere le cose fresche.
Per quanto riguarda il djing, quando suoniamo insieme facciamo un disco a testa per tutta la notte. Siamo stati dj a lungo prima di iniziare a lavorare insieme ma in qualche modo quando suoniamo così sviluppiamo un modo di lavorare che funziona alla grande essendo immersi profondamente in quel che facciamo. Quando suonaniamo insieme ce la spassiamo veramente un sacco, e la cosa si vede durante i nostri set. Voglio dire, se noi non ci divertiamo perchè dovrebbero farlo gli altri? Fortunatamente noi ci divertiamo, e tanto.
Adesso la vostra base è New York, ma anche l’Europa è parte importante del vostro background. Pensate che la cosa abbia influenzato e magari cambiato il vostro stile e le vostre prospettive?
Entrambi siamo stati abbastanza fortunati da poter passare periodi considerevoli in entrambi i mondi, ed entrambi hanno molto da offrire. Credo che passare un po’ di tempo lontano da New York ci ha aiutati veramente ponendoci di fronte ad una maggiore varietà di musica e cultura, il che ha decisamente influenzato il nostro stile ed il nostro gusto personale. Ma New York è la nostra casa; c’è qualcosa nel mix di persone e nella filosofia del “tutto è possibile” che si puo’ trovare qui che davvero ci emoziona. Detto questo, entrambi siamo abbastanza gypsy-like e amiamo viaggiare. Ci sono così tante cose incredibili in giro per il mondo ed entrambi siamo estremamente felici di poter essere abbastanza fortunati da poter viaggiare e vederne tante.
Pensate che la club scene sia cambiata parecchio negli ultimi anni? E se sì, credete che sia cambiata in meglio?
Ci sono meno persone vestite da troll rispetto a prima. Il che è probabilmente sia un male che un bene.
La gente ama confrontare come erano le cose prima con come sono adesso. Avendo visto come erano prima e come sono adesso, noi due siamo probabilmente più interessati a pensare a come saranno in futuro. Speriamo ci sia un gran bel sound, belle luci, bella gente e… sex-bots.
Qual’è il vostro must-have in termini di attrezzatura quando suonate live?
Le nostre orecchie!
Qual’è stata la vostra collaborazione preferita? E perchè lo è stata?
Non è facile decidersi. E’ come scegliere qual’è il tuo figlio preferito, direi che proviamo un grande affetto per tutte quante. E ad ognuna di loro associamo ricordi differenti che ci riportano indietro nel tempo. Ovvio che la collaborazione con i Tale Of Us è stata incredibile. Ci sono stati dei momenti in quella stanza in cui sembrava che le idee prendessero fuoco. C’è una nuova traccia alla quale abbiamo lavorato ultimamente che sembra veramente il culminare di discussioni profonde e lunghe settimane, cominciate ancora prima che iniziassimo a crearne la musica. Stavamo parlando di idee, di filosofia, e di un particolare modo di guardare al mondo… ed in qualche modo anche se non erano idee musicali sembrano aver trovato la loro via direttamente nella musica che ne è venuta fuori. Decisamente adatte al 2012, dobbiamo dirlo.
C’è anche una collazorazione che abbiamo fatto con i Pillowtalk e Deniz Kurtel la scorsa estate a Berlino, dove tutto sembrava succedere nel miglior modo possibile. Non solo la musica, ma anche l’uscire con gli amici e il godersi le vibrazione estive di quella città. E’ stato davvero un momento magico, e penso che questo si possa sentire nella musica che abbiamo prodotto. Ne è venuto fuori qualcosa di diverso che, come in tutte le collaborazioni, va oltre tutto quello che tutti noi abbiamo fatto individualmente.
Comunque, la miglior collaborazione che abbiamo fatto è quella fra noi due. Sia per quanto riguarda il lavorare insieme come Thugfucker, sia per la nostra amicizia, che è perfino più grande. Quando vediamo altri dj girare il mondo e passare tutto questo tempo lavorando isolati in uno studio non possiamo fare a meno che ricordarci quanto siamo fortunati ad aver trovato un tale rapporto di lavoro ed una così bella amicizia. Ci divertiamo sempre molto, sia in studio che in viaggio. E non solo quando suoniamo ma anche durante le nostre avventure in aereoporti ed altri posti vari.
Ci suggerite qualche traccia che considerare imperdibile?
DJ Cole Medina – Buffalo Bill (Cole’s O.G. Mix)
Shadow Dancer – Parallax
Balcazar & Sordo – Everynigh 24/7 (Catz ‘n Dogz Remix)
Herbert – Got To Be Movin’
Black Light Smoke – Lovework (SAT002)
E infine, la canzone più felice e più bella mai scritta:
Talking Heads – This must be the place
Disco Gnome è senza dubbio una delle canzoni più suonate dell’anno. Vi aspettavate un tale successo? E la canzone di cui andate più fieri?
Beh, è buffo perchè quella canzone l’abbiamo prodotta due anni prima che uscisse. E anche se ne eravamo molto fieri, nessuno a quel tempo sembrava veramente interessato nell’averla. A dirla tutta, la lista di persone che ci dissero “no grazie” è parecchio lunga. Dopo un anno e mezzo circa, Greg, durante una delle tante nostre late sessions, la suonò per Manfredi che ne rimase parecchio colpito. Quindi entrò a far parte del nucleo di Life And Death e quando uscì… ”BAM!”. Tutto ad un tratto era ovunque. E non solo: diventò sia la traccia da culmine della serata (Tale Of Us remix), sia la canzone da chiusura (Original mix) di così tante feste e di così tanti dj in giro per il mondo. Una sensazione indescrivibile! Certamente è stato molto meglio per noi uscire in questo modo, e con uno splendido remix dei nostri cari amici Tale Of Us. Quindi alla fine, non potrebbe essere venuta fuori nel modo migliore. E’ stata davvero la miglior sequenza di eventi possibile. Ma non ci si possono aspettare cose del genere. Metti semplicemente il tuo cuore nella tua musica, cerchi di fare del tuo meglio e speri che l’universo riconosca le tue buone intenzioni e poi ti aiuti un po’ con il resto. Non so se è la canzone di cui siamo più fieri. Ancora, sarebbe come scegliere il figlio preferito. Ma ci sono così tante persone che hanno una connessione emozionale con questa canzone in particolar modo, che dobbiamo ammettere si tratti di un’immensa soddisfazione. Per non parlare poi del fatto che è la canzone che ha riunito tutta la Life And Death family assieme! Quindi in quel senso sì, è sicuramente qualcosa di molto importante e caro per noi.
Rimanendo in tema, che si dice nella Life And Death family al momento? Che dobbiamo aspettarci per il futuro?
Molto! Non vogliamo montarci la testa ma le prossime uscite di Tennis e Tale Of Us sono veramente fenomenali. Roba da infarto, bellissime. Con remix fatti da un gruppo di persone molto diverse tra loro, dei quali siamo grandi fans musicalmente parlando. Non vi stiamo a dire chi, vi toccherà aspettare! Poi, oltre a questo, ne abbiamo un sacco di altre all’orizzonte, sia da parte nostra che dalla Life And Death. Siamo sempre alla ricerca di nuova musica e vogliamo mantenere il focus sulla qualità, quindi facciamo uscire la musica quando è pronta per uscire piuttosto che attenerci ad una tabella per le releases. Fortunatamente tutti sembrano piuttosto pazienti nel volerci aspettare, e da parte nostra cerchiamo di lavorare duro per non deludere nessuno e non fare mai niente che non sia fatto al nostro meglio.
E che ci dite della Thugfucker Recordings?
Sfortunatamente non abbiamo abbastanza tempo per fare tutto quello che vorremmo fare, quindi per il momento la Thugfucker Recordings è in sospeso. Holmar è impegnato nel preparare una nuova etichetta chiamata YAH, per la quale le prime quattro releases sono già pronte a fare la loro uscita più avanti nel corso dell’anno. Si tratta di materiale notevole che abbiamo già suonato e per il quale sono già pronti sia l’artwork che il package per il vinile. Quindi, in aggiunta a tutto il resto, non c’è stato molto tempo per Thugfucker Recordings. Un giorno, quando saremo più bravi nel gestirci il tempo, ricominceremo di nuovo. Prima o poi accadrà ma ora come ora direi che non avverrà a breve!
Manfredi Romano (aka Dj Tennis), è booking agent di alcuni dei più grandi dj del momento, ed ha guadagnato una popolarità ed un’influenza di spicco nella club scene underground. Com’è lavorare con lui e com’è che siete diventati amici?
Ci siamo incontrati tramite un amico in comune, Guy Gerber. L’amicizia è semplicemente sbocciata durante un sacco di nottate e di after hours passati a suonare musica gli uni per gli altri. Non solo musica dance, ma qualsiasi tipo di stranezza. Abbiamo subito realizzato di avere gusti musicali molto simili. Per di più, è in tutto e per tutto una gran bella persona ed abbiamo deciso poco dopo che chiunque avessimo scelto come “collega” e come nuova entrata nella Life And Death avrebbe dovuto essere non solo talentuoso musicalmente, ma soprattutto qualcuno con cui avremmo passato volentieri del tempo insieme. Il che è perfetto perchè non solo ci aiuta a mantenere la giusta atmosfera durante le feste ma anche perchè significa che siamo sempre circondati da persone che è un piacere avere accanto!
English Version:
They define themselves as party instigators and bad influences, which as a presentation is exactly as “bad” as it sounds. Other than that, from their words you can easily catch that they’re great friends more than collegues. Greg Oreck & Holmar Filipsson, stage name Thugfucker, are one of the hottest acts on today’s New York scene, though they’ve been on the musical scene for literally ages. Both with European influences and backgrounds, they’ve found in the super played Disco Gnome and in the Life & Death family 1st class one-way ticket to “Success Island”. Soundwall had the honour to have a chat with them, from which interesting and brilliant statements such as “There are less people dressed up in troll outfits in clubs than there used to be” came out. Read to believe.
Hi guys and welcome on Soundwall. Big thanks for giving us a bit of your time.
Thank you. And you’re welcome. And we’re happy to be here!
First of all, your name Thugfucker is definitely an unusual one and we’ve read that you don’t agree on how you came up with it. Can you tell our readers which are the different versions of the story and what does it mean?
Well, we get asked this a lot and to be honest we really have different memories of that day. I (Greg) remember thinking he had called me a Thugfucker and when I brought it to his attention he said he didn’t. But he said that it was a fantastic name for our band. What he was really saying, I have no idea… I mean, what sounds like Thugfucker?
And how did you became friends and eventually colleagues?
We knew each other from around the party scene in NYC in the late 90’s and early 2000’s.. Holmar was throwing some of the best parties around at the time actually. It was a pretty heady time in NYC. Wine, women & song. And really good parties. Luckily we were both involved in throwing, playing at, and attending them. So the rest is history.
2011 has been a turning point for Thugfucker. It has to be said though that you have been on the music scene for a very long time. But what were you doing before you started your music career? Have you ever had “normal” (and maybe boring) jobs?
Holmar used to do something classified for the Icelandic government but was never allowed to talk about it. Not boring, especially if you’re a patriotic Icelander with a strong love of marine life. But still it’s all quite hush hush. Frankly neither of us has ever really been particularly normal. We just used to be better at hiding it.
Who does what when it comes to performing and producing?
We both do pretty much everything. Though Holmar does most of the tom-tom drums, especially if there’s a tom solo. Greg tends to do the hi-hats. Otherwise it’s pretty fluid, we both end up doing everything at some point or another. Though that’s great as we’re not competitive people and we work really well together. So when one of us stops feeling inspired in the studio the other one can take over for a bit. Helps keep things fresh for sure.
As far as djing go, when we play together we go back and forth playing one record each all night.. We both were dj’s long before we started working together but somehow when we play like this we end up developing some sort of hive mind way of working that feels really great when we’re deep into it. We really have a ton of fun playing together and that really shows thru at the gigs. I mean, if we’re not having any fun why would anybody else? Luckily we have lots of fun…
You’re now based in New York, but Europe is an important part of your background too. Do you think that this has somehow influenced and maybe changed your style and outlook on life?
We’ve both been lucky to spend significant time in both worlds, and both have a lot to offer. I think spending time away from New York really helped in exposing us to a wider variety of music and culture and that’s definitely informed our style and taste. But New York is definitely our home and there’s something about the mix of people and the ‘anything is possible’ attitude that can be found here that we really resonate with. Having said that, we’re both quite gypsy-like and love all the travel we get to do. There’s amazing stuff to be found all around the world and we’re both very happy to be lucky enough to travel and get to see so much of it.
Would you say that the club scene has changed much lately? And if yes, has it changed for the better?
There are less people dressed up in troll outfits in clubs than there used to be. That’s probably both bad and good.
People love to compare how things were with how things are now. Having seen how it was before and how it is now we’re probably more interested to think about how it’s going to be in the future. Hopefully there will be great sound, great lighting, cool people… and sex-bots.
Which is your must-have piece of gear when you perform live?
Our ears!
Which was your favourite collaboration project and why?
It’s hard to say! Like choosing your favorite children or your favorite people, I think we have a real fondness for all of them and each of them really have different memories that they bring back of different times. Of course the collaborations with Tale of Us have been great. There were some real moments in the room where it felt like the ideas were on fire and there’s a new track we’ve been working on that really feels like the culmination of some deep week long discussions that we were having before we even started making the music. Just talking about ideas and philosophy and a kind of way of looking at the world and somehow even though they weren’t specifically music ideas they seemed to have found their way directly into the music that came out of it. Very fitting for 2012 we’d have to say.
And the new stuff that’s coming out on Wolf+Lamb that’s a collaboration with Deniz Kurtel and Pillowtalk was made during this week in Berlin last summer where everything seemed to be happening in the best way possible, not just the music making but also hanging with friends and enjoying the vibe of that city in the summertime, with all of our good friends there or passing thru. It was a really magic time and I think you can really hear that in the music. It’s different stuff that came out of those sessions, something really beautiful that (like all the best collaborations) seems like it somehow transcended anything that any of us have done individually.
But of course the best collaboration we’ve ever done is the collaboration with each other. Both working together as Thugfucker and our friendship which is even larger than that.. that is something we’re really, really appreciative of. When we see other DJs traveling around by themselves and spending all this time working isolated in a studio by themselves we can’t help but be reminded of how lucky we are to have found such a good working relationship and such an amazing friendship. We’re always having fun, both in the studio and on the road.. not just at the gigs but even with silly adventures in airports or wherever. And it definitely feels like this fun carries over into everything we do… you can certainly feel it at the gigs.
And like we said before, ‘If the djs aren’t having fun, why should anyone else be having fun?’
Can you suggest us a few tracks each that you consider a serious blast?
DJ Cole Medina – Buffalo Bill (Cole’s O.G. Mix)
Shadow Dancer – Parallax
Balcazar & Sordo – Everynigh 24/7 (Catz ‘n Dogz Remix)
Herbert – Got To Be Movin’
Black Light Smoke – Lovework (SAT002)
and then probably the happiest most beautiful song ever made:
Talking Heads – This must be the place
Disco Gnome is with no doubt one of the most played tracks of the year. Did you expect such a huge success and such a good response all over the world? Is it the track you’re most proud of?
Well, it’s funny because we made that track about 2 years before it came out, and while we felt really good about it, no one at the time really seemed that interested in it. Actually, the list of people who said “no thanks” was quite a long one. Then maybe a year and a half later, Greg played it for Manfredi during one of their many late night hang out sessions and he really got it. And then slowly it became part of the kernel of this idea that became Life and Death and then when it came out.. “Bam!” All the sudden it was everywhere and not only that but it became either the peak time (Tale of Us remix) track or the end of night closer (Original mix) of so many parties and so many DJ’s all over the place.. What an amazing feeling!
And of course it was so much better to come out that way, as the first release of our new label, and with such an amazing remix from our good friends Tale of Us. So in the end, it couldn’t have come out in a better way. It was really the best possible sequence of events. But you can’t really predict things like that. You just pour your heart into your music, try to do the best you can and hope the universe recognizes your good intentions and helps out a little with the rest.
I don’t know if we can say it’s the track we’re most proud of. Again, that’d be like choosing a favorite child. But so many people have such a strong emotional connection with that song and so for that alone, we have to say it’s something that’s given us immense satisfaction. Not to mention that it’s the track that brought all of the Life and Death family together. So in that sense, it certainly is something that’s incredibly important and dear to us.
What’s going on in the Life And Death family at the moment? What is to expect for the future?
So much! Don’t want to get ahead of ourselves here but the next releases from Tennis and Tale of Us are really phenomenal. Jaw dropping, heart wrenching and beautiful. With remixes from some a really diverse group of people, all of whom we’re quite big fans of musically. We won’t say who, you’ll just have to see!
Then, beyond that we’ve got lots of things further out on the horizon, both from us and the Life and Death family people already know, as well as from some new additions. We’re constantly looking out for new music and we’re really adamant about keeping the focus on quality so things tend to come out when they’re ready to come out rather than sticking to some concrete release schedule. Luckily everyone seems pretty patient to wait for us, and from our side we all work very hard not to disappoint or let anything that comes out be anything less than our very best.
And what about Thugfucker recordings?
Well, unfortunately we just don’t have enough time in the day to do all the things we’d like so Thugfucker Recordings is on hold (for now anyway). Holmar is busy preparing a new label called YAH and the first four releases are already ready to go and should begin to come out later this year. It’s some pretty great stuff that we’ve been playing out already for a little while and it’s also got some very nice artwork and the whole vinyl package is something they’ve been working hard on to get right. So in addition to everything else there hasn’t been much time for Thugfucker Recordings. One day when we become more awesome at time management we’ll probably start it up again. Eventually it will probably happen but I wouldn’t hold my breath for that to happen soon!
Manfredi Romano (aka DJ Tennis) is currently the booking agent in Italy of some of the greatest Djs and he has gained massive fame and importance in the underground clubbing scene. How is working with him and how did you become friends?
We originally met thru our mutual pal, Guy Gerber, and the friendship just blossomed during a lot of late night after hour sessions, playing music for each other. And not just straight dance music but all kinds of weirdness and we realized quickly that we had a very related taste in music. More importantly, he’s just an all around amazing and nice guy and we decided early on that everyone we would work with and that we would bring into the Life and Death family had to not only be talented musicians/dj’s/artists but also had to be people that we genuinely liked and would be happy spending extended periods of time with. Which is great because it not only helps keep the right vibe both at the parties and on the releases, but also because we spend so much time with each other it means we’re always surrounded by like minded people who are a pleasure to be around!