Che TimeShift sia diventata in poco tempo una delle realtà musicali più affermate di Bologna è cosa ormai risaputa, trasformando via dell’Incisore in uno dei punti di riferimento cittadini per gli amanti di quella “modern techno” che ha in Berlino la sua Mecca.
Da qui a fine aprile sono quattro gli appuntamenti che gli amanti del genere dovranno segnarsi in agenda e tenere bene a mente: dopo il 14 gennaio, che ha visto Acronym, Lakker, Positive Centre e Serena Butler alternarsi in consolle, TimeShift ritorna nuovamente a Zona Roveri il 18 febbraio con Sleeparchive, berlinese facente parte di quel gruppo artistico che vede in Hardwax un fondamentale punto di riferimento. Visionaria, introspettiva e straordinariamente ipnotica, la techno del tedesco sarà accompagnata da un altro grande del panorama della musica elettronica mondiale: il francese Terence Fixmer, il cui nome fa già sufficientemente da biglietto da visita. La line-up però non finisce qui, perché da queste parti le cose, quando si fanno, vengono preparate e infiocchettate a dovere: ad accompagnare i due colossi della scena troveremo anche l’americano Blush Response con la sua techno “cyberdark” e Mahk Rumbae, meglio conosciuto come Codex Empire.
A marzo l’appuntamento è per sabato 11, quando in consolle troveremo uno dei maggiori esponenti contemporanei della UK techno: Blue Hour. A fargli compagnia durante la stessa sera un altro artista molto chiacchierato nella scena: l’anglosassone Kamikaze Space Programme, le cui performance sono state ospitate in luoghi iconici come Berghain e Atonal Festival. A completare il quartetto di artisti troviamo la promessa della techno nostrana, il romano di nascita e berlinese di adozione VSK, oltre a Steve Bicknell, uno dei portavoce delle realtà dark-underground di Londra.
Ad aprile doppio appuntamento in via dell’Incisore 2. Il giorno 8 sarà il turno dell’invidiabile talento di Silent Servant, già di casa su label prestigiosissime come Hospital Production, Semantica e Sandwell District, del campano Domenico Crisci e di Broken English Club pronti ad incendiare il dancefloor, per una consolle da far invidia anche al più poliedrico dei club di Berlino. Lunedì 24, invece, toccherà ad Ancient Methods e Orphx (nelle vesti del loro progetto Eschaton) e all’irrefrenabile follia di Stanislav Tolkachev chiudere nel migliore dei modi una stagione davvero incredibile per TimeShift, con mesi in grado di regalarci quanto di meglio il circuito techno underground europeo abbia potuto riservarci in questi anni.