[tabgroup layout=”horizontal”]
[tab title=”Italiano”]tINI ha impiegato molto poco tempo per farsi conoscere ed apprezzare nei migliori club del mondo. Il talento nel trascinare il pubblico, la tecnica, la grinta tipica dell’artista originaria di Monaco di Baviera sono stati in grado di portarla lontano. Si è conquistata un posto di primordine all’interno della scuderia Desolat (su cui oltretutto è stato pubblicato il suo album “Tessa”), ha esportato il suo suono, profondo ed impulsivo, ovunque, dando infine vita alla sua creatura, ossia il party targato “tINI and the gang”: una grande famiglia, un’atmosfera davvero speciale ed una considerevole possibilità per dj emergenti. Per tINI è ora giunto il momento anche di tornare in Italia dove sarà protagonista di tre appuntamenti, a Roma (Rebel Rebel, 13/12), Milano (Dude, 19/12) e Vicenza (Hund, 20/12), in cui sarà possibile assaporare tutta l’abilità dietro al mixer e l’energia che la contraddistinguono.
Anche se il sole estivo sembra già essersene andato da un pezzo, chiederti un bilancio sulla tua ultima stagione ibizenica mi sembra doveroso, data l’esperienza e il rilievo sempre maggiore che acquisisci sull’isola. Quali differenze hai notato rispetto agli anni precedenti e quali sono stati i momenti più intensi?
La prima volta che sono stata ad Ibiza era nel 2003 mentre la prima stagione passata, sempre ad Ibiza, insieme a “tINI and the gang” risale al 2010. Molte cose sono cambiate da allora. In quegli anni tutto sembrava essere pervaso da un maggior senso di libertà. Nell’ultimo biennio invece si è assistito alla chiusura da parte della polizia di molte feste in luoghi pubblici e privati, il che ha ucciso molta dell’energia. Uno dei cambiamenti più importanti è sicuramente rappresentato dalla crescente scena (commerciale) EDM e dall’aumento del numero di “super clubs”.
”tINI and the gang” il party che porti avanti ad Ibiza (e non solo) trovo abbia alcuni notevoli pregi: in primis il fatto di ricreare una sorta “comfort zone” tra pubblico e dj, un’intimità e un coinvolgimento reciproco che portano ad una maggiore empatia. Quanto conta tale elemento nella tua idea di ”tINI and the gang”?
La connessione con il pubblico è una delle componenti più importanti del mio party. Qualunque festa in generale si basa su una sensazione, su una specifica atmosfera. Ed è più facile raggiungerla quando entrambe le parti, dj e pubblico, si alimentano delle reciproche energie. Partecipare ad una festa e sentirsi parte del tutto è un qualcosa di speciale.
Questo progetto ti permette inoltre di proporre un numero consistente di artisti emergenti in cui credi, offrendo loro un importante palcoscenico e grandi possibilità di crescita. Cosa ricerchi in genere negli artisti che selezioni? Potresti indicarci qualche nome da tenere d’occhio in modo particolare?
Scelgo gli artisti sulla base della musica che in quel momento attira il mio interesse. Scopro molti nuovi produttori e dj talentuosi, non solamente viaggiando in giro per il mondo ma anche attraverso la musica di cui vado alla scoperta. Sander Baan, Kamran Sadeghi, Sece e Vlada, giusto per citarne alcuni, sono tra quelli che hanno davvero attratto la mia attenzione.
Ho letto che sei da poco tornata al lavoro in studio a Berlino, possiamo aspettarci qualche novità in termini di produzioni, nel prossimo futuro? Cosa, di recente, ti ha influenzato maggiormente, musicalmente parlando?
Si, ho alcuni progetti personali a cui sto lavorando, state all’erta!
Quali sono i luoghi, fisici o virtuali, in cui la dj tINI potrebbe perdersi per ore alla ricerca di nuova musica?
Spendo gran parte del mio tempo libero a comprare dischi, Spacehall e Record Loft a Berlino sono due dei miei negozi preferiti. Quando si tratta di shop virtuali, spendo ore a perdermi su Discogs, una grande fonte per scovare vecchie e nuove gemme non più disponibili su altri siti.
Recentemente sul tuo profilo Facebook è comparsa una presa di posizione nei confronti della visibilità legata al social media; affermi: “visibility is becoming a joke” potresti spiegarci meglio qual è il tuo punto di vista a proposito?
La visibilità su Facebook sta diventando uno scherzo.
Il mese di dicembre ti vedrà impegnata in quattro date italiane (Roma, Milano, Vicenza), che idea ti sei fatta nel corso degli anni della scena musicale italiana?
Dopo anni in cui vengo a suonare in Italia, ho visto un cambiamento nei gusti del pubblico. Anche se ogni area è differente e non è possibile generalizzare, ho notato un pubblico con una mentalità più aperta. Ora sento di avere una maggiore libertà rispetto agli anni passati, anni in cui avvertivo di dover suonare un po’ più pesante. Inoltre, dal momento che alcuni dei miei sostenitori più appassionati provengono dall’Italia, noto una certa apertura rispetto alla musica da me proposta.[/tab]
[tab title=”English”]tINI took really little time to get known and appreciated in the best clubs of the world. Thanks to her talent to pull the audience along, to her technic and her grit, the artist from Munich has already gone far. She has earned a top position within the Desolat team (where she released her first album “Tessa”) and has exported her deep and impulsive sound everywhere to finally give birth to her “creature”, especially through “tINI and the gang” parties: a big family, a huge opportunity for emerging djs and a very special atmosphere. It is now time for tINI to come back to Italy where she’ll be featured in three events: in Rome (Rebel Rebel, 13/12), Milan (Dude, 19/12) and Vicenza (Hund, 20/12). A good opportunity to enjoy her characteristic energy and skills behind the mixer.
Although the summer sun seems to be gone for a while, I must ask you about your last season in Ibiza, given the experience and the increasing importance you have acquired on the island. What differences did you notice compared to previous years and what were the most intense moments?
I came to Ibiza for my first time in 2003 and I spent my first season having tINI and the gang in Ibiza in 2010. A lot of things have changed since then. Back then everything seemed to be more free spirited. The past couple of seasons the police were shutting down a lot of parties in public and private places which killed a lot of energy. One of the biggest changes is definitely the growing (commercial) EDM scene and the number of “super clubs” is increasing.
I find remarkable qualities in the “tINI and the gang” parties you organize in Ibiza (and not only): first of all, the fact to recreate a kind of “comfort zone” between the audience and the dj, an intimacy and a mutual involvement leading to a greater empathy. How important is that in your own idea of “tINI and the gang”?
The connection to the audience is one of the most important parts about my party. Parties in general rely on an overall feel and specific vibe. It is easier to achieve this when both parts, the dj and the crowd are feeding off of each other’s energy. It is a special thing to attend a party and feel like you are part of a whole.
This project allows you to put a substantial number of emerging artists you believe in forward, offering them an important stage and great growth opportunities. What do you usually seek in the artists you select? Can you give us some names that according to you, are worth discovering?
I chose artists based on the music that has currently been peaking my interests. I find a lot of new talent producers and djs not just from touring around but also from music I have been digging through on my own. A few that really grabbed my attention are Sander Baan, Alexandra, Kamran Sadeghi, Sece, and Vlada just to name a few.
I read that you recently went back to work in the studio in Berlin. Can we expect some novelties in terms of productions in the near future?
Yes I have some personal projects in the works, stay tuned.
In what kind of places, real or virtual (shop), could dj tINI get lost for hours looking for new music?
I spend a great deal of my off time record shopping in Berlin. Spacehall and Record Loft are two of my favorites. When it comes to virtual shops, I spend hours getting lost on Discogs. It is a great outlet for finding old and new gems that aren’t available on other sites.
Recently, on your Facebook profile, you took a stand regarding visibility related to social media, stating “visibility is becoming a joke”. Could you explain us better your opinion on the matter?
Visibility on Facebook is becoming a joke.
During the month of December, you will perform four times in Italy (Rome, Milan and Vicenza). What kind of idea did you get of the Italian musical scene?
After years of playing there I have seen a change in the audiences taste. Although every area in Italy is different and it cannot be generalized as a whole, I have noticed the party goers to be more open minded. I feel more freedom playing there now compared to previous years where I felt the need to play a bit harder. Since some of my most passionate fans are from Italy they are very receptive of the music I play.[/tab]
[/tabgroup]