Figlio legittimo dell’Acid House ’90s ed appassionato ascoltatore della musica elettronica italiana, Tom Findlay ha da poco mixato la nuova compilation Late Night Tales per Music for Pleasure, da poco finito un lungo tour coi Groove Armada, da poco pubblicato un nuovo EP. Instancabile musicista e produttore, Tom prende una piccola pausa dagli Armada, per dedicarsi ai tanti nuovi progetti con i Sugardaddy, insieme a Tim Hutton, con cui ha rieditato la hit “How Long”, un rare del 1976 di Ace.
Vorrei iniziare a parlare del nuovo “No Knock EP” dei Groove Armada su Hypercolour, un lavoro splendido, un accattivante mix di old school House registrato con strumenti analogici che hanno dato a tutta l’opera un’atmosfera perfetta e un suono profondamente emozionante. Ci puoi dire quanto siete stati ispirati dal sound Acid House?
L’Acid House è sempre stata un punto di riferimento per noi, come lo sarebbe per un ragazzino degli anni ’90, davvero. Ci ricorda le nostre origini, gli inizi della nostra carriera, il periodo che ricordiamo come il nostro “apprendistato” nei club e nelle feste.
Come avete iniziato la collaborazione con Hypercolour?
La crew di Hypercolour è magnifica. Li abbiamo incontrati allo Space al We Love Sundays un paio d’anni fa e abbiamo avuto l’occasione di fare una lunga chiacchierata. E “No Knock EP” è il risultato di quell’incontro.
Che strumenti avete utilizzato per la produzione?
In realtà gli strumenti che abbiamo utilizzato non sono niente di rivoluzionario, fatta eccezione per una AMS delay machine che è un aggeggio fantastico.
Qualche mattina fa stavo ascoltando il tuo mix per “Late Night Tales” Music For Pleasure – in uscita, e devo dire che non mi ero fatto un’idea precisa di cosa stavo per ascoltare. Mi aspettavo un bel mix di techno pompata, perfetto per fare jogging, ma… una meravigliosa selezione di Pop & Soul anni ’70 che ti porta lontano dallo stress della città e ti sdraia a bordo piscina, in California, con un mojito appena shakerato che ti aspetta. Un piacere per le orecchie dell’ascoltatore. Sono i dischi che ascolti per rilassarti o concentrarti? Se è così, ha funzionato per me. Ultimo esame all’Università passato a pieni voti!
Si tratta di una vera e propria spremuta d’amore. Ho iniziato ad ascoltare questa musica come esercizio defaticante sul tour bus dopo i live dei Groove Armada. Ero troppo preso dalla musica house di allora, e non avevo voglia di ascoltare qualcosa che fosse nemmeno lontanamente iscrivibile al genere ‘dance’. Così ho cominciato a scavare in profondità, forse troppo in profondità, nel Soul.
Il mix comprende una cover di ‘How Long’ di Ace pubblicata con Sugardaddy, il progetto che tu e Tim Hutton avete avviato nel 2006. Che cosa vi ha spinto a scegliere questa canzone?
Ci sono artisti come Stevie Nicks, Fleetwood Mac, che mi sarebbe piaciuto far collaborare, almeno sul computer, ma non ci sono riuscito. ‘How Long’ però era un classico sul tour bus, e Tim aveva suonato molto con noi nel corso degli anni, quindi era un pezzo che aveva senso reinterpretare anche con lui. Ne abbiamo fatto un milione di versioni diverse, prima di essere soddisfatti da qualcosa che aveva un suono molto simile all’originale.
Cosa ne pensi della scena e della cultura elettronica italiana? C’è qualcuno con cui ti piacerebbe collaborare? E perché?
E’, ovviamente, una scena sconfinata, ma ciò che mi ha colpito è l’amore che gli italiani hanno messo nella disco, che per noi ha significato moltissimo. Mi piace studiare questa attitudine molto punk nel modo in cui gli italiani si avvicinano alla loro musica da ballo. Il mio dj preferito in tutto il mondo, Severino degli Horse Meat Disco, guarda caso è italiano.
Che opinione ti sei fatto sul fallimento del Bloc Weekend? Cosa ne pensi sia andato storto?
Purtroppo penso che tutto sia saltato a causa di una cattiva programmazione. Conosco i ragazzi dietro quel festival, e sono ragazzi in gamba. Hanno un grande marchio, una brillante conoscenza della musica, e credo che la line up che hanno messo su insieme fosse stata pensata per farci più soldi. Ma ci sono stati chiaramente dei problemi con la location e le capacità in gioco che non sono stati risolti.
Quali sono le differenze, secondo te, tra fare il dj e suonare dal vivo, in termini di risposta del pubblico alle canzoni che suonate? Ci sono ancora persone che ti chiedono ‘Superstylin’ quando suoni da dj?
Oh, quello sempre! Certi pubblici che incontri dimostrano molta intelligenza e malleabilità ma, sì, spesso in altri posti la gente richiede un tuo pezzo e questo significa solo infastidire chi si sta esprimendo suonando la propria musica.
Hai intenzione di fare un tour di quest’anno, con i Groove Armada? Quali sono i tuoi progetti da solista per i prossimi mesi?
Io non sono molto convinto di andare in tour. Mi piacerebbe lavorare un po’ di più con Tim Hutton, e abbiamo alcune idee in serbo. Io e Andy abbiamo bisogno di prenderci una pausa. Sinceramente non se andremo di nuovo in tour. Lo scorso tour è stato un viaggio fantastico, ma non vogliamo rimanere in giro troppo a lungo.
Puoi per favore consigliarci tre dischi senza i quali la borsa di un dj non può essere ritenuta tale? Quando sei in viaggio per lavoro preferisci vinile o cd?
Portiamo tutto su chiavi USB adesso, anche se non per tutti è cool. 3 melodie. Wow, per adesso posso dirti Superstylin (o un mix del 2011), ‘Let Me Love You For Tonight’ di Kariya, e ‘Hold it Down’ di Dale Howard.
Hai una moglie e dei figli. E sembra che stia aumentando il lavoro per te, che adesso stai iniziando ad offrirti alla gente anche come dj solista. Come si fa a conciliare questa professione con una famiglia? Dai una speranza a quei dj che si avvicinano ai 30 che vogliono crearsi una famiglia, per favore! Abbiamo bisogno di esempi da seguire.
Beh, ho paura non sia molto facile. Ci sono giorni in cui, ancora fuori alle 6 del mattino, orario in cui era programmata la tua sveglia, in cui ti fermi e ti chiedi perché lo fai ancora. Ma onestamente è bellissimo stare nel mondo della musica al punto che non riesco ad immaginare niente di più bello da fare.
Grazie mille per il tuo tempo, Tom.
E’ stato un piacere!
English Version:
Legitimate son of 90s Acid House and passionate listener of the Italian electronic music, Tom Findlay has recently mixed the new compilation Late Night Tales – Music for Pleasure, recently got over a long tour with Groove Armada, recently released a new EP. Tireless musician and producer, Tom takes a little break from Armada, to devote himself to the many new projects with Sugardaddy, along with Tim Hutton, started with the re-edited hit “How Long”, a rare of 1976 by Ace.
I’d like to start talking about the new Groove Armada “No Knock EP” on Hypercolour. Jesus, I’m really in love with it, can’t stop listen to it! It’s an amazin mix of House Old school recorded with analog instruments that gave the whole work a perfect atmosphere and an exciting sound. Can you tell us how this was inspired by the Acid House sound?
Acid House has always been there for us, as it would be for a child of the 90s really. It’s where we sort of did our apprenticeship in clubs and fields.
How did you start the collaboration with Hypercolour?
Hypercolour crew are great, we met them back in Space at We Love Sundays a year or two back and got talking.
What production gear did you use?
Gear wise nothing that revolutionary really, though there’s an AMS delay machine in there that’s ace.
A few mornings ago I was listening to your mix for “Late Night Tales” Music For Pleasure – out now, and I got to say I didn’t know what I was going to listen to. I was expecting a pumped nice mix techno perfect to jogging but… a marvellous pop & soul selection from 70s that takes you away from the city stress and gets you poolside, in California, with a fresh mojito waiting for you. A pleasure for the ears. Is that the music you used to listen to relax or focus? It worked for me. Latest University examination passed with flying colors!
It’s a real labour of love mix. I started really getting into that kind of music on the tour bus after shows. I was sort of done with house music by then, and I didn’t even really want to listen to anything remotely ‘dance’. So I started delving deep, maybe too deep, into blue-eyed soul.
The mix includes a cover of Ace’s ‘How Long’ by Sugardaddy, your project started in 2006 with Tim Hutton. Why choose this song?
There are artists like Stevie Nicks, Fleetwood Mac I would have loved to feature on the comp, but couldn’t clear. ‘How Long’ though was the tour bus classic, and Tim had played with us a lot over the years so it just made sense. I did a million different versions of it before ending up with something that sounded a lot like the original.
What do you think about the Italian electronic scene and culture? Is out there somebody you’d like to collaborate with? And why?
It’s obviously a really broad scene, but I love the italian’s love of disco, so that gets us off to do a great start. There’s a punkiness about the way Italians approach their dance music which I dig too. My favourite DJ in the world, Severino from Horse Meat Disco, also happens to be Italian.
What is your opinion on the failure of of Bloc Weekend? What do you think went wrong?
Sadly I think it came down to bad planning. I know the guys behind it, and they’re nice fellas. They have a great brand, a brilliant knowledge of music, and I think the line-up they pulled together was on the money. But there were clearly issues with the venue and capacities that they didn’t resolve.
What are the differences, in your opinion, between djing and playing live in terms of the public response to the songs you play? Are there still people asking for ‘Superstylin’ when you dj?
All the time! Some crowds you meet are very smart and nuanced but yeah people want a piece of you in certain places and that means nagging you to play your songs.
Are you going to tour this year as Groove Armada? What are your solo projects for the coming months? Any other releases in store?
I’m really not sure. I’d love to work with Tim Hutton a little more, so we’ve got some ideas in store. Other than that me and Andy need to take a break. I honestly don’t whether we’ll tour again. Its been a great trip but you don’t want to hang around too long.
Can you please give us three records a dj can’t live without in his bag? When you travel for djing do you prefer to carry vinyl or cds?
We carry it all on USB keys now, which is not cool at all. 3 tunes. Wow, right now that’s Superstylin (or a 2011 mix of it…), ‘let me love you for tonight’ by Kariya, and ‘Hold it Down’ by Dale Howard.
You’ve got a wife and children. And it seems you are increasing the work you do, offering yourself as a solo dj. How do you make djing fit with having a family? Give a hope to those djs approaching 30 needing a family, please! We need examples to follow.
Well it’s not easy I’m afraid. There are times when you’re going to be out one night at 6am and getting up the next day at the same time when you wonder why you do it anymore. But I honestly love being around music so much that I can’t imagine anything I’d rather do.
Thanks a lot for your time.
It’s a pleasure!