E’ arrivato quel momento dell’anno: sì, perché ormai le festività attorno all’8 dicembre (che quest’anno cade di domenica, accidenti) sono diventati il “nido” tradizionale di Jazz:Re:Found per il suo Weekender, definizione mutuata dalla scena Northern Soul (i rave ante litteram, prima che arrivassero techno e house…) ma che nell’articolazione di uno dei nostri festival preferiti diventa più “Una settimana in cui trovarci tutti assieme, stare bene, vedere concerti fighi – poi per il festival vero e proprio ci vediamo in estate, tranquilli”. Formula convinta e convincente: convincente perché ormai si è stabilito un tale rapporto di fiducia e “comunità”, col marchio JRF, che ti puoi veramente permettere cose che altri non sarebbero permesse.
Succede infatti che i due appuntamenti torinesi (Bassi Maestro nel suo nuovo progetto North Of Loreto al Lab oggi 5 dicembre, Murubutu al Supermarket domani 6 dicembre) sono decisamente in aria di sold out, quindi magari occhio alle prevendite, soprattutto Murubutu. E questo è particolare: perché se ci avessero detto che un rapper intelligente, impegnato, ostico, anticommerciale e pure stagionato come Murubutu avrebbe fatto sold out in una venue grande come il Supermarket torinese beh, non ci avremmo creduto. Ma un po’ tutto il grande interesse che c’è in questi anni attorno al rap, che non solo fa emergere starlette trap ma riporta anche ai giusti onori veterani di spessore, un po’ appunto la “fiducia” verso il marchio Jazz:Re:Found fanno l’incredibile. Meritatamente. Anche perché in serata c’è la chicca: due draghi veri come Ma Nu! e Dj Rou ai piatti.
Bellissimo è anche quanto succede spostandosi a Biella, il 7 dicembre. Nei bellissimi spazi di Hydro (un club ad alto tassi di intelligenza) e del complesso Cittadellarte – un posto incredibile, voluto e pensato dal leggendario artista Michelangelo Pistoletto – ci saranno a partire dalle 16 l’ottimo Raffaele Costantino (che magari conoscete come Khalab) che offre una sonorizzazione in un contesto pazzesco come le Terme Culturali, il leggendario illustratore Abdul Qadim Haqq che racconta di UR, Drexciya, Detroit, mondi immaginari, utopie vitali in una round table con tanto di live painting successivo (e Andrea Benedetti e Kreggo ai piatti), i live serali di Luigi Ranghino, Raffaele Costantino (again!) e del grandissimo Baba Sissoko, a tessere la tela fra afro, funk, jazz, futuro e tradizioni in maniera davvero notevole, e a legare tutto il Fat Fat Fat Soundsystem (…perché sì, fra festival like-minded in italia c’è amicizia ed alleanza, una lezione che dovrebbero conoscere e capire in tanti).
L’8 ottobre, il giorno dell’Immacolata Concezione, che si fa? Che domande: si va dalla Madonna Nera. Il santuario di Oropa è infatti famosissimo per ospitarla, ma al di là di questo è un luogo che – fidatevi – quando ci arrivi non ci credi. Una volta reso omaggio alla statua lignea e alla sua ostensione (che siate religiosi o meno, è comunque un’esperienza) non si resta lì mani in mano ma ci si va ad ammazzare di polenta concia, l’alimento tipico della zona e un monumento alla bontà e al colesterolo, ma ad aiutare la digestione ci sarà una colonna sonora “libera” curata da amici vari di JRF.
Insomma, qualcosa di speciale, qualcosa che va al di là del “Facciamo due concerti, e ciao, speriamo vada bene”, ma un’esperienza fisica, emotiva, culturale che è coinvolgente al cento per cento, ed onora al meglio le particolarità di Jazz:Re:Found. Bentornato, Weekender!
(Nell’immagine: il Terzo Paradiso della Cittadellarte)