Viene un po’ di magone, pensando che l’ultima volta che avevamo parlato di LAZIOSound in giuria, a valutare i lavori più vicini stilisticamente all’elettronica, c’era Claudio Coccoluto. Un po’ tanto, ecco. Ma ci piace pensare che Claudio per primo, col modo di fare che in tantissimi conoscono, avrebbe detto “Macché magone, la cosa buona è che la musica va avanti, nuove strade, nuovi talenti, su, diamoci da fare”. E allora eccoci: a portare la buona notizia che anche quest’anno la Regione Lazio decide di portare avanti un progetto dedicato alla musica, dedicato al supporto dei talenti residenti (anche solo domiciliati) in Regione, e che sono under 35. Altrove il supporto delle istituzioni è la regola, qua da noi è ancora una virtuosa e sorprendente eccezione. Onore al merito a chi lo fa. E lo fa coinvolgendo persone ed artisti di spessore vero.
Fuori le informazioni per questa nuova edizione, soprattutto per la parte “nostra”, quella legata più all’elettronica, alle esplorazioni digitali: c’è tempo fino al 27 marzo per andare su questa pagina e compilare da lì passo dopo passo il modulo di iscrizione. Se siete ghiotti e volete sapere subito già i premi, ecco qui. Al solito ci sono le varie sezioni (anche jazz, pop, hip hop / urban, classica, world), e per ciascuna di esse c’è la possibilità trionfando nella propria categoria non solo di partecipare ad un festival di riferimento (nel “nostro” caso, Spring Attitude: hai detto nulla) ma anche un pacchetto a 360 gradi su come giocarsela nel music business: realizzazione di un singolo e di un video, supporto alla comunicazione, supporto alla circolazione live. Perché oggi più che mai la musica è un’impresa. E date voi tutti i doppi sensi che volete alla cosa. Di sicuro, l’approccio di LAZIOSound nello strutturare così i premi ci sembra più che corretto, più che appropriato.
Insomma, avete un mese secco di tempo per tentare la sorte e farvi notare e, possibilmente, vincere. Chi ha tempo non perda tempo, se sta in Lazio e se non ha superato i 35. Intanto, riproponiamo molto volentieri qui sotto chi aveva vinto l’anno scorso nella categoria “nostra”: a dimostrazione che in essa può rientrare (e vincere) anche un approccio intelligente e non convenzionale al pop. Varrà di sicuro anche quest’anno come possibilità, visto che a far da giurati ci sono Andrea Esu, direttore artistico del già citato Spring Attitude che ha sempre avuto gran occhio per l’indie/pop più intelligente, ed Eva Geist, che assieme a Donato Dozzy ha creato con Il Quadro Di Troisi uno dei più affascinanti esperimenti degli ultimi anni in cui pop, sperimentazione ed elettronica si incrocino. Ve lo dicevamo: spessore vero.
LAZIOSound, alla sua terza edizione, è realizzato da Regione Lazio, con il supporto di LazioCrea, nell’ambito del programma regionale delle Politiche Giovanili GenerAzioniGiovani, con il sostegno del Dipartimento per le Politiche Giovanili.