Se state consultando cartine, articoli, news in cerca del festival più accattivante dell’estate, bhè, per quest’anno potete tranquillamente ridurre la gittata del vostro sguardo per concentrarlo entro i confini nazionali. In questa stagione – come stiamo cercando di aggiornarvi (Siren, Terraforma, Apolide, ad esempio) – l’Italia sarà terreno di rassegne che meritano davvero un occhio di riguardo. Oggi è il turno di presentare Fat Fat Fat Festival, una due giorni (6-7 Agosto) alla sua prima edizione, che si terrà negli spazi incontaminati della campagna marchigiana. Più precisamente a Grancia di Sarrocciano, a ridosso del Comune di Corridonia e a due passi da quel Porto Sant’Elpidio che è base di Harmonized, mente e corpo di questo progetto.
Inutile dire che sulla caratura di un festival possa dire più di qualcosa la sua line up. Di certo quella di Fat Fat Fat ne rappresenta uno dei punti di forza. Andiamola a scoprire insieme.
Dalle origini della musica elettronica e dalla sua culla, Detroit, sbarcheranno due nomi storici come Marcellus Pittman e Theo Parrish, ai quali seguirà il nipponico Soichi Terada – che si esibirà live per la prima volta in Italia. Tunes e grooves più “freschi” usciranno invece dal mixer del più raffinato selezionatore del momento, Motor City Drum Ensamble, il cui set – siamo sicuri – ben si sposerà con la nu-disco suonata da Francis Inferno Orchestra. Altro colpo piazzato da Harmonized è poi la presenza di Max Graef e Glenn Astro, da poco usciti per Ninja Tune con l’ultima fatica “The Yard Work Simulator”. Line up dal respiro internazionale, certamente, a cui però non mancherà la rappresentanza nostrana: Volcov – che da qualche anno è tornato a dividere la consolle con l’amico Theo Parrish, dopo le collaborazioni in studio a cavallo tra fine anni ’90 e 2000 incise sulla sua Archive Records – G-Amp ed Harmonized Sound System (i resident dj dell’omonima organizzazione) concluderanno, infatti, la rosa di questa prima edizione.
La buona musica c’è, eccome. Il resto – come detto – lo farà la natura, la bellezza della piana del Chienti e le sue risorse, la cui valorizzazione Fat Fat Fat Festival guarda come suo obbiettivo precipuo. Il contatto diretto con questi aspetti darà risalto ad una tradizione che troppo spesso noi italiani non riusciamo ad apprezzare a dovere. Un momento suggestivo appunto, dove si potrà riscoprire uno dei centri pulsanti della vita comunale che fu, e, perché no, anche per assaporare una proposta culinaria tipica, direttamente consumabile all’interno del festival grazie alla collaborazione stretta con diverse aziende locali. Insomma, un evento decisamente home made!
Sebbene i tagliandi in early bird siano terminati potete acquistare qui a prezzi comunque contenuti, sia il singolo biglietto che il pass valido per entrambe le giornate.